Il gigante russo del gas Gazprom ha annunciato che interromperà il funzionamento di un’altra turbina lungo il gasdotto Nord Stream, riducendo il volume delle forniture di gas ancora dopo quella di martedì del 40 per cento
Continuano le pressioni di Vladimir Putin alla Germania mentre il cancelliere tedesco Olaf Scholz si prepara ad andare a Kiev. Il gigante russo del gas Gazprom ha annunciato che interromperà il funzionamento di un’altra turbina lungo il gasdotto Nord Stream I, riducendo il volume delle forniture di gas a 67 milioni di metri cubi al giorno, tagliando un altro 33 per cento dopo la riduzione annunciata ieri che aveva già decurtato le forniture del 40 per cento. Lo riporta l'agenzia russa Tass. Gazprom afferma di dover interrompere il funzionamento della turbina a causa della fine del periodo di revisione prima della manutenzione completa.
La posizione tedesca
Per la Germania le mosse di Gazprom sono politiche. Il vice cancelliere e ministro dell’economia Robert Habeck ha riferito alla stampa tedesca che costituisce una «decisione politica» e la procedura, a suo parere, «non è tecnicamente giustificabile».
Intanto, il portavoce del cancelliere Olaf Scholz, in procinto di partire per Kiev, ha ribadito la vicinanza del paese all’Ucraina: «La Germania è saldamente al fianco dell'Ucraina», ha detto Steffen Hebestreit, rispondendo in conferenza stampa a una domanda sulle parole di Zelensky, che dalla Zdf ha chiesto alla Germania di «decidere da che parte stare». E ha aggiunto: «Non credo che ci possano essere dubbi su come sia schierato il governo tedesco».
All’incontro con il presidente ucraino Volodymyr Zelensky parteciperanno anche il presidente del consiglio italiano Mario Draghi e quello francese Emmanuel Macron, in vista della decisione dell’Unione europea sull’iter di ingresso dell’Ucraina nell’Ue.
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