16 febbraio 2023 • 09:21Aggiornato, 17 febbraio 2023 • 06:46
La Russia non fa più da deterrente, l’Azerbaigian scalpita, l’Armenia si affida all’Iran, l’occidente balbetta: tutte le regole che garantivano la pace sono saltate.
Il conflitto non accenna a spegnersi per la contemporanea presenza di molte potenze che manovrano nell’area. Il corridoio di Lachin è bloccato e Mosca sembra non essere in grado di far rispettare gli accordi del cessate il fuoco.
Se gli azeri andranno avanti nelle loro provocazioni, Teheran interverrà e sarà una nuova guerra regionale.
Amministratore di Dante Lab, è stato vice presidente di SACE; professore di relazioni internazionali all'Università per stranieri di Perugia; sottosegretario agli esteri nel governo Letta e viceministro degli esteri nei governi Renzi e Gentiloni, esercitando le deleghe sulla Cooperazione allo sviluppo, l’Africa, l’America Latina e la promozione della lingua e cultura italiana. Ha iniziato gli Stati generali della Lingua e della Cultura e le conferenze Italia-Africa.