L’ex premier imputato a Milano ha scritto da Arcore al presidente del tribunale. La perizia indipendente richiesta dopo l’ennesimo rinvio per condizioni di salute secondo Berlusconi sarebbe «lesiva della mia storia e della mia onorabilità»
Silvio Berlusconi, imputato nel processo Ruby Ter, non vuole la perizia psichiatrica predisposta dal tribunale di Milano dopo che, per l’ennesima volta, l’ex premier ha chiesto un rinvio per le condizioni di salute.
Così oggi il presidente di Forza Italia ha inviato da Arcore una lettera al tribunale. La perizia, scrive, sarebbe «lesiva della mia storia e della mia onorabilità», oltre che un «evidente pregiudizio nei miei confronti». Con queste motivazioni, prosegue, «non posso quindi accettare questa decisione» e chiede che «si proceda, dunque, in mia assenza alla celebrazione di un processo» che comunque definisce «ingiusto». L’ex premier è imputato per corruzione in atti giudiziari in concorso con una trentina di altre persone, molte delle quali ragazze che partecipavano ai suoi festini. Per Berlusconi «neppure sarebbe dovuto iniziare».
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