Come raccontato da Domani, il gruppo dei conservatori europei presieduto da Meloni ha ricevuto finanziamenti da un'associazione di lobbying che riceve fondi dalla British American Tobacco.
La leader di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni, è stata tra le prime a reagire allo scoop pubblicato dal Riformista secondo cui il Movimento cinque stelle avrebbe ricevuto dalla multinazionale del tabacco, Philip Morris, due milioni di euro. La leader sovranista ha commentato su Facebook dicendo «l’ho sempre detto che il M5S era tutto fumo. Ora sembrerebbe che questo fumo fosse ben pagato dalle lobby del tabacco. Complimenti a Sansonetti per lo scoop (sfuggito alle solite trasmissioni d’inchiesta prezzolate). Aspetto i commenti dei parlamentari grillini su questo schifo». Se in Italia Meloni si fa paladina delle lotte contro le lobby tabagiste e i politici che prendono i loro finanziamenti, in Europa la leader di Fratelli d’Italia, non sembra però farsi gli stessi scrupoli.
Come raccontato da Domani, il gruppo dei conservatori europei (Ecr), di cui fa parte Fratelli d’Italia nel parlamento europeo e che vede come presidente proprio la stessa Meloni, ha ricevuto finanziamenti da Atlas, un network e un gruppo di pressione dell’ambiente ultraconservatore americano. Di questa rete fa parte Consumer Choice Center, associazione di lobbying legata ai colossi del tabacco che riceve fondi dalla British American Tobacco diretta concorrente di Philip Morris. Anche la stessa Philip Morris ha contribuito nel 2018 a finanziare il Consumer Choice Center, il cui presidente Fred Roeder ha partecipato, nell’ottobre 2019, a una cena di gala organizzata da Ecr a Bruxelles.
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