Il premier israeliano è scettico sulla possibilità di un accordo con Hamas. Continuano le proteste negli atenei americani: almeno cento manifestanti filo-palestinesi sono stati arrestati all’università del Texas ad Austin, alla Columbia occupato un edificio
I piani finali per l'azione militare a Rafah e nei campi profughi nel centro della Striscia di Gaza sono stati approvati dal capo di stato maggiore delle forze di difesa israeliane. Nel mentre Hamas ha lasciato il Cairo dove si sono tenuti gli ultimi colloqui per arrivare a una tregua e al rilascio degli ostaggi. Le prossime ore saranno decisive. Il segretario di Stato americano Antony Blinken, che oggi pomeriggio sarà in Giordania, ha detto che si attende solo la risposta da parte dei leader di Hamas.
Negli Stati Uniti gli studenti universitari chiedono agli atenei di disinvestire nelle società legate a Israele e di interrompere i programmi di studio all’estero con le università israeliane.
PUNTI CHIAVE
13:48
Netanyahu: «Iniziata l'evacuazione di Rafah, le possibilità di un accordo sono basse»
13:10
Netanyahu: «Entreremo a Rafah con o senza accordo»
08:22
Cento arresti tra gli universitari negli Stati Uniti
08:18
Gli Usa sono contrari all'indagine della Corte penale internazionale contro Israele
08:09
I vertici dell'Idf hanno approvato il piano militare per Rafah
Netanyahu: la Cpi non ha alcuna autorità su Israele
«La Corte penale internazionale dell'Aia non ha alcuna autorità sullo stato di Israele». Lo ha detto il premier Benyamin Netanyahu denunciando che «la possibilità che emetta mandati di arresto per crimini di guerra contro comandanti dell'IDF e leader di stato, è uno scandalo su scala storica». «Sarà la prima volta che un paese democratico, che lotta per la propria vita secondo tutte le regole del diritto internazionale, verrà accusato di crimini di guerra. Se dovesse accadere, sarebbe una macchia indelebile per tutta l'umanità. Un crimine d'odio antisemita, che aggiungerebbe benzina all'antisemitismo».
L'Aja respinge lo stop alle armi tedesche a Israele
La Corte internazionale di giustizia dell'Aja ha respinto la richiesta del Nicaragua di ordinare alla Germania di sospendere gli aiuti militari e di altro tipo a Israele. Lo riporta Haaretz. La Corte ha affermato che le condizioni legali per emettere un simile ordine non erano soddisfatte. La Germania ha sostenuto nel corso delle udienze di non aver quasi esportato armi in Israele da quando è iniziata l'offensiva a Gaza. Tuttavia la Corte ha affermato di essere «profondamente preoccupata» per le condizioni a Gaza.
Netanyahu: «Iniziata l'evacuazione di Rafah, le possibilità di un accordo sono basse»
«L'evacuazione della popolazione da Rafah è già iniziata» in vista dell'avvio dell'operazione militare che «avverrà presto» e che è sostenuta da «tutti i ministri» del governo. Lo ha dichiarato il primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu, incontrando delegazioni dei familiari degli ostaggi tenuti a Gaza e dei parenti di soldati uccisi. Il primo ministro, citato dai media locali, ha quindi definito «estremamente bassa» la possibilità di un accordo con Hamas che porti alla liberazione degli ostaggi.
Netanyahu: «Entreremo a Rafah con o senza accordo»
Durante un incontro con i rappresentanti delle famiglie degli ostaggi e delle famiglie, il primo ministro israeliano Benyamin Netanyahu ha dichiarato che «l'idea di porre fine alla guerra prima di raggiungere tutti i nostri obiettivi è inaccettabile. Noi entreremo a Rafah e annienteremo tutti i battaglioni di Hamas presenti lì, con o senza un accordo, per ottenere la vittoria totale».
Manifestanti fanno irruzione in un secondo edificio della Columbia
Alcuni studenti pro-Palestina hanno fatto irruzione nella John Jay Hall della Columbia University, come riferisce Visegrad 24. È il secondo edificio ad essere occupato nel campus dopo Hamilton Hall.
Fonte Hamas: «La proposta egiziana è la migliore degli ultimi mesi»
Un dirigente dell'organizzazione palestinese, in un'intervista al network Quds ritenuto vicino a Hamas, ha definito la proposta egiziana la migliore degli ultimi mesi. «Israele accetta il ritorno incondizionato degli sfollati e ha abbandonato l'idea che non torneranno», ha affermato.
I funzionari di Hamas hanno lasciato il Cairo, attesa per la risposta sui negoziati
Secondo il canale satellitare egiziano Al Qahera News i funzionari di Hamas hanno lasciato il Cairo, dove erano presenti per i colloqui con funzionari egiziani su una nuova proposta di cessate il fuoco nella Striscia di Gaza. L'emittente egiziana che una delegazione di Hamas tornerà al Cairo con una risposta scritta alla proposta di cessate il fuoco, ma non ha specificato quando.
Israele non invia delegazioni al Cairo e aspetta una risposta da Hamas entro domani sera
Un funzionario diplomatico israeliano, ripreso dal Time of Israel, ha fatto sapere che Israele non invierà ancora una delegazione al Cairo per i colloqui in corso sulla tregua: «Aspetteremo le risposte domani sera e poi decideremo».
Nel frattempo, Hamas ha replicato a Blinken in riferimento alle affermazioni del segretario di Stato Usa, che ieri ha sostenuto che quella avanzata durante i colloqui in corso al Cairo sarebbe un'«offerta generosa». «L'attacco in sé è un crimine, quindi quando si ferma un crimine non si può affermare che sia un'azione generosa da parte israeliana». Lo ha detto ad Al-Jazeera Osama Hamdan, funzionario di Hamas.
Blinken è atteso oggi in Giordania
Il segretario di Stato Usa, Antony Blinken, sarà oggi in Giordania, dove incontrerà il re Abdullah II e il suo omologo giordano Ayman Safadi, oltre a Sigrid Kaag, coordinatrice umanitaria dell'Onu per la Striscia di Gaza.
Il capo della diplomazia statunitense ad Amman discuterà degli aiuti umanitari alla Striscia di Gaza e ringrazier il regno per la sua assistenza durante l'attacco iraniano contro Israele di metà aprile.
Manifestanti pro-Palestina occupano un edificio della Columbia university
Manifestanti pro-Palestina hanno occupato un edificio dell'università Columbia, a New York, e hanno srotolato una bandiera palestinese dalla finestra. Nelle università americane sono state arrestato più di cento persone per le proteste contro la campagna israeliana a Gaza e per il cessate il fuoco. L'Hamilton Hall della Columbia è uno degli edifici occupati durante le proteste studentesche contro la guerra in Vietnam, nel 1968.
Gli ultimi attacchi nella Striscia di Gaza
Tre civili sono stati uccisi e altri sono rimasti feriti nella notte in un attacco aereo israeliano su una casa nel campo profughi di Nuseirat, nel centro della Striscia di Gaza. Lo riporta l'agenzia palestinese Wafa. Da ieri il bilancio delle vittime nella Striscia di Gaza è salito a 34, di cui 26 a Rafah
Cento arresti tra gli universitari negli Stati Uniti
Almeno cento manifestanti filo-palestinesi sono stati arrestati all’università del Texas ad Austin. Le forze dell’ordine sono intervenute usando la forza. Gli studenti chiedono alle loro università di condannare la campagna militare israeliana a Gaza, appoggiata dagli Stati Uniti, di disinvestire dalle società legate a Israele e di interrompere i programmi di studio all'estero nelle università israeliane.
Gli Usa sono contrari all'indagine della Corte penale internazionale contro Israele
Gli Stati Uniti "non sono favorevoli" ad un'indagine penale contro Israele per il conflitto a Gaza. Lo ha detto il portavoce degli Stati Uniti alla Casa Bianca. "Crediamo che la Corte penale internazionale non sia competente" in materia. Secondo il sito web Axios, domenica Benjamin Netanyahu ha chiesto al presidente degli Stati Uniti Joe Biden di aiutarlo a prevenire mandati di arresto che potrebbero colpire lo stesso primo ministro israeliano, il ministro della Difesa e il capo di stato maggiore. Né gli Stati Uniti né Israele sono membri del tribunale
I vertici dell'Idf hanno approvato il piano militare per Rafah
I piani finali per l'azione militare a Rafah e nei campi profughi nel centro della Striscia di Gaza sono stati approvati dal capo di stato maggiore delle forze di difesa israeliane. Lo riportano diversi media israeliani che confermano una massiccia presenza di carri armati lungo il confine.
Biden sente i leader di Egitto e Qatar
Secondo quanto riportato dalla Casa Bianca, il presidente degli Stati Uniti Joe Biden ha avuto telefonate con il presidente egiziano Abdel Fattah al-Sisi e l'emiro del Qatar Sheikh Tamim bin Hamad Al Thani. Il presidente americano ha esortato i due leader a compiere tutti gli sforzi necessari per garantire il rilascio degli ostaggi, "ora l'unico ostacolo a un cessate il fuoco immediato e agli aiuti per i civili a Gaza"
© Riproduzione riservata