I tre segretari di Cgil, Cisl e Uil si sono dislocati in tre poli simbolici del lavoro: Landini all’acciaieria AST di Terni; Sbarra (Cisl) è andato all’Ospedale dei Castelli in provincia di Roma; Bombardieri (Uil) è intervenuto davanti alla sede Amazon di Passo Corese in provincia di Rieti. Il motto della Festa dei lavoratori 2021 è “l’Italia si cura con il lavoro”, Landini ha scandito: «Vaccinare, non licenziare»
I tre segretari di Cgil, Cisl e Uil, nel giorno del Primo Maggio, Festa dei Lavoratori, si sono dislocati in tre poli simbolici del lavoro: il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini, è andato all’acciaieria AST di Terni insieme alla vicesegretaria generale Gianna Fracassi; il segretario generale della Cisl, Luigi Sbarra, ha raggiunto l’Ospedale dei Castelli in località Fontana di Papa in provincia di Roma; il segretario generale della Uil, Pierpaolo Bombardieri, è intervenuto davanti alla sede Amazon di Passo Corese in provincia di Rieti. Adesso guardano al Piano nazionale di ripresa e resilienza. L’annuncio lo ha dato Landini prima che partisse il “Concertone”: «Ai sindacati arriverà una convocazione dal Governo per discutere sul Recovery Plan». Il segretario ha aggiunto: «Abbiamo avuto conferma che lunedì arriverà una convocazione, che è quello che chiedevamo - ha affermato -. Deve essere l'avvio di un confronto vero».
La cura del lavoro
Il Piano nazionale di ripresa e resilienza è stato inviato il 30 aprile a Bruxelles. Le sigle, che erano state ricevute in occasione delle consultazioni di Mario Draghi, e poi dal ministro Andrea Orlando, sono pronte a dire la loro. «L’Italia Si Cura con il lavoro» lo slogan scelto da Cgil, Cisl e Uil per l’edizione 2021 del Primo maggio «caratterizzata, purtroppo, dall’emergenza sanitaria dovuta alla pandemia di Covid-19» ricordano nel comunicato ufficiale. «Vaccinare non licenziare» ha detto con veemenza Landini: «Con tutto quello che i lavoratori hanno fatto in questo anno di pandemia, è il lavoro che ha permesso oggi di ragionare di una uscita dalla pandemia. Non può essere che se finisce la pandemia i lavoratori prima si sono fatti in quattro e poi vengono licenziati. Noi abbiamo bisogno di vaccinare» ha affermato davanti all’acciaieria.
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