- La tecnica di Meloni è stata quella di umiliare al Senato Forza Italia, con buona pace del Cavaliere, appena si è discostata dalla linea stabilita, non votando La Russa. Per contro, ha premiato la Lega che si è allineata, permettendo a Matteo Salvini di scegliere un suo uomo di fiducia alla Camera.
- Il leghista Lorenzo Fontana, anti-abortista e filo-putiniano, nemico del mondo Lgbtq+, non è un profilo facile da gestire ma «Spettava alla Lega e noi abbiamo votato chi ci hanno indicato, come si fa tra alleati», ha detto il capogruppo di FdI, Francesco Lollobrigida. Il messaggio indiretto è: chi si allinea viene ricompensato, gli altri vengono spazzati via.
- Con lui, Salvini ha mandato un messaggio al Veneto: ha premiato il territorio ma scelto un uomo che non è vicino al governatore Luca Zaia. In questo modo, agli Affari regionali dovrebbe andare al lombardo Roberto Calderoli, che ha accettato il sacrificio del passo indietro al Senato.
Il bastone per FI, la carota per la Lega. Storia di due giorni di metodo Meloni


14 ottobre 2022 • 20:01Aggiornato, 14 ottobre 2022 • 20:01