La vittoria di Bucci conferma il trend del centrodestra, ma con qualche elemento in più di analisi. La Lega aveva dalla sua il quasi candidato Edoardo Rixi, ma comunque è rimasta appaiata agli azzurri. Il partito di Giorgia Meloni doppiato per consenso dal Partito democratico
Il day after delle elezioni liguri fa riflettere il centrodestra. Il risultato positivo di Marco Bucci, infatti, conferma un trend nazionale ma – con tutte le attenzioni rispetto al fatto che si tratti di una elezione regionale – con qualche distinguo.
Anzitutto rispetto ai partiti di coalizione: Fratelli d’Italia, infatti, si è fermata al 14 per cento con un dato estremamente ridotto rispetto allo standard nazionale del partito di Giorgia Meloni, che in Liguria è stato addirittura doppiato dal Partito democratico.
Lega e Forza Italia, invece, confermano il loro testa a testa intorno all’8 per cento. Una percentuale accettabile per il partito di Antonio Tajani, che ha maggiore spinta al sud, ma che solleva qualche preoccupazione tra le file leghiste. Leghista, infatti, era anche il quasi-candidato Edoardo Rixi, sottosegretario all’Interno e vicinissimo a Matteo Salvini, che è stato un passo dal correre al posto di Bucci. Proprio in questa regione del nord, l’aspettativa della Lega sarebbe stata più alta.
A rosicchiare parte del consenso certamente hanno contribuito le liste civiche legate al candidato presidente, che ormai da anni hanno un riscontro molto positivo a livello locale tra gli elettori di centrodestra: così è stato in Veneto e in Friuli, per esempio. La lista di Bucci, infatti, ha totalizzato il 9,5 per cento, mentre Orgoglio Liguria è arrivata al 5,7 per cento.
La posizione di Toti
Costretto a un profilo più defilato, invece, è stato il governatore uscente Giovanni Toti. Alcuni candidati a sostegno di Bucci venivano dal suo mondo, tuttavia l’ex presidente è stato cautamente tenuto ai margini della campagna elettorale e in chiusura di campagna elettorale solo Salvini lo ha citato.
All’indomani della vittoria ha commentato che «Bucci ha vinto grazie ai miei nove anni. E quando non riusciva a parlare di continuità faceva un danno a se stesso», ha detto al Secolo XIX, in chiave polemica. «Se qui dal 2015 ha vinto il centrodestra lo si deve ai fondi raccolti dal comitato Toti, che ha sostenuto la campagna dei sindaci», ha rivendicato.
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