Il 10 ottobre maggioranza e opposizione hanno infine trovato un accordo sulla formulazione del disegno di legge, che è stato approvato alla Camera e passa ora all’esame del Senato. La maggioranza ha accettato di accogliere un emendamento dell’opposizione sulle responsabilità del fascismo.

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L’Italia pullula di memorabilia del Ventennio. E il Parlamento che rispecchia il paese si tiene al passo, anzi vuole tutelare anche quelli che si trovano in fondo al mare. Sarà discusso domani alla Camera dei Deputati il disegno di legge che chiede il riconoscimento del relitto del sommergibile Scirè quale sacrario militare subacqueo. Obiettivo: istituire un mausoleo in mezzo al mare per celebrare i caduti del sottomarino assegnato alla X Mas.

Il ddl porta la firma di Paola Maria Chiesa, deputata di Fratelli d’Italia, vicinissima a Ignazio La Russa: pavese, 45 anni, sui social ha omaggiato il gerarca fascista Italo Balbo. Fondatore del fascismo ferrarese, quadrumviro della marcia su Roma a capo di violente spedizioni squadriste che nel 1938 venne ricevuto da Adolf Hitler al Berghof. Nel 2021 a Pavia, nel ruolo di consigliera del partito di Giorgia Meloni, inaugurò la targa dedicata al prefetto in camicia nera e senatore fascista Cesare Mori. E sempre nello stesso anno era presente alle colonie organizzate dal movimento di estrema destra "Evita Peron" , dipartimento femminile di Forza Nuova, poi confluito nel Movimento Rete dei Patrioti. Tra gli "educatori" Selene Ticchi nota alle cronache per la maglietta «Auschwitzland». Nel 2022 si è fatta fotografare in prima fila al centenario nostalgico della federazione fondata da Mussolini (Fnai). In fascia tricolore tra vessilli, appunto, della X Flottiglia Mas.

Celebrazione senza ma

Ed è con una matrice autobiografica non così opaca che Chiesa riuscirà a portare domani in Aula la sua legge che intende celebrare un mezzo che fu guidato da Junio Valerio Borghese, che della flottiglia fu comandante durante la Repubblica di Salò e passò alla storia per il tentato colpo di Stato del 1970.

L’idea di rendere sacrario militare un pezzo della storia italiana, anche se nera sempre di storia si parla, era stata inizialmente accettata con dei distinguo anche dal Partito Democratico: «Abbiamo votato contro, nella Commissione Difesa della Camera. Eravamo pronti a sostenere il disegno di legge ma avevamo chiesto si approvasse un nostro emendamento che chiarisse il contesto storico dell'affondamento del sommergibile nel 1942», hanno spiegato i deputati del Partito Democratico, Andrea De Maria e Stefano Graziano. Emendamento respinto. 

Adesso in Aula le opposizioni ci riproveranno con un emendamento di Avs firmato dalla capogruppo Luana Zanella che recita: «Ferme restando le gravi responsabilità del regime fascista e della monarchia che trascinarono l'intera comunità nazionale in una guerra di aggressione al fianco della Germania nazista». Ma la richiesta di modifica sostenuta anche da Pd e M5s è pronta a essere respinta, secondo fonti vicine a Fdi. «Con tutto il rispetto per quanti persero la vita in quella occasione, il riconoscimento del relitto del regio sommergibile Scirè come sacrario militare subacqueo è in linea con il tentativo della destra di riscrivere a suo piacimento la nostra storia», spiega a Domani la deputata di Avs, Luana Zanella «cancellando le gravi responsabilità del regime fascista e della monarchia che trascinarono l'intera comunità nazionale in una guerra di aggressione al fianco della Germania nazista».

Resti del sommergibile Scirè al Vittoriano, foto Wikicommons - Gaetano56 - CC BY-SA 3.0

Il colore dell’eroismo

I resti dello Scirè giacciono da ottant'anni nel mare di fronte Haifa, in Israele, dove fu affondato nel 1942 dalla marina inglese dopo anni di incursioni vittoriose. Quarantaquattro sono i corpi recuperati ma restano sedici a trenta metri di profondità. Sono solo ossa, ripetono in tanti. Lo fanno anche dentro Fratelli d’Italia, eppure l’ostinazione nel celebrare una storia nera annodata a leggende di eroismo è stata spiegata durante la presentazione del ddl a marzo alla Camera. «Un riconoscimento formale è necessario anche per avere la collaborazione israeliana e poter lavorare alla tutela fisica del relitto – hanno detto il contrammiraglio incursore Francesco Chionna e Fabio Ruberti, archeologo subacqueo – non per proibirlo, ma per promuovere un'attenta sensibilizzazione. È il luogo di riposo di 16 militari». Va tutelato, «per evitare che continui a essere profanato dai troppi accessi». La deputata Chiesa ha precisato che «l'eroismo non è fascista né comunista».

Sono solo ossa e relitti, continuano a ripetere tutti. La maggioranza che vorrebbe renderli un sacrario e l’opposizione che lo farebbe a patto di prendere la giusta distanza. Ossa, relitti, simboli. Eppure i simboli, dal principio dei tempi, parlano, raccontano una storia che basta aprire gli occhi per capirla.

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