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Si discute da giorni sull'ipotesi di sciogliere il Pd. Un’idea che si basa, tra le altre cose, sulla perdita consensi. In particolare sui voti in meno presi nelle roccaforti della sinistra, come mostrano alcune mappe dell’Italia. Ma questo indicatore è fuorviante: si arriva “primi” in relazione alle dimensioni degli altri partiti.
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Per fare contenti quelli a cui sta antipatico il partito, che non lo votano da anni e non lo voteranno, i dirigenti del Pd dovrebbero dire a chi invece ha continuano a farlo: arrivederci, scusateci, chiudiamo. E dovrebbero farlo nel momento in cui Il Pd può essere motore e baricentro della coalizione alternativa al centrodestra.
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Il problema primario del Pd riguarda la inadeguatezza della linea politica, della strategia delle alleanze e della leadership. Il Pd non ha una chiara e coerente linea politica, percepibile come tale dall’opinione pubblica.
Partiti antenati, voti e correnti. I veri e i falsi problemi del Pd


11 ottobre 2022 • 19:23Aggiornato, 25 ottobre 2024 • 16:13