Dopo giorni di braccio di ferro, il senatore del Pd ha deciso di farsi da parte. Marcucci resterà comunque nel gruppo e ha comunicato lui stesso il nuovo nome al segretario Letta, che da tre giorni faceva pressioni per dare spazio alle donne
Oggi è arrivato l’addio di Andrea Marcucci al suo ruolo di capogruppo del Pd al Senato, lo ha comunicato lui stesso nel corso di una conferenza stampa, ma specificando che non ha intenzione di lasciare il Partito democratico, anzi, ha detto lui stesso al segretario il nuovo nome: Simona Malpezzi. «Rispettiamo le regole e l'autonomia fa parte delle regole del Senato. Con il segretario Letta che vedrò tra poco accompagnandolo alla visita della presidente del Senato ho già parlato, gli ho comunicato la scelta. ora raccoglieremo le firme».
Enrico Letta domenica in un’intervista al Tirreno aveva detto chiaramente che sia alla Camera che al Senato avrebbe voluto due donne come presidenti, scatenando un putiferio nei gruppi parlamentari, soprattutto in quello di Palazzo Madama, visto che Marcucci non voleva mollare. Ieri le assemblee, prima alla Camera e poi al Senato in cui il segretario ha ribadito la sua posizione. Graziano Delrio si era fatto da parte, Marcucci invece si era preso 24 ore per decidere cosa fare.
Adesso l’ex capogruppo guarda al futuro e assicura che è «onorato di fare il senatore» nessuna intenzione di avere altri ruoli: «Bisogna lavorare per il futuro del Pd». Invece «allo stesso gruppo di persone che mi hanno chiesto di ricandidarmi, che hanno valorizzato e compreso lo sforzo, l'azione e la fatica fatta in questi anni per tenere in piedi il gruppo a fronte di un esito elettorale molto brutto e di una scissione, di passaggi delicatissimi» insieme al resto del gruppo al Senato «chiedo di sottoscrivere la candidatura di Simona Malpezzi». E ha aggiunto: «Perché è una donna, sì, ma anche perché è capace».
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