- L’ex premier cambia versione nel week end, dice no agli aiuti militari ma poi ammette che «grazie all’enorme afflusso di armi dall’Europa e dagli Usa è in grado di respingere l’invasore russo».
- Già nel corso del governo Draghi M5s aveva cambiato più volte la sua posizione. Ma solo a parole: perché aveva detto sì alla prima risoluzione per Kiev, che autorizza l’esecutivo a inviare armi fino al 31 dicembre.
- Fdi e Fi a favore, no della Lega: il dossier potrebbe essere la prima grana per il governo delle destre. Conte dice no alle spese militari in esame oggi alla camera, ma il Pd replica: le ha già finanziate nella legge di bilancio del Conte II e del governo Draghi.
Nessuno ne parla ma le armi a Kiev sono ancora un problema


12 settembre 2022 • 21:15