Il gruppo libanese Hezbollah ha confermato in una nota che il suo comandante Fuad Shukr è stato ucciso in un attacco israeliano nel sud di Beirut.

Le prime dichiarazioni sulla morte di Shukr sono arrivate dall’esercito israeliano, che già mercoledì mattina ha comunicato che il comandante di alto rango di Hezbollah fosse morto nel raid condotto con un drone militare grazie alle informazioni di intelligence ottenute. Hezbollah inizialmente aveva smentito, poi è arrivata la conferma in serata. Secondo le fonti militari, l’attacco è avvenuto intorno alle 19:45 di martedì nel sobborgo di Haret Hreik, quartiere nella periferia di Beirut. Shukr era considerato il responsabile dell’attacco avvenuto nella città di Majdal Shams nel Golan, in cui sono stati uccisi 12 bambini.

Secondo alcuni media israeliani nella notte di martedì Israele avrebbe chiuso lo spazio aereo a nord del proprio territorio per almeno 24 ore. La chiusura riguarda lo spazio aereo che dalla città di Hadera si estende fino al confine nord con il Libano e la Siria. 

Dopo l’attacco, il ministro della Difesa israeliano Yoav Gallant ha dichiarato che Israele non sta cercando un’escalation, ma è pronto a gestire tutti gli scenari. Un alto funzionario israeliano ha aggiunto che che «non ci si deve aspettare alcuna ulteriore attività militare in questo momento». dopo l'attacco a Beirut.

La smentita di Hezbollah, poi la conferma

Secondo le prime dichiarazioni di Hezbollah Fuad Shukr era sopravvissuto al raid israeliano, perché aveva lasciato l’edificio poco prima che questo fosse colpito. Le fonti di Hezbollah hanno subito parlato di «fallimento israeliano», facendo poi sapere che l’attacco ha avuto luogo in un’area densamente popolata di Beirut e che quindi una donna e due bambini sarebbero morti. Circa settanta persone sono rimaste ferite. Mercoledì sera Hezbollah ha poi confermato che il corpo del comandante militare di Hezbollah è stato ritrovato tra le macerie del palazzo colpito. 

L’Unicef ha commentato la morte dei bambini esprimendo preoccupazione per le continue vittime civili: «I bambini continuano a pagare il prezzo più alto in conflitti che non sono stati loro a iniziare. Questa violenza deve finire adesso. I bambini e i civili devono essere protetti come priorità». Si legge su X. Anche le Nazioni Unite hanno commentato l’accaduto: «In attesa di ulteriori chiarimenti sulle circostanze, esortiamo nuovamente le parti a dare prova della massima moderazione e invitiamo tutti gli interessati a evitare qualsiasi ulteriore escalation», ha affermato in una nota Stephane Dujarric, portavoce del Segretario generale delle Nazioni Unite.

Adesso resta da capire quale sarà la risposta di Hezbollah, che potrebbe rispondere in modo imprevedibile. Il ministro degli Esteri libanese Abdallah Bou Habib ha detto che il governo condanna l'attacco israeliano e ha intenzione di presentare un reclamo alle Nazioni unite. Ha poi detto alla Reuters che spera che qualsiasi risposta da parte di Hezbollah non inneschi un'escalation incontrollabile nella regione. 

Il ministro della Difesa israeliano Yoav Gallant ha detto che Shukr «ha il sangue di molti israeliani sulle sue mani» e l’attacco di mercoledì sera è stata un’adeguata vendetta.

Secondo quanto riportato da Al Jazeera, mercoledì Hamas ha condannato fermamente l’attacco, che ha descritto come una «pericolosa escalation». Lo stesso hanno fatto gli Houthi yemeniti hanno definito il raid una «palese violazione» della sovranità del Libano.

Chi era Fuad Shukr 

Le informazioni su Shukr sono poche, tant’è che il Dipartimento del Tesoro americano ha offerto una ricompensa fino a 5 milioni di dollari per chiunque avesse fornito informazioni su di lui. Egli era noto anche come al-Hajj Mohsin ed era un consigliere di altissimo livello per gli affari militari di Hasan Nasrallah, segretario generale di Hezbollah. Ha avuto per molto tempo un ruolo cruciale nelle operazioni militari dell’organizzazione ed è considerato una delle menti dietro l’attentato del 23 ottobre 1983 avvenuto alla caserma dei Marines degli Stati Uniti a Beirut, in cui morirono 241 militari statunitensi e furono feriti altri 128. Inoltre, era considerato il responsabile della fornitura degli armamenti più avanzati di Hezbollah, tra cui missili di precisione, missili da crociera, missili antinave, razzi a lungo raggio e droni. Il 10 settembre 2019, il Dipartimento di Stato degli Stati Uniti ha designato Shukr come «terrorista globale». 

L’attacco precedente 

In una dichiarazione dell’esercito israeliano si legge che Shukr era il «comandante militare più anziano» di Hezbollah ed era un bersaglio di Israele in quanto era il «consigliere per la pianificazione e la direzione delle operazioni di guerra» del capo del movimento sciita libanese Hassan Nasrallah. Shukr sarebbe stato anche la mente dietro l’attacco di sabato pomeriggio, quando un'esplosione ha colpito un campo da gioco nella città di Majdal Shams, uccidendo 12 bambini e giovani appartenenti alla comunità minoritaria drusa. Israele, per voce del ministro della Difesa Yoav Gallant, aveva fatto sapere che con questo attacco Hezbollah aveva «superato la linea rossa» e che l’attacco sarebbe stato vendicato. 

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