L’invasione dell’Ucraina continua ad alimentare la guerra dell’energia. Nei primi 100 giorni dopo l’invasione lo scorso 24 febbraio la Cina è diventata il principale acquirente mondiale di combustibili fossili russi, e così la Russia è diventato il principale fornitore di petrolio della Cina superando l'Arabia Saudita. Mentre circola questa notizia, Mosca ha riferito che l’Ucraina ha attaccato una piattaforma petrolifera al largo della Crimea.

La Cina

Le importazioni cinesi di greggio russo, secondo i dati delle Dogane cinesi, hanno raggiunto un nuovo record attestandosi in crescita del 55 per cento a livello tendenziale a 8,42 milioni di tonnellate.

Poiché molte nazioni occidentali hanno ridotto gli acquisti per imporre costi economici al Cremlino per l'invasione, Pechino ha deciso di approfittare dei prezzi scontati dopo le sanzioni Usa e dell'Ue dopo l'invasione dell'Ucraina da parte della Russia. Gli Stati uniti e la Gran Bretagna hanno imposto l’embargo a marzo, l’Unione europea invece ha dovuto lavorare  parecchio prima di raggiungere un accordo che prevede lo stop solo alla fine dell’anno per il greggio e all’inizio dell’anno prossimo per i prodotti raffinati, con l’esclusione per il petrolio del trasporto via oleodotto.

Ad aprile, il petrolio saudita rappresentava il 21 per cento delle importazioni totali della Cina, rispetto al 15 per cento del carburante di origine russa, secondo un’analisi di Cinda Securities.

L’attacco

Le autorità russe hanno accusato le forze ucraine di aver sparato e provocato almeno tre feriti. Il governatore insediato da Mosca dopo l'annessione nel 2014 della Crimea, Sergei Aksionov, non ha specificato quali installazioni siano state colpite secondo lui, ma la compagnia Chernomorneftegaz gestisce diversi giacimenti di gas e petrolio nel Mar Nero e nel Mare d'Azov, al largo della costa della Crimea. Questo è il primo attacco segnalato contro le infrastrutture di idrocarburi offshore in Crimea dall'inizio dell'offensiva russa contro l'Ucraina dalla fine di febbraio.

Le operazioni di salvataggio sono in corso. «Questa mattina il nemico ha attaccato le piattaforme di perforazione di Chernomorneftegaz. Sono in contatto con i nostri colleghi del ministero della Difesa e (dei servizi speciali) dell'Fsb, stiamo cercando di salvare le persone» ha detto il governatore. Secondo lui, cinque persone su dodici - tre delle quali ferite - sono state tratte in salo e per le altre continua la ricerca, «con la partecipazione di motovedette e mezzi aerei».

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