- A Mestre la società sportiva Reyer riconducibile al sindaco ha acquistato un terreno dieci giorni prima che il comune modificasse edificabilità dell’area.
- L’urbanistica è solo uno dei termometri dei conflitti di interesse del sindaco imprenditore.
- L’amministratore unico della società di information technology del comune Venis siede in almeno tre società riconducibili a Brugnaro.
Il 13 dicembre 2019 il consiglio comunale di Venezia, riunito come recita il verbale a Ca’ Loredan, palazzo affacciato sul Canal Grande poco lontano da Rialto, adotta su proposta dell’assessore all’urbanistica la variante al piano degli interventi numero 49. La variante modifica le destinazioni urbanistiche di alcune aree di Mestre. Tra questi terreni c’è anche quello adibito a impianti sportivi e dello spettacolo per cui la ditta di costruzioni Soravia srl – un unico socio e quattro dipendenti, da registro delle imprese – ha presentato una proposta al comune tramite avviso pubblico tre anni prima. La variante aumenta notevolmente il consumo di suolo e trasforma 8.300 metri quadrati in area edificabile a uso residenziale. E però comprende anche un altro terreno attiguo, non incluso nella proposta originaria, che fino a quel momento era destinato ad uso agricolo.
Secondo i documenti che abbiamo consultato, pochi giorni prima, il 3 dicembre, in uno studio notarile veneziano viene firmata la compravendita di quel terreno: l’area diventa di proprietà della società sportiva Reyer, del gruppo Umana, riconducibile al sindaco Brugnaro. L’atto risulta registrato il 9 dicembre, quattro giorni prima del consiglio comunale che dopo adotta la variante e la rende «immediatamente eseguibile».
Cronache veneziane
Questa è una delle straordinarie cronache quotidiane della città di Venezia negli anni dell’amministrazione Brugnaro, imprenditore della somministrazione del lavoro e della formazione, ex presidente della Confindustria locale, instancabile organizzatore di eventi mondani, modi assai più che bruschi con i suoi collaboratori come riferiscono in molti, ma grande capacità di pubbliche relazioni che passano anche dalla sua vittoriosa squadra di basket.
Brugnaro dà a suo modo accoglienza a tutti i veneziani: ai neogenitori viene regalato subito un kit della squadra di basket da lui portata a grandi traguardi sportivi, un modo per accogliere i neonati ancora prima che escano dagli ospedali dove spesso campeggiano le pubblicità dei servizi di Umana, società di somministrazione di lavoro, dai lavoratori dell’aeroporto alle assistenti famigliari, che 2fornisce lavoratori” persino alla Cisl cittadina.
Umana è diventata col tempo un colosso sia della somministrazione che della formazione, tramite la controllata Umana Forma che lavora con molte pubbliche alle amministrazioni pubbliche. E ora che il suo patron è diventato egli stesso il capo di una amministrazione pubblica, dipendenti, membri del consiglio di amministrazione delle società del gruppo come della Reyer sono entrati a far parte della macchina cittadina.
Intanto gli sponsor si sono moltiplicati: la società sportiva Umana Reyer nel 2020 ha registrato 13 milioni di ricavi di cui 8 milioni di ricavi per sponsorizzazioni Umana.
Tra i suoi top sponsor c’è però anche il gruppo Setten Genesio che ha rapporti con molte società riconducibili al sindaco e di recente ha ottenuto una importante progetto di riqualificazione nell’area di Mestre grazie a un accordo pubblico privato con l’amministrazione del sindaco. Nel 2015, secondo il suo sito, il gruppo specializzato nell’edilizia alberghiera ha realizzato i lavori di restauro della Scuola della Misericordia oggi gestita da una società del gruppo Umana e usata da Brugnaro come vetrina di eventi e pr. La Setten ha progressivamente svolto sempre più interventi a Venezia: tra il 2017 e il 2019 ha restaurato quattro alberghi a Mestre, nel 2018-2019 Ca’ Molin alle Zattere e poi Palazzo Canova, un ex ufficio catastale diventato albergo con un cambio di destinazione d’uso, e il cinque stelle St. Regis. Ha vinto anche una gara del comune dal valore di 7,8 milioni di euro per il polo nautico di San Giuliano, mentre a Mestre dovrebbe progettare una torre di settanta metri adibita soprattutto a scopi commerciali nell’area abbandonata e inquinata dell’ex campo da calcio Real San Marco. Questo terreno secondo i piani di intervento doveva essere destinato ad uso pubblico e la variante è molto contestata dall’opposizione e da parte della cittadinanza, ma l’amministrazione sostiene che grazie ai privati l’area finalmente sarà riqualificata.
A Venezia è sempre più difficile distinguere cosa sia beneficio pubblico e cosa no: un’altra società che ha beneficiato di diverse deroghe al piano urbanistico è quella dei supermercati Alì, anche questi sponsor della Umana Reyer. Ai primi di luglio del 2020 il consiglio comunale ha approvato un accordo pubblico privato che riconosce di «rilevante interesse pubblico» la modifica della classificazione urbanistica che permette di ampliare uno dei supermercati di Marghera. In cambio il gruppo si è impegnato investire a 230 mila euro per riorganizzare la viabilità attorno e di fronte a un altro dei suoi supermercati.
La questione urbanistica è solo uno dei termometri che misurano i conflitti di interesse che Brugnaro ha accumulato negli anni e che il primo cittadino continua a negare. Paolo Bettio somma le cariche di amministratore unico della società di informatica del comune Venis Spa, ma intanto viene nelle società riconducibili al Brugnaro privato. Attualmente è consigliere della Scuola della Misericordia, consigliere della prestigiosa vetreria di Murano Salviati, acquisita da Umana nel 2015, dopo che Umana aveva acquisito anche la scuola di vetreria Abate Zanetti, ritornata pubblica dopo la pandemia che ne ha ridotto i ricavi. Infine è consigliere e presidente del consiglio di amministrazione di Attiva, tra i cui soci figurano Umana, Umana Holding, il trust LB Holding, quello pensato per accantonare di fronte all’opinione pubblica i conflitti d’interesse.
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