- «L’Occidente dovrebbe smetterla con la sua politica provocatoria», dice il presidente turco, che è il provocatore per eccellenza. In questi giorni Recep Tayyp Erdogan provoca su più fronti, e sono tutti fronti chiave per l’Europa.
- Provoca la Grecia, paese membro dell’Unione. Prende spazio nei Balcani, focolaio potenziale di conflitti. Chiarisce qual è il suo vero ruolo nello scacchiere ucraino, quando dice che l’Europa «raccoglie quel che ha seminato». Anche se giustifica i suoi movimenti sotto la veste di «mediatore» dei conflitti, in realtà Erdogan persegue in modo spregiudicato le proprie mire.
- Eppure l’Europa intrattiene relazioni, stringe cooperazioni, versa soldi all’autocrate turco. Ripete la stessa strategia indulgente già adottata in precedenza con Vladimir Putin, e rivelatasi poi un disastro.
Altro che mediatore. Erdogan all’assalto dei punti deboli d’Europa


08 settembre 2022 • 09:30