Un passo indietro per il sindaco di Pesaro, che sembrava poter essere il candidato da sostenere per la sinistra dem: Ricci annuncia il sostegno al presidente dell’Emilia-Romagna «più solido, più vicino come percorso personale»
Il sindaco di Pesaro e coordinatore dei sindaci del Partito democratico si sfila dalla corsa pr le primarie per il segretario del partito e annuncia il suo sostegno a Stefano Bonaccini. «Lui ha la sua piattaforma - ha detto durante una conferenza stampa a Pesaro - noi mettiamo a disposizione le nostre idee, il nostro programma in 10 punti, per spostare la barra più a sinistra».
Per la sua idea, dice il sindaco, non c’è spazio nella competizione tra il presidente dell’Emilia-Romagna ed Elly Schlein, ma Bonaccini secondo Ricci è «più solido, più vicino come percorso personale». Il sindaco ha promesso che «il lavoro continua ma non da candidato, perché, dobbiamo essere franchi, i candidati alle primarie sono già stati decisi per la loro forza e anche per le scelte che il partito esistente ha fatto. E sono state fatte anche per un meccanismo di regole che polarizza; e questa cosa mi preoccupa molto».
Endorsement recente
Il sindaco aveva ricevuto da poco l’endorsement di Goffredo Bettini, artefice della mediazione tra la sinistra Pd e i Cinque stelle, e sembrava potesse in un primo momento essere il candidato preferito dalla sinistra dem. «Delle piattaforme presentate quella di Ricci è quella che sento più vicina» aveva detto. Anche Andrea Orlando, esponente di punta di quella corrente, aveva detto di apprezzare «l’approccio che Ricci ha messo in campo, perché ha provato a caratterizzarsi partendo dai problemi del paese».
Ricci ha anche chiesto di stringere i tempi per la scelta del nuovo segretario e di rimandare la costituente a dopo l’elezione del nuovo segretario. «Facciamo le primarie il primo possibile, entro gennaio, e la costituente la faccia il nuovo segretario o la nuova segretaria nel 2023. Dobbiamo fare una costituente vera, che duri mesi e che ci impegni per tutto il 2023, fino all'autunno».
Il sindaco sostiene che ci sia bisogno «di una guida solida». Tradotto, non quella di Schlein «Io ritengo che un conto è allargare e un conto è guidare. Io credo nella gavetta, ci credo molto. Penso che guidare organizzazioni complesse, partiti, enti locali, sia fondamentale. Poi, io sono orgoglioso di essere iscritto a un partito. Sono convinto che Elly Schlein darà un contributo fondamentale al congresso, porterà dentro tanti giovani, ma credo che in questo momento dobbiamo affidare la guida a un dirigente e un amministratore con esperienza».
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