Il commissario alla sanità della Calabria lascia ma non si pente: «Mi hanno chiesto di andarmene solo per una gaffe». L’audiointervista completa
«Assolutamente sì, mi sono dimesso. Quando un’istituzione mi nomina, se l’istituzione me lo chiede, io sono un servitore dello stato e mi dimetto». L’ormai ex commissario per la sanità della Calabria, Giuseppe Zuccatelli, risponde al telefono pochi minuti dopo aver ufficializzato la sua rinuncia all’incarico: «Io non ho sbagliato niente – dice –. Ho fatto una gaffe e per quella mi sono state chieste le dimissioni. Ma non ho sbagliato nulla». «Ho detto una fesseria in un contesto in cui volevo esacerbare un certo concetto. È stato estorto un video: il mio madornale errore è stato di fidarmi di alcune persone. Eravamo in un contesto amicale, ma invece sono stato filmato e da quel video è stato estorto un pezzo di chiacchierata. Lasciamo stare».
Secondo Zuccatelli, ora la Calabria ha bisogno di «una persona che sia competente nell’organizzazione sanitaria. Le carenze più grosse che ci sono in Calabria sono di tipo manageriale, non professionale. La Calabria ha degli ottimi professionisti che non hanno niente di più e niente di meno di quello che hanno le altre regioni». «Gino Strada è una persona che apprezzo e ho sempre apprezzato. Sono un militante di sinistra e l’ho sempre apprezzato».
Ma le mascherine servono? «Assolutamente sì – risponde –. Insieme al distanziamento e al lavarsi le mani». E adesso che farà Zuccatelli? «Sono in pensione, avrò più tempo per leggere».
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