La destra porta a compimento la conquista della tv pubblica. Nella riunione dell’assemblea degli azionisti, decisivo il voto della presidente
La destra conquista la Rai, così come previsto. Ora c’è anche l’ufficializzazione delle nomine, passata prima dall’assemblea degli azionisti e poi dal consiglio d’amministrazione. Nell’ordine: è stata formalizzata la designazione di Roberto Sergio come nuovo ad, al posto di Carlo Fuortes che si è dimesso.
Ma sulla nomina si è spaccata l’assemblea degli azionisti e decisivo è stato il voto della presidente. Oltre all’unico voto contrario (Francesca Bria, in quota Pd), ci sono state due astensioni, che valgono però nel conteggio come voti contrari (sono stati quelli di Alessandro Di Majo, in quota M5s e Riccardo Laganà, rappresentante dei dipendenti). A favore si sono schierati Simona Agnes (Forza Italia) e Igor De Biasio (Lega) e soprattutto la presidente Marinella Soldi, il cui voto vale doppio in caso di parità (e dunque per questo è stata decisiva).
Nella riunione del Cda, sono stati poi nominati Paola Marchesini come direttrice dello staff dell’amministratore delegato e Giampaolo Rossi come direttore generale.
Il caso Fazio
Intanto si continua a discutere del caso Fazio, con il conduttore che ha confermato domenica l’abbandono della Rai, per un nuovo progetto sulla Nove di Discovery. Lunedì mattina ne ha parlato ancora una volta Matteo Salvini, ministro alle Infrastrutture, che domenica aveva esultato scrivendo «Belli ciao» su Twitter: «Ho tanti cantieri su cui lavorare, l'ultima cosa che mi interessa sono i palinsesti televisivi», ha detto Salvini. «C'è una libera scelta di un libero conduttore che ha accettato liberamente un'offerta che spero per lui sia consistente, di un'emittente televisiva privata. Siamo in democrazia, auguri e buon lavoro».
Maurizio Lupi, capo politico di Noi moderati, ha fatto gli auguri a Roberto Sergio e ha aggiunto: «La Rai è la più importante industria culturale del paese e continuerà ad esserlo anche senza Fabio Fazio. Superiamo dunque questa polemica, che sembra costruita artificialmente, e lavoriamo per rilanciare il servizio pubblico radiotelevisivo».
Di parere diametralmente opposto Ivan Scalfarotto, senatore del Terzo polo (Azione-Italia viva): «L'unico modo per avere una Rai che funzioni è quella di valorizzare professionalità come quella di Fabio Fazio e del suo team, che sono stati per anni un enorme valore per l'azienda».
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