Secondo l’agenzia stampa palestinese Wafa è stata colpita una scuola di Jabalia, nel nord della Striscia di Gaza. Nella struttura si erano rifugiati alcuni sfollati in cerca di protezione
Secondo un sondaggio di Channel 12, il 60 per cento degli israeliani ritiene che un accordo con Hamas per la liberazione degli ostaggi dovrebbe avere la precedenza sulla permanenza delle truppe nel corridoio di Filadelfia. Intanto, la famiglia dell'attivista turco-americana uccisa in Cisgiordania durante una manifestazione contro i coloni ha accusato l’esercito israeliano di averla uccisa e ha chiesto un'indagine indipendente per far luce sull'accaduto. Nella Striscia sono state uccise circa 41mila persone dal 7 ottobre scorso
PUNTI CHIAVE
18:06
Israele non vorrebbe trattare una tregua con Hezbollah
16:10
Secondo l'intelligence britannica l'Iran potrebbe ancora attaccare Israele per l'uccisione di Haniyeh
12:54
Americana uccisa in Cisgiordania: famiglia accusa Israele
12:42
Sondaggio: per la maggioranza degli israeliani la priorità è liberare gli ostaggi
12:05
Raid israeliano su una scuola a Jabalia: almeno 8 morti
Israele non vorrebbe trattare una tregua con Hezbollah
Il ministro degli esteri libanese Abdullah Bouhabib durante un’intervista rilasciata ad Al Jazeera, ha citato «messaggio» inviato da Israele «tramite intermediari» in cui è stato detto che lo Stato ebraico «non è interessato a un cessate il fuoco in Libano, anche dopo che una tregua a Gaza sarà raggiunta. Israele è determinato a continuare la guerra nel nord».
Cia e MI6 premono per il cessate il fuoco
Il direttore della Cia William Burns e il capo dell'MI6 Richard Moore hanno reso noto in una dichiarazione congiunta pubblicata sul Financial Times che le loro agenzie hanno utilizzato tutti i rispettivi canali di intelligence «per spingere con forza verso la moderazione e la riduzione dell'escalation».
Migliaia in piazza a Londra per la manifestazione a favore della Palestina
Decine di migliaia di manifestanti stanno marciando per le strade di Londra nell'ambito della marcia nazionale per la Palestina. Il corteo, organizzato dalla Palestine Solidarity Campaign, è partito da Regent Street, nel centro di Londra, ed è diretto all'ambasciata israeliana vicino a Kensington Palace.
Secondo l'intelligence britannica l'Iran potrebbe ancora attaccare Israele per l'uccisione di Haniyeh
L'Iran potrebbe ancora condurre una rappresaglia per l'uccisione del leader di Hamas, Ismail Haniyeh, avvenuta a Teheran a fine luglio e per la quale attribuisce la responsabilità a Israele. Lo sostiene il capo dell'agenzia di intelligence britannica MI6, Richard Moore. "Sospetto che ci proveranno e non possiamo abbassare la guardia rispetto a ciò che gli iraniani potrebbero provare a fare", ha detto Moore al Financial Times.
La regina Rania di Giordania illustra 5 punti per la pace nella Striscia di Gaza
Sono cinque i punti principali, illustrati dalla regina di Giordania Rania Al-Abdullah intervenendo al Forum Teha di Villa d'Este a Cernobbio, per costruire "una pace giusta e sostenibile" alla guerra in corso nella Striscia di Gaza. "In primo luogo, il diritto internazionale deve prevalere, senza eccezioni. Non risolveremo mai il conflitto Palestinese-Israeliano, che infiamma le passioni oltre i confini e le generazioni, a meno che non ancoriamo l'impegno su una base di imparzialità - ha spiegato - E mentre il compromesso è la chiave per qualsiasi processo di pace, il diritto internazionale dovrebbe costituire il minimo imprescindibile. Ciò significa far rispettare le risoluzioni vincolanti del Consiglio di Sicurezza dell'Onu e rispettare le opinioni e le sentenze dei tribunali internazionali, anche quando sono politicamente scomode". Il secondo punto si riassume nel riconoscere "autonomia, dignità e diritti umani come universali e assoluti". "La pace non può essere creata adottando le maniere forti contro una parte più debole costringendola ad accettare condizioni sfavorevoli. Israeliani e Palestinesi hanno pari diritto alla sicurezza e all'autodeterminazione. Alcuni paesi europei hanno riconosciuto questo diritto riconoscendo lo stato Palestinese e spero che altri paesi in Europa e altrove facciano lo stesso", ha affermato la sovrana.
Americana uccisa in Cisgiordania: famiglia accusa Israele
La famiglia dell'attivista turco-americana uccisa in Cisgiordania durante una manifestazione contro i coloni ha accusato l'esercito israeliano di averla uccisa e ha chiesto un'indagine indipendente per far luce sull'accaduto. Secondo l'Onu, la 26enne Aysenur Ezgi Eygi è stata uccisa dalle forze israeliane mentre partecipava a una manifestazione contro la colonizzazione israeliana a Beita, vicino a Nablus. La sua presenza nelle nostre vite è stata brutalmente, ingiustamente e illegalmente strappata dall'esercito israeliano", ha detto la famiglia in un comunicato. "Aysenur stava pacificamente difendendo la giustizia quando è stata uccisa da un proiettile", ha aggiunto, riferendosi a un video "che mostra che (il proiettile) proveniva da un cecchino dell'esercito israeliano". "Chiediamo al presidente Joe Biden, alla vice presidente Kamala Harris e al segretario di stato Antony Blinken di ordinare un'indagine indipendente sull'ingiusto omicidio di una cittadina americana e di assicurare che i responsabili siano ritenuti pienamente responsabili". L'esercito israeliano ha dichiarato che sta indagando sull'accaduto e che i soldati hanno "risposto sparando in direzione del principale istigatore alla violenza che aveva lanciato pietre contro di loro e rappresentava una minaccia".
Sondaggio: per la maggioranza degli israeliani la priorità è liberare gli ostaggi
Secondo un sondaggio di Channel 12, il 60 per cento degli israeliani ritiene che un accordo con Hamas per la liberazione degli ostaggi dovrebbe avere la precedenza sulla permanenza delle truppe nel corridoio di Filadelfia, mentre il 28 per cento pensa che l'asse sul confine tra Egitto e Gaza sia più importante. Alla domanda se credono che il governo stia facendo tutto il possibile per riportare a casa gli ostaggi, il 61 per cento ha risposto "no", il 34 per cento ha detto "sì" e il 5 per cento ha detto di non saperlo. Il sondaggio ha evidenziato che gli elettori del partito Likud di Netanyahu sono più propensi a credere che rimanere nel corridoio di Filadelfia abbia la precedenza su un accordo per riportare a casa i 101 ostaggi detenuti nella Striscia di Gaza.
Quasi 41mila morti a Gaza dal 7 ottobre
Secondo il ministero della Sanità di Gaza, almeno 40.939 persone sono state uccise e 94.616 sono rimaste ferite dall'inizio delle operazioni dell'esercito israeliano avviate il 7 ottobre 2023. L'Idf ha invece affermato che sono morti 340 militari israeliani
Chiuso per il secondo giorno di fila il valico di Kerem Shalom
Per il secondo giorno consecutivo, le autorità israeliane hanno continuato a chiudere il valico di Kerem Shalom impedendo l'ingresso di aiuti umanitari a Gaza dall'Egitto, adducendo come motivo lo shabbat, il giorno di riposo settimanale in Israele. Lo riferisce una fonte ufficiale egiziana in Sinai ricordando che il valico di Rafah è chiuso dal lato palestinese per il 126/o giorno consecutivo
Raid israeliano su una scuola a Jabalia: almeno 8 morti
Sono almeno 8 i morti e 15 i feriti il bilancio di un bombardamento israeliano su una scuola di Jabalia, nel nord della Striscia di Gaza. A riferirlo è l'agenzia palestinese Wafa. L'edificio era stato trasformato in un rifugio per gli sfollati.
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