La questione delle ubriacature che fanno «trovare lupi» è stata raccontata in quotidiani di quattro lingue diverse. Intanto il compagno di Meloni contrattacca come Santanchè: «Strumentalizzano gli stessi politici che mi fanno chiamare per pietire un invito». Per Reuters la «carriera televisiva di Giambruno è decollata da quando Meloni è diventata capa del governo». Meloni non commenta
Le compagnon, il compagno, di Giorgia Meloni, Andrea Giambruno, si legge la sera del 29 agosto sul quotidiano francese Ouest-France, «ha fatto commenti controversi in televisione sull’eccesso di alcol e lo stupro». Ed è così che le parole del giornalista di Rete 4, nonché congiunto della premier, sono diventate un caso internazionale.
La stessa notizia nel giro di poche ore è rimbalzata in quattro lingue diverse, francese, spagnolo, inglese e tedesco, attraversando l’Europa, fino ad arrivare alle 14 del 30 agosto sulla home del Guardian: «”Evita di ubriacarti”: scoppia un putiferio per i commenti sullo stupro del compagno del primo ministro italiano».
Il caso
Lunedì, al rientro dalle ferie estive a Ceglie Messapica, passate blindato con la presidente del consiglio e i cognati, Arianna Meloni, capo segreteria di Fratelli d’Italia, e Francesco Lollobrigida, ministro dell’Agricoltura, Giambruno non ha mancato di commentare subito l’attualità e le notizie degli stupri di gruppo, emerse prima e Palermo, in Sicilia, e poi a Caivano, in Campania, dove Meloni è attesa giovedì. «Il branco stupra, è un’emergenza sociale?», si legge nel sottopancia. Insieme a lui a discutere il direttore di Libero, Pietro Senaldi, l’avvocata Anna Maria Bernardini De Pace, e l’ex deputato Gianfranco Librandi.
L’idea, ha spiegato il first gentlemen di Palazzo Chigi, era cercare consigli «concreti» per aiutare chi guardava a casa: «Se tu vai a ballare, hai tutto il diritto di ubriacarti, certamente. Però se eviti di ubriacarti e perdere i sensi, eviti di incorrere in determinate problematiche, e poi rischi che il lupo lo trovi».
Per i politici dell’opposizione uno dei più chiari esempi di “victim blaming”, colpevolizzazione della vittima. «Io dico a Giambruno che i ragazzi dovrebbero essere educati al rispetto, piuttosto che le ragazze a stare attente. Insegnare loro (i maschi) il valore del consenso, piuttosto che le ragazze a essere diffidenti», ha detto Cecilia D’Elia, del Pd. Dello stesso tenore i commenti di Movimento 5 stelle e Avs.
L’argomento è stato trattato dall’autorevole agenzia britannica Reuters, dall’austriaco Puls 24 e sullo spagnolo El Confidencial. El Pais gli dedica un articolo online e un post sulla sua pagina Instagram da 1,6 milioni di follower, Le Figaro spiega tutto in un pezzo con Afp.
Giambruno come Santanchè
Nella puntata del giorno successivo, Giambruno ha chiarito di essere stato frainteso da tutti, anzi che tutti hanno «problemi di comprendonio»: «Siccome nelle ultime ore sta impazzando una polemica del tutto surreale, lo faccio quasi con il sorriso, mi è doveroso precisare che nessuno in questo luogo ha giustificato l'atto, anzi sono stati utilizzati dei termini molto precisi come "abominevole” per quanto riguarda l'atto e sono stati definiti “bestie” gli autori di tale atto». Quindi coloro che puntano il dito contro le sue parole «lo stanno facendo o perché in malafede o perché hanno seri problemi di comprendonio».
Mercoledì ha concesso un’intervista al Corriere della Sera, nello specifico a Candida Morvillo, esperta di costume e società, per replicare ancora una volta: «Non ho detto che gli uomini sono liberi di violentare le donne ubriache», e «alcuni politici approfittano di un titolo falso e chiedono la mia sospensione, ma per quale motivo? Per aver detto ai giovani di non drogarsi?» Ha aggiunto.
La capogruppo del Pd, Chiara Braga, ha chiesto alla presidente del Consiglio di prendere le distanze. «Dalle idee di un giornalista? – ha ribattuto lui -. Ed è la stessa sinistra che difende Saviano? E la sinistra, quindi, vuole tutti ubriachi, drogati?».
Meloni, seppure abbia parlato lo stesso giorno con il Sole24Ore, non ha commentato. Ha risposto sulle violenze e la mancanza dello stato. L’intervista sul quotidiano economico si è conclusa con «il non detto», senza «le battute autoironiche» che la caratterizzano. Ma molto presa a pensare alle europee e al governo di lunga durata. Da dire che, a quanto pubblicato, anche l’eventuale domanda è rimasta non fatta.
Non è la prima volta che le uscite di Giambruno suscitano polemiche. A luglio aveva detto al ministro della Sanità tedesco Karl Lauterbach di «restare a casa, restare nella Foresta Nera», dopo che Lauterbach aveva messo in dubbio la fattibilità del turismo nell'Europa meridionale per il caldo. Prima ancora aveva minimizzato le temperature record: per lui solo «caldo di luglio».
Mentre Meloni tace ancora una volta, Giambruno attacca: «Se posso aggiungere – ha detto ancora al Corriere -: strumentalizzano gli stessi politici che mi fanno chiamare per pietire un invito. I nomi, va da sé, non glieli dico».
La frase è quasi identica a quella della ministra per il Turismo Daniela Santanchè nel suo celebre discorso in aula al Senato, tenuto dopo settimane di pressioni per spiegare la vicenda Visibilia in cui risulta indagata. In quel caso era il lido di cui era socia con Briatore lo strumento di ricatto. «Per carità di patria» non ha detto chi andava al Twiga, ma ha assicurato che in privato i politici «hanno tutto un altro atteggiamento».
In questo, dalla spiaggia si è passati al dietro le quinte delle ospitate al Diario del giorno. Giambruno non si scusa: «Se avessi detto qualcosa di sbagliato, avrei chiesto scusa, ma non è così e non esisterà mai un giorno in cui sarà un politico o un collega a dirmi che devo dire. Anche Meloni non si è mai permessa di dirmi cosa dire». Il tutto mentre Reuters spiega che la sua carriera televisiva è decollata da quando la sua compagna è diventata capo del governo.
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