Il presidente della Repubblica fa appello al parlamento per appoggiare il nuovo esecutivo istituzionale: «Il voto in altri paesi ha fatto aumentare il contagio». Fallisce così l’incarico esplorativo di Fico. I renziani hanno rinnegato il verbale del tavolo a Montecitorio: «Non corrisponde alle posizioni emerse nella discussione, se lo sono scritto loro a loro piacimento». Lo scontro è partito da Mes e prescrizione, ma Renzi ha lavorato perché non si creasse un Conte Ter. Il Pd: «Rottura inspiegabile». Crimi (M5s): «Renzi voleva poltrone in più».
L’incarico esplorativo del presidente della Camera Roberto Fico è fallito, così il presidente della Repubblica ha preso la sua decisione: convocare Mario Draghi per un esecutivo di «alto profilo».
L’ipotesi fino a stamattina era quella di rimettere insieme la vecchia maggioranza: M5s, Pd, Iv, LeU, Europeisti e le parti dei gruppi misti che ci sarebbero state. Quando il presidente della Repubblica ha concluso le consultazioni venerdì scorso ha dato il mandato esplorativo per verificare che la strada fosse realmente praticabile, ma a quattro giorni di distanza la situazione prima in stallo è precipitata: Matteo Renzi ha continuato a volere la testa del presidente del consiglio Giuseppe Conte portando avanti la battaglia per il Mes e la prescrizione. A quel punto Fico ha comunicato al presidente della Repubblica l’esito negativo e Mattarella ha deciso di dire no al voto: «In altri paesi in cui si è votato – obbligatoriamente, perché erano scadute le legislature dei Parlamenti o i mandati dei Presidenti – si è verificato un grave aumento dei contagi», e ha invitato tutte le forze parlamentari ad appoggiare il nuovo esecutivo che si formerà dopo la sua scelta.
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