Marine Le Pen è accusata di appropriazione indebita di fondi europei secondo un rapporto dell’ufficio anti frodi dell’Unione europea dello scorso 11 marzo. Il documento è stato consegnato alla procura di Parigi e in parte pubblicato dal sito di giornalismo investigativo francese Mediapart. La rivelazione è stata diffusa a una settimana dal ballottaggio che la vedrà contrapposta all’attuale presidente francese, Emmanuel Macron.

L’accusa

Secondo il rapporto, Le Pen si sarebbe appropriata in modo indebito di quasi 137mila euro negli anni in cui è stata europarlamentare tra il 2004 e il 2017.

L’avvocato di Le Pen, Rodolphe Bosselut, citato sempre da Mediapart, nega ogni accusa. Aggiunge anzi che Le Pen si riserva il diritto di intraprendere «azioni legali contro ex collaboratori che potrebbero essersi appropriati dei fondi senza che lei ne fosse a conoscenza».

La tempistica

Bosselut accusa poi l’uddicio anti frodi dell’Ue di non essere indipendente. La tempistica – dice l’avvocato – non lascia spazio a dubbi: il rapporto è stato diffuso a pochi giorni dal secondo turno alle presidenziali.

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