Amadori come rivelato da Domani è autore (autopubblicato) de La guerra dei sessi, un libro in cui negava la violenza maschile e sosteneva tesi cospirazioniste sulle donne, ma Valditara, che lo ha assunto a 80mila euro all’anno, lo ha messo a coordinare il piano "Educare alle relazioni” dopo il femminicidio di Giulia Cecchettin
Sollevazione delle opposizioni contro il ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara. Il membro dell’esecutivo, dopo il femminicidio di Giulia Cecchettin da parte del suo ex fidanzato, ha deciso di preparare un piano educativo per le scuole, peccato che, come rivelato da Domani, abbia deciso di affidare l’incarico di coordinarne la stesura ad Alessandro Amadori, autore (autopubblicato) de La guerra dei sessi, un libro in cui negava la violenza maschile e sosteneva tesi cospirazioniste sul tentativo delle donne di dominare i maschi.
La vicepresidente dell’Europarlamento Pina Picierno, parte della direzione del Pd, ha twittato: «Non conosciamo i meriti accademici o sociali di Amadori, sappiamo solo che è un leghista amico di Valditara. Sul corpo delle donne non si scherza. Basta improvvisare e proporci personaggi improbabili, guardiani di un'ideologia violenta e patriarcale che è parte del problema».
Il Movimento 5 stelle ha chiesto che Valditara vada a riferire in aula a Montecitorio: «Valditara ha il dovere di fornire tutte le dovute spiegazioni sulla nomina di Alessandro Amadori a coordinatore del progetto "Educare alle relazioni'”. Abbiamo chiesto una informativa in aula, e ci aspettiamo che il ministro risponda celermente», recita una nota degli esponenti in commissione cultura alla Camera. «In un momento storico come quello che stiamo vivendo, con il fenomeno dei femminicidi che assume ogni giorno di più i contorni di una vera e propria strage, chiunque si accosti a questo argomento non può portare con sé le ombre di teorie bislacche e pericolose», soprattutto se con i soldi dello stato.
La senatrice di Italia Viva Daniela Sbrollini, capogruppo in commissione bicamerale sul femminicidio, si è detta perplessa: «Serve equilibrio nella scelta delle consulenze da parte del ministero dell'Istruzione, soprattutto su un tema delicato come il progetto di educazione affettiva e sentimentale nelle scuole. La presenza di Alessandro Amadori nel gruppo di lavoro lascia quanto meno perplessi», ha scritto in una nota. «È importante che le linee guida sull'educazione alla affettività siano scritte in modo equilibrato e senza colpevolizzare le donne, mentre il professore - ricorda Sbrollini - in alcune sue pubblicazioni ha parlato di “donne cattive”».
Ilaria Cucchi, senatrice nota per le battaglie per i diritti e per la difesa degli ultimi intraprese dopo la morte del fratello Stefano Cucchi per mano di alcuni carabinieri, ha annunciato che il tema sarà affrontato in commissione Giustizia a Palazzo Madama: «Anche se non capisco bene cosa ci sia da discutere. Penso che se il governo ha scelto lui per questo ruolo, le possibilità sono due. O è stato un errore colossale, perché la destra e il ministro dell’Istruzione Valditara non conoscono bene di chi stiamo parlando. O è stato un errore colossale, perché la destra e il ministro dell’Istruzione Valditara conoscono bene di chi stiamo parlando, e pensano che abbia ragione. Colleghe, colleghi: ripensateci e fate marcia indietro».
La nota di Valditara
Il ministro Valditara dal canto suo in mattinata ha pubblicato una nota rivendicando la responsabilità sul piano e cercando di allontanare i riflettori da Amadori: «Il progetto Educare alle relazioni è stato scritto dal dipartimento del ministero dell’Istruzione e del merito dopo aver sentito il parere delle associazioni dei genitori, degli studenti, dei docenti, dei sindacati, dell'ordine degli psicologi e di diversi esperti fra cui anche giuristi e pedagogisti».
Il documento, ha assicurato, «è stato letto, condiviso e sottoscritto da me. È questo il documento che domani presenteremo ed è questo documento che va giudicato». Per Valditara sono solo polemiche: «Per un confronto proficuo su un tema importante, che riguarda i nostri giovani e tutta la società, sarebbe utile evitare polemiche pretestuose».
Tuttavia non ha smentito il coinvolgimento dell’ “esperto” che frequenta le stanze del ministero da mesi e domani come previsto ci sarà conferenza stampa al Senato con i ministri Eugenia Roccella e Gennaro Sangiuliano per presentare il documento.
Il piano era già stato annunciato dopo gli stupri di Caivano e Palermo quest’estate e il gruppo, formato da giuristi e pedagogisti, vede come capofila Amadori da settembre, la sua assunzione è addirittura del 4 novembre 2022.
Da tempo vicino alla Lega, docente a contratto di psicologia all’università Cattolica di Milano, fa parte dello stesso think tank del ministro Valditara, Lettera 150, e con lui ha anche pubblicato un libro l’anno scorso, per Piemme, È l’Italia che vogliamo. Il manifesto della Lega per governare il Paese, prefazione di Matteo Salvini: un intellettuale organico alla Lega e, come scriveva Domani il 21 aprile 2023, consulente del ministero per 80mila euro lordi l’anno.
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