Dopo la nomina della commissione di accesso agli atti del comune, esponenti della maggioranza di governo hanno affermato che si è trattato di un «atto dovuto». Non è così. La nomina è il risultato di una valutazione discrezionale del prefetto, quindi del Viminale, che deve fondare l’atto sul motivato sospetto di infiltrazioni mafiose nell’amministrazione comunale. Tale valutazione pare essere stata carente
La mossa del Viminale su Bari non è un «atto dovuto»
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22 marzo 2024 • 19:51