L’ex ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano, è indagato dalla procura di Roma: lo riporta il Corriere della Sera. Un atto dovuto dopo l’esposto del deputato di Avs, Angelo Bonelli, che chiedeva chiarezza sul caso della “collaboratrice fantasma” Maria Rosaria Boccia, che ha suscitato forti critiche politiche che hanno costretto Sangiuliano a rassegnare le dimissioni.

I pm ipotizzano reati di peculato e rivelazione e diffusione di segreto d'ufficio. Come da protocollo, il fascicolo adesso verrà trasmesso al Tribunale dei ministri, considerata la carica ricoperta fino a pochi giorni fa da Sangiuliano.

La procura di Roma indagherà su eventuali soldi pubblici spesi ed eseguirà controlli anche sull’uso dell’auto blu del ministro che sarebbe stata utilizzata da Boccia. L’ex ministro ha detto che si è trattato solo di brevi spostamenti. La donna, invece, ha detto di essere stata prelevata più volte sotto casa sua come nelle serate per andare a vedere i concerti dei Coldplay e Il Volo.

Per quanto riguarda invece l’ipotesi di reato di rivelazione e diffusione di segreto d’ufficio, i pm di Piazzale Clodio approfondiranno il ruolo di Boccia in eventuali riunioni organizzative per il G7 della cultura. Il caso nasce da una mail inviata il 5 giugno scorso dal sovrintendente del parco archeologico di Pompei, Gabriel Zuchtriegel, ai vertici dello staff del ministro e a una serie di altri destinatari, tra cui Boccia.

Il messaggio conteneva informazioni sulla tappa di Pompei del G7 della Cultura. Nel testo della mail emerge che Boccia avrebbe effettuato insieme al ministro Sangiuliano una «visita con sopralluogo agli scavi in data 3 giugno». A che titolo la donna si trovava insieme a Sangiuliano? E soprattutto per quale motivo ha ricevuto quella mail? Interpellato prima della pubblicazione del contenuto della mail, il dicastero aveva negato che il ministro e Boccia avessero effettuato un sopralluogo insieme.

Intanto, Pd e Avs hanno chiesto, alla Camera, un’informativa urgente della presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, sulla vicenda. «Fatti gravi che non riguardano solo il gossip, ma la onorabilità e la dignità delle istituzioni», ha detto il deputato dem Andrea Casu. «Come tanti italiani abbiamo assistito ad una soap opera di serie B, come minimo», ha aggiunto l'esponente di Avs Marco Grimaldi.

L’altra indagine

A indagare sul caso non è soltanto la procura di Roma. Anche la Corte dei Conti del Lazio ha aperto a suo carico un fascicolo per danno erariale in relazione alle eventuali spese pubbliche sostenute per l’imprenditrice di Pompei durante le visite istituzionali in cui ha accompagnato il ministro (se ne contano almeno otto, avvenute quest’estate). 

«Avevamo una relazione che attiene alla sfera affettiva. Ma non sono ricattabile: non ho mai speso soldi pubblici. Io riaffermo categoricamente che mai un euro del ministero è stato speso per la dottoressa Boccia. I suoi viaggi li ho pagati da me con la mia carta di credito personale», aveva detto Sangiuliano nella sua intervista rilasciata al Tg1. Davanti le telecamere aveva anche mostrato alcuni documenti che proverrebbero dal suo estratto conto. «In una funzione pubblica, si è ricattabili se si è usato impropriamente il denaro pubblico. Mi sembrerebbe strano che qualcuno pensasse di aprire un'inchiesta su relazioni personali, non vedo profili giuridici», aveva aggiunto.

Interdetto l’accesso alla Camera per Boccia

Nel frattempo, il Comitato per la sicurezza di Montecitorio, presieduto da Sergio Costa, ha deciso di interdire l’accesso alla sede della Camera dei deputati a Maria Rosaria Boccia, fino a diversa deliberazione degli organi competenti. Questo perché Boccia è accusata di aver violato la regola che vieta l’effettuazione e la diffusione di foto e video senza autorizzazione dopo che lei stessa ha pubblicato online un video girato di nascosto con degli occhiali Ray-Ban che hanno una telecamera incorporata. Secondo il Comitato per la sicurezza la violazione ha riguardato siti sensibili, tra cui la Galleria dei Presidenti e il Transatlantico.

Per oggi 10 settembre è attesa l’intervista di Maria Rosaria Boccia al programma di approfondimento in prima serata su Retequattro condotto da Bianca Berlinguer È sempre Cartabianca.

Una notizia che avrebbe provocato l’irritazione di Meloni nei confronti della famiglia Berlusconi, secondo i retroscena di diversi giornali in edicola. Era stata Striscia La Notizia a pubblicare gli ormai celebri fuorionda di Andrea Giambruno, dopo i quali la premier aveva deciso di troncare la sua relazione con il giornalista. Ma in quell’occasione, almeno, ad Antonio Ricci era stata riconosciuta la piena autonomia di cui gode all’interno di Mediaset.

Diverso, secondo Meloni, sarebbe il caso dell’ospitata di Boccia, interpretata come un «atto ostile verso il governo» da parte di un gruppo editoriale con cui i rapporti sono piuttosto freddi, ma che è pur sempre espressione della maggioranza attraverso Forza Italia.

Boccia, che ormai non perde occasione di rispondere al governo attraverso il suo account Instagram, anche stavolta si è fatta trovare pronta. Postando una foto di un mega yacht, l'Invictus, accompagnata dalla frase «La potenza è nulla senza controllo». Un riferimento neanche troppo velato alla rabbia di Meloni circa la sua presenza a È sempre Cartabianca?

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