In particolare, l’obiettivo sugli alloggi degli studenti universitari passerebbe dalla 3° alla 4° rata per arrivare a incassare tutto. Crescono così le richieste di modifica degli obiettivi, ma c’è l’accordo. La proposta, comunica Palazzo Chigi, sarà quindi valutata dalla Commissione
C’è l’accordo tra Commissione Ue e governo sulla terza rata del Pnrr. Il ministro per gli Affari europei Raffaele Fitto, ha comunicato in sede di cabina di regia sul Pnrr di aver concordato con l'Ue un nuovo formato della terza rata del Pnrr che passerebbe da 19 a 18,5 miliardi. Lo si apprende da fonti vicine al dossier. In particolare, verrebbe modificato l’obiettivo sugli alloggi degli studenti universitari che passerebbe dalla 3° alla 4° rata.
Quindi gli obiettivi della terza rata diventerebbero 54, quelli della quarta 28; le richieste di modifica dell'Italia da 10 (presentate la scorsa settimana) passerebbero a 11.
Palazzo Chigi ha spiegato che in accordo con la Commissione, le modifiche proposte non avranno alcun impatto sull’importo complessivo dei pagamenti che l'Italia riceverà nel 2023 con la terza e la quarta rata (per un importo totale di 35 miliardi di euro).
La terza rata prevedrà 54 obiettivi per 18,5 miliardi di euro, mentre la quarta 28 obiettivi per 16,5 miliardi. Il totale di 35 miliardi di euro previsto dal Pnrr, specificano ancora, nel 2023 sarà incassato per intero.
Con la decisione odierna della Cabina di Regia, il Governo presenterà formalmente la proposta di modifica della quarta rata alla Commissione europea. La proposta sarà esaminata dalla stessa Commissione e poi dal Consiglio dell’Unione europea congiuntamente alle altre 10 proposte di modifica della quarta rata già esaminate dalla Cabina di Regia e presentate l’11 luglio alla Commissione.
Gli alloggi
Nello specifico, il target intermedio dei 7.500 posti letto negli studentati da raggiungere entro la fine del 2022 sparisce, quella quota viene inclusa nei 60mila posti previsti entro la fine del 2026. Così la terza rata del Pnrr per l’Italia sarà decurtata di 519 milioni di euro, con l'accordo di recuperarli all'interno della quarta rata. La soluzione secondo la Cabina di regia consentirebbe di sbloccare lo stallo su questa tranche, che l’Italia attende da quasi sette mesi.
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