L’ad Roberto Sergio ha annunciato che il programma dello scrittore, già realizzato e pagato da viale Mazzini, tornerà in uno dei prossimi palinsesti. La trasmissione era già pronta, lasciarla in un cassetto avrebbe potuto aprire anche alla contestazione di danno erariale
“Insider” di Roberto Saviano andrà in onda. Lo ha comunicato mercoledì sera nell’audizione di fronte alla commissione di Vigilanza Rai l’amministratore delegato di viale Mazzini, Roberto Sergio.
«Al direttore Stefano Coletta (responsabile dei palinsesti, ndr) ho chiesto di inserire “Insider” nei prossimi palinsesti estivi o invernali», ha detto Sergio ai parlamentari.
Il caso Insider
Il programma era scomparso dagli ultimi palinsesti autunnali l’estate scorsa, nonostante le quattro puntate fossero già state realizzate e pagate allo scrittore.
La vicenda aveva sollevato molte polemiche, ma le quattro puntate sulla mafia, cento minuti ciascuna, alla fine erano restate ferme in un cassetto di viale Mazzini. «La scelta è aziendale, non politica», aveva spiegato Sergio in un’intervista al Messaggero.
All’epoca, la rinnovata attenzione dei vertici a Saviano era stata attribuita a un’interrogazione presentata a luglio in commissione di Vigilanza Rai da Fratelli d’Italia sulle frasi che lo scrittore aveva rivolto al ministro dei Trasporti Matteo Salvini, definito «ministro della Mala Vita», una citazione di Gaetano Salvemini.
In quell’occasione, la destra aveva voluto restituire alla sinistra il favore che aveva portato alla cancellazione de "I Facci del giorno”, una striscia quotidiana che doveva essere condotta dall’editorialista di Libero Filippo Facci, prima che questi si esprimesse in termini misogini sul caso che coinvolge La Russa junior, accusato di violenza sessuale.
Il rischio danno erariale
Evidentemente le incompatibilità sollevate all’epoca nei confronti di Saviano non sono più applicabili e hanno preso il sopravvento i timori per le criticità che il Pd aveva sollevato già all’epoca: «La rilevanza del programma» sul contrasto alla mafia e i soldi buttati a secchio, ovvero il danno erariale, visto che «il programma era già in palinsesto» e il taglio comporterà «un costo per la Rai anche in relazione alla vendita degli spazi pubblicitari».
I precedenti
Ci sono altri casi di prodotti in sospeso, come anche la fiction su Mimmo Lucano, realizzata e “parcheggiata” nel cassetto addirittura da ancora più tempo.
Ma Sergio e il direttore generale corporate Giampaolo Rossi avevano tutto l’interesse a sminuire le accuse di censura con l’esplosione del caso che riguarda Serena Bortone: di qui l’enfasi nel sottolineare le repliche dei programmi di giornalismo d’inchiesta. In onda Report e Presa diretta, anche se le repliche saranno concordate con l’azienda.
Quale carta migliore del reinserimento di Saviano in palinsesto?
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