Per la prima volta da mesi, anche il centro della capitale ucraina finisce sotto attacco, almeno tredici feriti. Ma le forze armate dicono che l’antiaerea continua a reggere e che tutti i missili sarebbero stati abbattuti
Questa volta anche il centro della capitale ucraina Kiev è finito sotto attacco. Il ronzio dei missili da crociera russi si è sentito anche sull’elegante viale Kreschatik, mentre le esplosioni hanno fatto scattare gli antifurto delle automobili intorno a Maidan, la piazza a poche centinaia di metri dalla sede dei servizi segreti.
Almeno tredici persone sono rimasti feriti nell’attacco, la metà dei quali nel distretto centrale Shevchenkivski, che fino ad oggi la difesa aerea ucraina aveva reso quasi impenetrabile agli attacchi. Altre quattro persone sono rimaste ferite nella regione attorno alla capitale.
Dopo l’attacco, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha rivolto un nuovo appello affinché gli alleati consegnino nuove difese anti aeree al paese. «I terroristi russi non hanno le capacità di superare difese aeree come i Patriot e altri sistemi all’avanguardia – ha detto Zelensky – È del tutto possibile proteggere l’Ucraina se i nostri alleati dimostreranno sufficiente volontà politica».
L’attacco
L’allarme aereo è scattato poco dopo le tre di mattina, quando si sono alzati in volo i bombardieri russi a lungo raggio e migliaia di persone in tutta la città hanno cercato rifugio negli scantinati e nelle stazioni della metropolitana. I missili sono iniziati ad arrivare sulla città circa due ore dopo. Kiev è stata colpita prima da due velocissimi missili balistici Kinzhal e poi da diverse ondate di più lenti missili da crociera.
Le forze armate di Kiev sostengono di aver abbattuto tutti i 31 missili lanciati contro la capitale. Il cratere comparso in un viale del centro e il palazzo incediato alle cinque di questa mattina sarebbero il risultato di frammenti di missili precipitati dopo essere stati abbattuti.
Quello di questa notte è stato il primo, massiccio, attacco aereo russo contro la capitale ucraina dopo oltre un mese di tregua. Secondo canali Telegram russi, come “Fighterbomber”, legato all’aviazione militare di Mosca, si tratterebbe di una rappresaglia per gli attacchi contro la città russa di Belgorod, che da oltre dieci giorni viene attaccata con particolare intensità dall’artiglieria e dall’aviazione ucraina.
Secondo l’ambasciatrice statunitense a Kiev, Bridget Brink, l’attacco sarebbe invece una risposta russa all’incontro dei consiglieri per la sicurezza nazionale, guidati dall’americano Jake Sullivan, che ieri si sono riuniti a sorpresa in città per discutere il piano di pace in dieci punti elaborato dal governo ucraino.
Ne frattempo, il ministero della Difesa russo ha detto che questa mattina, intorno alle 8, nuovi missili ucraini avrebbero colpito la città di Belgorod, causando almeno 5 feriti.
Gli altri attacchi
Non tutte le città ucraine, però, possiedono le avanzate difese della capitale e gli attacchi russi nel resto del paese continuano a causare danni e morti. Ieri pomeriggio, un insolito attacco in pieno giorno lanciato contro la città di Kharkiv, nell’est del paese, ha causato cinque morti quando un missile ha colpito una stamperia. Altre cinque persone risultano ancora disperse e i soccorritori restano al lavoro sulle luogo dell’attacco.
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