Secondo i funzionari ucraini alcuni dei 440 corpi ritrovati in una fossa comune a Izium avevano le mani legate dietro la schiena, segno che potrebbero essere state giustiziate dai russi e non sono tutte vittime dei bombardamenti e dell’artiglieria pesante.
Dopo la ritirata dell’esercito russo dalla città di Izium, liberata grazie all’ultima controffensiva dei soldati ucraini nella regione di Kharkiv, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha detto che è stata trovata una fossa comune con oltre quattrocento cadaveri.
Dalle immagini circolate online sono stati sepolti in una foresta nella parte nord-orientale della città. Secondo il governatore della regione, Oleg Synegubov, alcuni dei 440 corpi ritrovati sotto terra avevano le mani legate dietro la schiena, segno che potrebbero essere state giustiziate dai russi e non sono tutte vittime dei bombardamenti e dell’artiglieria pesante.
«La Russia lascia solo morte e sofferenza. Assassini. Torturatori. Privati di tutto ciò che è umano. Non si scappa. Non vi nasconderete. La vendetta sarà giustamente terribile. Per ogni ucraino, per ogni anima torturata», ha detto Zelensky.
Sul posto sono giunti gli investigatori per raccogliere prove di eventuali crimini di guerra commessi dai soldati russi, come accaduto a Bucha e in altre città abbandonate dalle truppe di Mosca. Intanto, i separatisti hanno accusato Kiev di aver ucciso il procuratore generale filorusso di Luhansk e il suo vice entrambi morti in seguito all’esplosione di una bomba nei loro uffici.
I nuovi aiuti americani
Nel frattempo, l’amministrazione Biden si prepara a inviare verso l’Ucraina un nuovo pacchetto di aiuti militari per un valore complessivo di 600 milioni di dollari. La misura comprenderà: munizioni aggiuntive per i sistemi missilistici di artiglieria ad alta mobilità (Himars); 36mila proiettili di artiglieria da 105 mm; mille proiettili di artiglieria da 155 mm a guida di precisione; quattro radar di contro-artiglieria; quattro camion e otto rimorchi per il trasporto di attrezzature pesanti; sistemi aerei senza equipaggio; attrezzature per lo sminamento; mini antiuomo Claymore; armi leggere e munizioni; dispositivi per la visione notturna, attrezzature per il freddo e altre attrezzature da campo.
Il nuovo invio di armi andrà a sostenere la controffensiva ucraina nel sud del paese in un momento in cui gli equilibri nel campo di battaglia possono cambiare da un momento all’altro. Nei giorni scorsi il presidente Zelensky aveva chiesto altri aiuti agli alleati della Nato, e il ministro degli Esteri ucraino Dmytro Kuleba aveva accusato la Germania di non aver rispettato le promesse sull’invio di altre armi. Secondo quanto riporta il Guardian, dal 2014 gli Stati Uniti hanno impegnato circa 17,9 miliardi di dollari in assistenza alla sicurezza dell’Ucraina.
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