Vladimir Putin, visto il congelamento di parte delle riserve russe internazionali, ha minacciato di pagare due obbligazioni in rubli, la moneta russa che nell’ultimo mese ha perso il 40 per cento del suo valore
Scade oggi il debito della Russia di 117 milioni di dollari su due obbligazioni pubbliche in valuta statunitense. Il paese potrebbe avere difficoltà a pagare il debito viste le sanzioni che l’occidente ha emanato in risposta all’invasione dell’Ucraina. Non è ancora chiaro se il debito verrà saldato né quando accadrà.
- Se non dovesse pagare oggi, la Russia ha a disposizione ancora trenta giorni, il periodo di grazia concesso per eventuali problemi tecnici. Occorrerebbe aspettare il 15 aprile, dunque, per capire se sarà davvero insolvente. L’insolvenza però potrebbe produrre un danno reputazionale al paese, che rischierebbe di danneggiare la propria credibilità nei mercati finanziari.
- Il presidente russo Vladimir Putin, considerate le sanzioni e il congelamento di parte delle riserve russe internazionali, ha minacciato di pagare le due obbligazioni in rubli, la moneta russa. Per i creditori però non sarebbe conveniente, dato il crollo del rublo, nell’ultimo mese, del 40 per cento rispetto al dollaro.
- Secondo alcuni le entrate per la vendita di materie prime, come il gas e il petrolio, fino ad oggi non coinvolte nelle sanzioni occidentali, permetterebbero alla Russia di pagare il debito senza particolari problemi. La settimana scorsa, le due compagnie petrolifere Gazprom e Rosneft hanno rispettato due scadenze saldando il debito agli investitori in dollari.
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