Vogliono il taglio dei sussidi alle fonti fossili. L’attivista Alessandro Berti: «Non c’è stata una disponibilità chiara a raccogliere questa proposta». Intanto il ministero diffonde foto e video e Pichetto gli ha regalato una bottiglia d’acqua «da non sprecare per pulire i monumenti»
Oggi si è svolto al ministero dell’Ambiente e della sicurezza energetica l’atteso incontro tra il ministro dell’Ambiente Gilberto Pichetto Fratin e una delegazione di Ultima generazione, l’associazione ambientalista che combatte per il clima lanciando zuppa sui quadri e vernice (lavabile) sui palazzi storici e i monumenti.
Una degli attivisti, Beatrice Pepe, non è riuscita a entrare perché le è stato dato un foglio di via obbligatorio che le impedisce di entrare a Roma per un anno a causa di un blocco stradale, un altro non è riuscito a esserci, ma tre su cinque hanno presentato al ministro la proposta di legge anticipata da Domani: l’obiettivo è cominciare a tagliare da subito i sussidi ambientalmente dannosi che sostengono le fonti fossili, gas e petrolio.
Il ministro ha concluso a sorpresa: «Ho detto che accoglievo la loro richiesta di incontro, volevo ascoltare le loro posizioni ma i monumenti non si imbrattano. Sono un patrimonio di tutti, vanno conservati», ha detto al Tg1. Sulla disponibilità a vedere nuovamente i rappresentanti del movimento il ministro ha chiarito: «A condizione che non continuino a imbrattare il patrimonio artistico nazionale». A conclusione gli ha pure regalato una bottiglia d’acqua: «Il simbolo di un bene prezioso da conservare e da non sprecare per pulire i monumenti».
Foto e video
Pichetto Fratin aveva già annunciato che avrebbe provato a convincerli a non «aggredire» più i monumenti, ma gli attivisti sono usciti assicurando che continueranno nelle loro manifestazioni: «Ci siamo sentiti ascoltati, ma abbiamo visto un ministro e un governo che stanno facendo ancora passi troppo piccoli per la situazione nella quale siamo».
Da giorni Ultima generazione ha iniziato a discutere con le opposizioni del taglio agli incentivi elencati ogni anno dal ministero dell’Ambiente nell’ormai celebre “Catalogo dei sussidi ambientalmente dannosi”, a partire da quelli sul gasolio, e a settembre sperano di vedere i primi frutti.
Pichetto Fratin non si è espresso: «La proposta di legge sull'abolizione dei Sad, i sussidi ambientalmente dannosi - ha spiegato al termine dell'incontro uno dei portavoce, Alessandro Berti, tra gli attivisti che in passato hanno occupato il raccordo anulare - fa risparmiare ai cittadini 5 miliardi di euro, togliendoli dai combustibili fossili e portandoli sul sociale, la mobilità, le comunità energetiche».
Secondo Berti, da parte del ministro «c’è stata una apertura a portare avanti il dialogo a ottobre con un esponente della maggioranza, ma non ci ha indicato una persona con cui trattare, e non c’è stata una disponibilità chiara a raccogliere questa proposta». Nel frattempo il ministero ha diffuso foto e video della conversazione, nonostante la sua maggioranza fino a poco tempo fa li chiamasse “ecoterroristi” e abbia concluso con l’avvertimento.
© Riproduzione riservata