La copresentatrice del Festival ha postato una foto di un ciondolo che raffigura la marijuana. Il leader della Lega ha scritto sui social: «La droga è morte, e sempre e comunque la combatterò». Quando Morisi era stato accusato per la droga dello stupro, lo aveva difeso
Ornella Muti è la prima co-presentatrice di Sanremo, e Matteo Salvini ha deciso di sfruttarla per attirare l’attenzione. La foto della conduttrice del Festival della canzone italiana abbracciata alla figlia mentre mostrano un ciondolo raffigurante la cannabis, è stata perfetta per fare scattare il leader della Lega sui social: «La droga è morte, e sempre e comunque la combatterò. Onore ai ragazzi e alle ragazze che, a San Patrignano e in tutta Italia, lottano per la vita e per la libertà dalle dipendenze». Il post è accompagnato da un’immagine dell’attrice insieme al presentatore del Festival, Amadeus.
Il leader della Lega è tornato così battagliero sulle droghe mettendo sullo stesso livello pesanti e leggere e mostrando per l’ennesima volta un trattamento differenziato a seconda della vicinanza politica.
La risposta al Riformista
Salvini, in tema di sostanze stupefacenti, è reduce da uno scontro con il quotidiano Il Riformista. Riportando i pettegolezzi del Transatlantico, tre giorni fa la testata dava spazio a pesanti allusioni. Il segretario della Lega, che da sempre fa campagna contro le droghe, ha minacciato querela: «Dalla lettura di quell'articolo ho capito io quello che avete capito voi? Uscirei spesso dall'ufficio, durante le riunioni, per andare a drogarmi in bagno e tornare pimpante. Accetto tutto, ma non questo» ha scritto sempre sui social ricevendo immediatamente solidarietà dai suoi follower.
Il direttore, Piero Sansonetti, si è detto sorpreso dalla reazione, visto che l’articolo sottolineava che si trattava di «commenti pesanti». L’Ordine dei giornalisti tuttavia ha trovato da ridire sulla testata e ha messo in guardia sull’uso del linguaggio allusivo.
Ornella Muti
Chiuso questo capitolo, mentre Salvini cerca di far tornare la quiete nel suo partito dopo il flop del suo ruolo di “kingmaker” del Quirinale, è arrivato Sanremo. Ornella Muti, che si prepara a salire sul palco dell’Ariston, è vicina al tema della legalizzazione, che vede la Lega sul fronte opposto.
Dopo le critiche sulla foto, i promotori del referendum per permettere la vendita e l’utilizzo delle droghe leggere, le associazioni Luca Coscioni e Meglio Legale, hanno deciso di inviarle un mazzo di cannabis.
Muti si è avvicinata alla pianta in occasione della malattia della madre, che ne faceva un uso medico per contrastare forti dolori: «Un’esperienza che l’ha portata alla decisione di aprire in Salento l’Ornella Muti Hemp Club, un’associazione - nata da un’idea della figlia di Muti, Naike Rivelli - che aiuta i pazienti che hanno necessità di cannabis medica e fa informazione sul tema» ricordano i promotori del referendum.
Ornella Muti, insieme alla figlia, è stata tra le prime a sottoscrivere e promuovere la raccolta firme. Ad accompagnare il mazzo per la protagonista di Sanremo, il nastro verde da allacciare al polso diventato simbolo di chi ha firmato la richiesta di referendum e chiede di poter andare al voto in primavera.
Muti e Morisi
La foto su Instagram insomma non ha nulla a che vedere con le droghe mortali di cui parla Salvini, anche se i fatti di cronaca hanno fatto sì che il tema riguardasse da vicino sia l’attrice sia il politico. La sorella dell’artista infatti, Claudia Rivelli, lo scorso ottobre è stata arrestata nell'operazione antidroga da parte dei Nas di Roma per la detenzione di di diverse sostanze, tra cui fentanyl e la cosiddetta “droga dello stupro”. Non sono pervenuti commenti dell’attrice in sua difesa.
Non è andata così per Matteo Salvini e il suo responsabile della comunicazione Luca Morisi. Negli anni il segretario della Lega ha potato avanti una campagna mediatica aggressiva contro l’uso delle droghe, al punto da andare a citofonare a una famiglia a Bologna con il celebre: «Lei spaccia?».
Quando Morisi pochi mesi fa è stato accusato di cessione di stupefacenti sempre in relazione alla “droga dello stupro”, il leader della Lega ha cambiato i toni: «Quando un amico sbaglia e commette un errore che non ti aspetti, e Luca ha fatto male a se stesso più che ad altri, prima ti arrabbi con lui, e di brutto. Ma poi gli allunghi la mano, per aiutarlo a rialzarsi».
Salvini ha pubblicato una foto di loro due insieme: «Amicizia e lealtà per me sono la Vita. In questa foto avevamo qualche anno e qualche chilo in meno, voglio rivederti presto con quel sorriso», e conclude: «Ti voglio bene amico mio, su di me potrai contare. Sempre».
La procura ha archiviato le accuse a Morisi e lui è tornato a curare la comunicazione social del Capitano.
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