La prossima udienza si terrà il 29 novembre. Zaki è accusato di aver diffuso fake news per aver scritto un articolo sulle discriminazioni che subisce la minoranza copta in Egitto
Ennesimo rinvio nel processo che vede imputato Patrick Zaki, il cittadino egiziano studente dell’università di Bologna. La prossima data è fissata per il prossimo 29 novembre. Zaki è accusato di aver diffuso fake news per un suo articolo riguardo le discriminazioni subite dalla minoranza copta in Egitto. «Libertà quando sarò a Bologna. Grazie mille per tutto il supporto», ha scritto Zaki in un post su Twitter.
Il processo
L’ultima udienza, quella dello scorso 21 giugno, è stata rinviata a settembre. Il cittadino egiziano rischia fino a cinque anni di carcere, dopo che è stato rinchiuso in cella dal 7 febbraio 2020 all’8 dicembre 2021. Zaki era stato arrestato al suo arrivo al Cairo dove era andato a trovare la sua famiglia. Sarebbe dovuto essere una rapida vacanza in attesa di ritornare a Bologna per completare i suoi studi.
Le accuse
Nonostante la scarcerazione avvenuta lo scorso 8 dicembre dopo quasi due anni di detenzione, Patrick Zaki rimane imputato «per «diffusione di notizie false e diffusione di terrore tra la popolazione» riguardo a un articolo pubblicato nel 2019 sui cristiani copti in Egitto perseguitati dall’Isis e discriminati da frange della società musulmana.
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