Storico parlamentare democristiano, latinista, dopo lo scioglimento della Dc è stato uno dei fondatori della componente cristiano sociale alleata del centrosinistra, pur rimanendo sempre scettico davanti all’ipotesi di entrare nel Pd. Aveva 91 anni
È morto questa notte a Roma Gerardo Bianco, ex ministro dell’Istruzione e segretario del Partito popolare italiano, la componente cristiano sociale della Democrazia cristiana che si è alleata con il centrosinistra. Aveva 91 anni.
Nato a Guardia Lombardi in provincia di Avellino nel 1931, Bianco è stato professore di lingua e letteratura latine all’Università di Parma. Deputato per nove legislature è stato un importante dirigente Dc e tra il 1990 e il 1991 ha ricoperto il ruolo di ministro dell’Istruzione.
Dopo lo scioglimento della Dc è entrato nel Partito popolare italiano, dove si è scontrato con l’allora segretario Rocco Buttiglione che spingeva per l’alleanza con il centrodestra di Silvio Berlusconi. Diventato segretario del Ppi, Bianco ha mantenuto il partito nell’area di centrosinistra, ma restando sempre contrario alle evoluzioni che hanno portato prima alla nascita della Margherita e poi del Pd. Eletto per l’ultima volta nel 2006, nel 2008 annuncia con un discorso in parlamento il suo rifiuto di aderire al nuovo partito e la sua entrata nel gruppo misto.
Numerose le condoglianze degli ex compagni di partito. Per il senatore Pd ed ex ministro della Cultura Dario Franceschini, Bianco era «un uomo libero, colto, coraggioso, buono – e anche – uno dei grandi della Democrazia cristiana. Per me un amico e un maestro. Ciao Gerardo". Così il senatore democratico, Dario Franceschini. Per l’ex ministro Giovanni Rotondi era «il migliore dei democristiani».
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