Il ministro dell’Istruzione, Giuseppe Valditara, ha minacciato sanzioni contro la preside del liceo Da Vinci di Firenze, intervenuta sul caso di un’aggressione da parte di alcuni militanti di Azione studentesca, vicini a Fratelli d’Italia. Valditara ha criticato la lettera che la preside ha inviato ai suoi studenti dopo l’aggressione, giudicandola un gesto «politico» e ha detto che «se l'atteggiamento dovesse persistere vedremo se sarà necessario prendere misure».

Nella lettera, la preside Annalisa Savino scriveva che nel nostro paese «il fascismo in Italia non è nato con le grandi adunate da migliaia di persone. È nato ai bordi di un marciapiede qualunque, con la vittima di un pestaggio per motivi politici che è stata lasciata a sé stessa da passanti indifferenti». 

Nella lettera, Savino aggiungeva che è «in momenti come questo» che «i totalitarismi hanno preso piede» e prosegue: «Chi decanta il valore delle frontiere, chi onora il sangue degli avi in contrapposizione ai diversi, continuando ad alzare muri, va lasciato solo».

Secondo Valditara, si tratta di «una lettera del tutto impropria, mi è dispiaciuto leggerla, non compete a una preside lanciare messaggi di questo tipo». Valditara, in particolare, accusa la dirigente di un’erronea lettura della realtà: «In Italia non c'è alcuna deriva violenta e autoritaria, non c'è alcun pericolo fascista, difendere le frontiere non ha nulla a che vedere con il nazismo».

Valditara, che ha parlato alla trasmissione Mattino 5, dice che lettere come questa «sono iniziative strumentali che esprimono una politicizzazione che auspico che non abbia più posto nelle scuole; se l'atteggiamento dovesse persistere vedremo se sarà necessario prendere misure».

L’aggressione

L’aggressione è avvenuta la scorsa settimana di fronte al liceo Michelangiolo di Firenze, quando sei attivisti di Azione studentesca, la giovanile di Fratelli d’Italia, hanno aggredito alcuni studenti che stavano contestando il loro volantinaggio.

I sei attivisti, tre maggiorenni e tre minorenni, frequentano il gruppo Casaggì di Firenze, vicino a Fratelli d’Italia e apertamente neofascista. I sei attivisti sono stati denunciati per manifestazione non autorizzata e violenza aggravata.

Il ministro

Valditara, ministro in quota Lega, è un professore di diritto romano da tempo vicino alla destra radicale. La sua nomina era stata criticata per via di una serie di libri scientificamente controversi di cui è autore, tra cui alcuni testi in cui fa un parallelo tra la caduta dell’impero romano e il moderno fenomeno migratorio.

Negli ultimi mesi, Valditara è stato spesso criticato per le sue posizione politiche che ha espresso in diverse lettere inviate alle scuole, per le sue controverse dichiarazioni e per la sua idea di scuola, giudicata da molti arcaica e classista. Inoltre, come ha raccontato Domani, Valditara ha utilizzato per difendersi dalle accuse una ricostruzione falsa delle vicende del padre durante la Seconda guerra mondiale.

© Riproduzione riservata