Il presidente della Repubblica, oltre a ribadire il suo sostegno alla resistenza ucraina, in occasione del ricordo di Lorenzo Parelli, giovane morto in un incidente durante il suo ultimo giorno di stage, ha ribadito l’importanza della sicurezza sul lavoro
Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella in occasione della sua visita all’Istituto Salesiano "G. Bearzi" di Udine per partecipare alla cerimonia in ricordo di Lorenzo Parelli, il diciottenne morto l’ultimo giorno di stage, è tornato sulla necessità di sostenere la resistenza ucraina. Mattarella aveva già parlato della disponibilità dell’Italia a intraprendere nuove sanzioni contro la Russia con il resto d’Europa durante il suo intervento al Consiglio d’Europa giovedì.
«Nel momento in cui la ripresa sembrava avviata, anche con ritmi maggiori rispetto alle previsioni, è intervenuta una guerra insensata provocata dall'aggressione militare russa contro il popolo ucraino che va sostenuto nella sua resistenza. Il traguardo di unitarietà cui è necessario tendere resta la pace, ben lo sanno i giovani, ai quali la Repubblica in questi 76 anni ha saputo assicurare la pace che è connessa alla libertà al diritto, alla giustizia, allo sviluppo del benessere dei nostri paesi e delle nostre città» ha detto Mattarella.
Il capo dello Stato si è anche rivolto a un gruppo di ragazzi ucraini ospiti a Udine: «Benvenuti in Italia. Con la speranza possiate tornare presto. Nel frattempo siete ospiti graditi con tutto l'affetto e il sostegno che possiamo esprimervi. Sono momenti difficili, allarmanti e tristi. Speriamo che il futuro sia al piu' presto migliore. Auguri per voi e per l'Ucraina. Con tutta l'amicizia dell'Italia per il vostro Paese».
Il lavoro
Mattarella è anche tornato sul tema della sicurezza sul lavoro, raccomandando di affrontare la cronica mancanza di lavoro per le nuove generazioni e di sfruttare il Pnrr per cambiare gli equilibri sul mercato del lavoro. «Le risorse del Piano nazionale di ripresa e resilienza sono un'occasione da cogliere anche per modificare questi squilibri generazionali. Che hanno il loro fulcro nel lavoro ma che riguardano anche la casa e il welfare, insomma le condizioni per progettare in autonomia il proprio futuro e dar vita a una famiglia» ha detto.
Il capo dello Stato ha anche anticipato che il tema sarà al centro della cerimonia per il primo maggio del Quirinale. «Il valore del lavoro, per voi giovani, e per chiunque, non può essere associato al rischio, alla dimensione della morte».
Mattarella ha chiarito che la condanna dell’invasione deve andare di pari passo con il multilateralismo«Continuiamo a registrare lavoro irregolare, che talvolta varca il limite dello sfruttamento, persino della servitù» ha aggiunto Mattarella, sottolineando che «la crescita duratura richiede e impone che il lavoro cresca, in quantità e qualità»
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