Così l’Italia ha fornito a Putin il virus del Covid per il grande affare del vaccino Sputnik
08/01/2021 Roma, Reithera azienda specializzata in biotecnologie, con sede alle porte di Roma, sta lavorando sul vaccino anti-Covid GRAd-CoV2, che rappresenta la risposta italiana ai vaccini di Pfizer e di Moderna. Dopo la fase 1 di sperimentazione il vaccino Reithera ha dimostrato di essere sicuro e di avere capacita' di indurre risposta immunitaria, come confermato dal direttore scientifico dell'Ospedale Lazzaro Spallanzani di Roma. Nella foto i ricercatori al lavoro nei laboratori con una fiala di vaccino anti-Covid GRAd-CoV2
04 maggio 2022 • 20:15Aggiornato, 04 maggio 2022 • 20:16
A marzo 2020, i ricercatori italiani dell’Istituto Spallanzani hanno consegnato il coronavirus vivo, che erano riusciti ad isolare e mettere in coltura tra i primi al mondo, agli scienziati russi, che così hanno potuto sviluppare i due vaccini sovietici di stato - Sputnik V e EpiVacCorona.
In quei giorni, a inizio pandemia, isolare il virus in coltura significava avere a disposizione un materiale biologico preziosissimo a cui ambivano tutti i laboratori di ricerca pubblici e privati del pianeta. Chi aveva il virus in coltura poteva sviluppare un vaccino.
Fino a quel momento, solo tre altri laboratori – uno cinese, uno statunitense e uno inglese – erano riusciti a farlo. In sostanza, gli scienziati dello Spallanzani possedevano una vera e propria miniera d’oro.
FOTO 08/01/2021 Roma, Reithera azienda specializzata in biotecnologie, con sede alle porte di Roma, sta lavorando sul vaccino anti-Covid GRAd-CoV2, che rappresenta la risposta italiana ai vaccini di Pfizer e di Moderna. Dopo la fase 1 di sperimentazione il vaccino Reithera ha dimostrato di essere sicuro e di avere capacita' di indurre risposta immunitaria, come confermato dal direttore scientifico dell'Ospedale Lazzaro Spallanzani di Roma. Nella foto i ricercatori al lavoro nei laboratori con una fiala di vaccino anti-Covid GRAd-CoV2
È medico, giornalista e autore tv. Ex docente universitario ed ex ricercatore di neuroscienze alla Columbia University di New York, ha partecipato agli studi sulla memoria che hanno permesso a Eric Kandel, capo del laboratorio, di ottenere il premio Nobel per la Medicina nell'anno 2000. Ha collaborato come inviato e autore televisivo a varie trasmissioni (Turisti per caso, Sciuscià, Velisti per caso, Annozero, Servizio pubblico, Piazzapulita).