Il presidente egiziano spera che la visita di Giorgia Meloni «dia slancio ai rapporti tra Italia ed Egitto». Meloni ha ricordato i casi di Giulio Regeni e Patrick Zaki
La Cop27, la Conferenza sul clima delle Nazioni unite, rappresenta il primo appuntamento di politica internazionale con il quale si confronta il neo governo di Giorgia Meloni.
La premier italiana è stata accolta in Egitto dal presidente egiziano Abdel Fattah al Sisi, prima di incontrare il premier britannico conservatore Rishi Sunak e il presidente israeliano Isaac Herzog. Al termine dei due colloqui, Giorgia Meloni ha avuto un incontro privato con al Sisi della durata di un’ora. Sul tavolo ci sono molti dossier: dall’ambiente ai diritti umani fino alle relazioni commerciali tra i due paesi.
Da parte sua, il generale egiziano (da nove anni al potere) spera che la visita di Giorgia Meloni «dia slancio ai rapporti tra Italia ed Egitto».
Zaki e Regeni
Secondo quanto riporta una nota di Palazzo Chigi, «l’incontro ha dato occasione alla presidente Meloni di sollevare il tema del rispetto dei diritti umani e di sottolineare la forte attenzione dell’Italia sui casi di Giulio Regeni e Patrick Zaki». La situazione diritti umani in Egitto e i due casi di Regeni e Zaki sono tra quelli più delicati e in molti si chiedevano se sarebbero stati sollevati dalla neo premier durante la sua visita in Egitto.
«L’incontro ha toccato la questione dello studente italiano Regeni e della cooperazione per raggiungere la verità e ottenere giustizia», ha precisato all’Ansa il portavoce ufficiale della presidenza egiziana, l’ambasciatore Bassam Radi. Una dichiarazione che però tiene in conto solo della situazione di Giulio Regeni e non quella di Patrick Zaki, lo studente egiziano dell’università di Bologna rilasciato l’8 dicembre del 2021 dopo quasi due anni di detenzione. Zaki è in attesa che venga celebrato il suo processo, è incriminato per aver diffuso fake news riguardo alla situazione discriminatoria che subisce la comunità cristiana copta in Egitto, ma il procedimento penale è ancora in corso. Le udienze vengono rinviate di continuo e nel mentre, Zaki non può lasciare il paese.
Gli altri temi
Si sa molto poco dell’incontro. Oltre alla situazione dei diritti umani i due hanno parlato di approvvigionamento energetico, dato che l’Egitto è uno dei maggiori esportatori di gas verso l’Italia grazie ai suoi enormi giacimenti, alcuni dei quali scoperti anche dall’azienda italiana Eni.
Meloni e al Sisi hanno parlato anche di fonti rinnovabili, dato che l’Egitto è uno degli stati del medioriente più vulnerabili alla crisi climatica. Il paese è in media di 2 gradi superiore alle temperature del ventesimo secolo e la forte siccità in alcune aree ha dato vita a una crisi idrica che rischia di mettere in difficoltà la popolazione rurale, notoriamente più esposta ai cambiamenti climatici rispetto ai cittadini che vivono nelle grandi città come il Cairo e Alessandria.
Infine, i due leader hanno anche parlato di immigrazione dato che migliaia di egiziani ogni anno partono verso le coste italiane nella speranza di trovare condizioni di vita migliori. Il fenomeno non è così diffuso come invece accade in altri paesi del nord Africa come Tunisia e Libia e tra Egitto e Italia vige un accordo bilaterale in materia di rimpatri per rimandare indietro i cittadini egiziani, considerati prettamente migranti economici e quindi difficilmente riescono ad accedere a una protezione umanitaria internazionale.
Nell’incontro, il presidente al Sisi «ha affermato la disponibilità dell'Egitto a collaborare con le autorità italiane competenti al riguardo, sulla base del pieno impegno dell’Egitto nella lotta a tale fenomeno».
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