Sono ripresi gli attacchi di Tel Aviv: morte oltre 400 persone, di cui oltre 130 sono bambini. Mai così tante vittime in un giorno dal 2023. Fonti israeliane: Trump avrebbe dato l'ok alla nuova operazione
Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha ordinato nella notte un attacco a sorpresa sulla Striscia di Gaza in pieno Ramadan. La ragione è, secondo il premier, il «rifiuto continuato di Hamas di liberare i nostri ostaggi» e interrompe un lungo periodo di tregua. «Israele da ora in poi agirà contro Hamas con intensità crescente».
Hamas ha replicato che l’attacco, di cui la Casa bianca era al corrente e che ha colpito soprattutto la parte nord di Gaza, Gaza City, Deir al Balah, Khan Younis e Rafah, mette in pericolo le vite degli ostaggi.


PUNTI CHIAVE
17:52
Netanyahu parlerà alle 19 dal quartier generale dell'Idf
11:32
Sale a 413 il numero delle vittime
09:55
Wall Street Journal: Trump avrebbe dato il suo ok a nuova offensiva
07:07
Hamas: "Netanyahu espone gli ostaggi a un destino sconosciuto"
07:06
Trump: "Chi attacca Usa e Israele pagherà con l'inferno"
Netanyahu: "Questo è solo l'inizio, ma priorità resta salvare gli ostaggi"
Il presidente israeliano nel suo discorso sottolinea come la priorità rimanga quella di salvare gli ostaggi. Netanyahu ha lodato l'impegno delle forze armate israeliane ed ha sottolineato come questo sia solo l'inizio.
"Fino ad oggi abbiamo raggiunto risultati incredibili", afferma, aggiungendo che "insieme stiamo cambiando il volto del Medio Oriente".
Houthi: "Continueremo ad attaccare Israele se non terminerà offensiva a Gaza"
Il portavoce degli Houthi, Yahya Saree, afferma che il gruppo ha lanciato due missili balistici ipersonici contro la base aerea israeliana di Nevatim in risposta agli attacchi israeliani a Gaza.
"Le forze armate yemenite amplieranno il loro raggio di obiettivi nella Palestina occupata nelle prossime ore e nei prossimi giorni a meno che l'aggressione contro Gaza non cessi", ha affermato Saree, aggiungendo che il gruppo "continuerà a confrontarsi con il criminale nemico americano e impedirà la navigazione israeliana finché l'aggressione non cesserà, il blocco non verrà revocato e gli aiuti non saranno autorizzati a entrare nella Striscia di Gaza".
Idf: "Intercettato missile Houthi proveniente dallo Yemen"
Un missile balistico lanciato contro Israele dagli Houthi, nello Yemen, è stato intercettato con successo dalle difese aeree, afferma l'esercito.
"A seguito degli allarmi attivati poco fa nel Negev centrale e meridionale, l'aeronautica militare ha intercettato un missile lanciato dallo Yemen", ha affermato l'esercito in una nota.
Non ci sono segnalazioni di feriti o danni nell'attacco. L'IDF afferma che il missile è stato abbattuto prima di attraversare i confini del paese.
Unicef: "Oggi a Gaza uccisi più di 130 bambini"
"I resoconti e le immagini che emergono dalla Striscia di Gaza in seguito agli attacchi di oggi sono più che terribili. Secondo le notizie, centinaia di persone sono state uccise, tra cui più di 130 bambini, il che rappresenta il più alto numero di bambini morti in un solo giorno nell'ultimo anno. Alcuni degli attacchi hanno colpito rifugi di fortuna con bambini e famiglie che dormivano, ricordando ancora una volta che a Gaza nessun luogo è sicuro". Lo afferma, in una nota, la direttrice generale dell'Unicef Catherine Russell.
Sirene d'allarme in Israele per missili in arrivo dallo Yemen
Gli allarmi per arrivo di razzi e missili sono stati attivati nelle zone di Beer Sheva e del Negev dopo che è stato rilevato un lancio proveniente dallo Yemen. Lo riportano i media israeliani citando fonti dell'Idf
Netanyahu parlerà alle 19 dal quartier generale dell'Idf
Il premier israeliano Benjamin Netanyahu terrà alle 19 italiane (20 ora locale) un discorso in diretta televisiva dal quartier generale dell'Idf a Tel Aviv, secondo quanto dichiarato dal suo ufficio, citato dal Times of Israel. Anche se l'Ufficio del Primo Ministro non specifica quali saranno i temi trattati, si prevede Netanyahu si soffermi sulla ripresa dei raid nella Striscia di Gaza.
Mai così tante vittime in un giorno dal 2023
La ripresa degli attacchi israeliani su Gaza, dopo la rottura della tregua, ha provocato il numero più alto di vittime palestinesi in giorno solo dal 7 novembre del 2023. A tenere i conti è stata la Cnn. Secondo il bilancio fornito da Hamas, e non smentito da Israele, almeno 404 persone sono state uccise dalla notte scorsa, il bilancio più pesante dal 7 novembre 2023, quando i raid israeliani provocarono 548 vittime. Il portavoce della Difesa civile di Gaza, Mahmoud Basal, ha riferito alla Cnn che "più di 130 bambini e molte donne" sono stati uccisi, comprese intere famiglie.
Israele: "Attacchi pienamente concordati con Usa"
Gli intensi attacchi aerei israeliani effettuati durante la notte sulla Striscia di Gaza sono stati condotti "in pieno coordinamento" con gli Stati Uniti. Lo ha affermato martedì il portavoce del governo israeliano David Mencer. "Posso confermare che la ripresa degli intensi combattimenti è stata effettuata in pieno coordinamento con Washington", ha detto Mencer durante una conferenza stampa. La Casa Bianca aveva precedentemente dichiarato di essere stata consultata da Israele prima di lanciare gli attacchi.
Costa: "Scioccato e rattristato. La violenza deve cessare"
"Sono scioccato e rattristato dalle notizie che giungono da Gaza e dalle numerose vittime civili causate dagli attacchi aerei israeliani di ieri sera." Lo ha scritto su X il presidente del consiglio europeo Antonio Costa aggiungendo che "la violenza deve cessare e i termini dell'accordo di cessate il fuoco devono essere rispettati"
Elly Schlein: "La violazione della tregua è un atto gravissimo"
"La situazione a Gaza è di nuovo drammatica, la rottura della tregua è gravissima. Serve davvero tutto l'impegno diplomatico e politico fin qui mancato purtroppo in larga parte dalla comunità internazionale e dall'Unione Europea per far riprendere il cessato del fuoco, per consolidarlo, per avviare una vera discussione di pace". Lo ha detto la segretaria Pd Elly Schlein nella riunione congiunta di senatorie deputati Pd
Questa sera manifestazioni in tutta Italia a sostegno del popolo palestinese
Questa sera, in varie città d'Italia, si terranno manifestazioni a sostegno del popolo palestinese e per chiedere la fine della guerra ripresa oggi da Israele.
"Portiamo la nostra rabbia in piazza per dire che il genocidio è ora e va fermato immediatamente" scrivono su Instagram gli organizzatori
Casa Bianca: "La guerra è una scelta di Hamas"
"Hamas avrebbe potuto rilasciare gli ostaggi per estendere il cessate il fuoco, ma invece ha scelto la guerra". Lo ha detto il portavoce del Consiglio per la sicurezza nazionale Brian Hughes in una nota.
Estrema destra di Ben Gvir rientra nel governo dopo ripresa operazioni a Gaza
Il partito della destra ortodossa Otzma Yehudit dell'ex ministro della sicurezza nazionale Itamar Ben Gvir rientra nel governo israeliano, poco meno di due mesi dopo aver lasciato la coalizione.
Lo hanno annunciato lo stesso partito di Ben Gvir e il Likud del premier Beyamin Netanyahu in una nota congiunta.
Otzma Yehudit aveva lasciato la coalizione di Netanyahu per protesta contro l'accordo di cessate il fuoco con Hamas. Ben Gvir oggi ha accolto con favore la ripresa delle operazioni militari nella Striscia di Gaza.
Idf: "Proseguono operazioni in tutta la Striscia"
L'esercito (Idf) e il servizio di sicurezza israeliani (Isa) "continuano a colpire obiettivi terroristici appartenenti alle organizzazioni terroristiche di Hamas e Jihad islamica palestinese in tutta la Striscia di Gaza": lo annunciano l'Idf e l'Isa su Telegram. "Gli obiettivi colpiti nelle ultime ore includono cellule terroristiche, postazioni di lancio, depositi di armi e infrastrutture militari aggiuntive utilizzate da queste organizzazioni terroristiche per pianificare ed eseguire attacchi contro civili israeliani e soldati Idf", prosegue il comunicato.
Gerusalemme, manifestanti protestano contro i raid davanti alla Knesset
Proteste vicino alla Knesset a Gerusalemme. In decine, riferisce Haaretz, contestano i nuovi raid israeliani che hanno colpito la Striscia di Gaza e chiedono la liberazione degli ostaggi trattenuti nell'enclave palestinese.
Ministro degli esteri Israele: "La situazione era in stallo. Per noi inaccettabile"
"Se avessimo continuato ad aspettare la situazione sarebbe rimasta in stallo visto che nelle ultime due settimane e mezzo eravamo arrivati a un punto morto, né raid né liberazione degli ostaggi. E questo è inaccettabile per Israele". Lo ha dichiarato il ministro israeliano degli Esteri, Gideon Sa'ar, al Times of Israel dopo i nuovi raid aerei israeliani che hanno colpito la Striscia di Gaza.
"Gli obiettivi della guerra restano gli stessi", ha rimarcato, con un riferimento a quanto annunciato da Israele all'avvio delle operazioni militari israeliane nella Striscia in risposta all'attacco del 7 ottobre 2023 in Israele. E Sa'ar, tornato ad accusare Hamas per gli ultimi sviluppi e per non aver accettato "offerte" per il cessate il fuoco, ha anche detto che la situazione degli ultimi giorni gli ha "ricordato molto" la fase iniziale del conflitto, quando la Striscia veniva colpita dai raid prima dell'avvio delle operazioni di terra e "si sperava che Hamas avrebbe accettato un accordo" ma "fin quando non abbiamo usato la forza non è accaduto nulla".
Israele: "Colpiremo Gaza sempre più duramente"
"Da questa mattina Israele sta operando con tutte le sue forze contro l'organizzazione terroristica Hamas nella Striscia di Gaza." Lo scrive su X il portavoce del ministero degli Esteri israeliano, Oren Marmorstein, che ha sottolineato come "siamo arrivati a questa situazione dopo che Hamas ha ripetutamente rifiutato le proposte di estendere il cessate il fuoco e di liberare i nostri ostaggi."
"Da questo momento in poi Israele agirà contro Hamas con un'intensità militare sempre maggiore." ha concluso
Sale a 413 il numero delle vittime
E' salito al 413 il bilancio dei morti nella nuova offensiva israeliana su Gaza. A renderlo noto è stato il ministero della Salute di Gaza.
Hamas diffonde i nomi dei funzionari uccisi dai raid dell'Idf
L'ufficio informazioni del governo di Hamas ha annunciato ufficialmente la morte di diversi alti funzionari governativi nell'ondata di attacchi dell'aeronautica militare israeliana. Si tratta di Issam a-Dalis, capo del monitoraggio delle attività governative e membro dell'ufficio politico di Hamas, Ahmed al-Hatta, sottosegretario del ministero della Giustizia, Mahmoud Abu Watfa, sottosegretario del ministero degli Interni, Bahjat Abu Sultan, direttore generale del Meccanismo di sicurezza interna.
Croce Rossa: "Ospedali al collasso, serve urgentemente sangue"
La Croce Rossa Internazionale ha lanciato l'allarme sulla situazione a Gaza dopo gli attacchi che hanno ucciso più di 350 persone. Gli ospedali sono al collasso, sprovviste anche di forniture mediche di base, e il ministro della salute ha lanciato un appello a tutta la popolazione a donare sangue per far fronte alla nuova emergenza
Onu: "Titti coloro che hanno influenza intervengano per fermare attacchi"
Sottosegretario generale per gli Affari umanitari delle Nazioni Unite, Tom Fletcher, ha espresso su X la preoccupazione per quanto sta succedendo a Gaza. "Tutti coloro che hanno influenza devono insistere affinché ciò finisca." ha scritto.
Cremlino: "Nuovi raid segnano inizio di una spirale di tensione crescente"
il portavoce di Putin, Dmitri Peskov, ha definito l'attacco israeliano di questa notte "l'ingresso in una spirale di crescente tensione". ""Naturalmente - da dichiarato Peskov alla Tass - un altro inasprimento della situazione, il riemergere di una spirale di tensioni crescenti è qualcosa che ci preoccupa. Naturalmente, le informazioni che arrivano sulle tante vittime tra la popolazione civile sono particolarmente preoccupanti".
Hamas: "Ucciso nei raid premier di Gaza"
Il premier di Hamas a Gaza è stato ucciso nei raid israeliani della notte scorsa sul territorio palestinese. Il movimento islamista conferma così la notizia diffusa dai media secondo cui tra le vittime degli attacchi c'è anche Issam Da'alis, membro dell'ufficio politico di Hamas a Gaza e capo del comitato di monitoraggio delle attività governative, una posizione più o meno simile a quella di primo ministro.
Sarebbero cinque in tutti gli alti funzionari di Hamas uccisi nella notte dai raid dell'Idf
Onu: "Inorriditi da ripresa operazioni a Gaza. L'incubo finisca immediatamente"
L'Alto Commissario delle Nazioni Unite per i diritti umani Volker Turk si è detto "inorridito" dalla ripresa dei bombardamenti israeliani sulla Striscia di Gaza, che hanno provocato molte vittime, e ha chiesto che "l'incubo finisca immediatamente".
"L'unica via da seguire è una soluzione politica, coerente con il diritto internazionale. L'uso di una forza militare ancora maggiore da parte di Israele non farà altro che accumulare ulteriore miseria su una popolazione palestinese che già soffre di condizioni catastrofiche", ha scritto Turk in una nota.
Oggi consiglio di sicurezza Onu su Gaza
Il Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite si riunirà per un briefing su Gaza e "la questione palestinese" alle 10 ora di New York - le 15 in Italia. La riunione era in programma prima che Israele riprendesse gli attacchi a Gaza durante la notte.
Wall Street Journal: Trump avrebbe dato il suo ok a nuova offensiva
Il presidente americano Donald Trump ha dato il "via libera" a Israele per la ripresa dell'operazione militare contro Hamas nella Striscia di Gaza. Lo ha detto al Wall Street Journal un funzionario israeliano, secondo cui il via libera di Trump sarebbe arrivato dopo il rifiuto di Hamas di rilasciare gli ostaggi.
Un ostaggio israeliano sarebbe morto negli attacchi
Uno degli ostaggi trattenuti a Gaza dall'attacco del 7 ottobre 2023 in Israele sarebbe morto e altri sarebbero rimasti feriti nei nuovi raid israeliani che nelle ultime ore hanno colpito la Striscia, sostiene un portavoce di Hamas.
Gli ospedali di Gaza sono "pieni e senza letti" dopo gli attacchi
Gli ospedali della Striscia di Gaza sono "completamente pieni" hanno difficoltà a curare i numerosi feriti che stanno arrivando dopo i nuovi attacchi israeliani della notte. Lo ha riferito il direttore dell'ospedale al Shifa, Muhammad Abu Salmiya, in un post su X rilanciato dalla Cnn.
"I nostri ospedali non sono in grado di accogliere il crescente numero di feriti, visto che le sale operatorie sono completamente piene e i feriti stanno morendo senza trovare un letto per le cure", ha scritto il direttore del più grande ospedale dell'enclave palestinese, secondo cui gli attacchi di questa notte ha inferto un duro colpo a "un sistema sanitario sfinito che soffre di una carenza di farmaci e di una grave mancanza di attrezzature mediche".
L'Idf emette ordine di evacuazione a Gaza
L'Idf ha diramato avvisi di evacuazione ai palestinesi residenti ai margini della Striscia di Gaza. Gli avvisi potrebbero indicare l'intenzione di espandere l'offensiva. In un post su X, il portavoce in lingua araba dell'Idf, il colonnello Avichay Adraee, ha pubblicato una mappa delle "zone di combattimento pericolose" da cui i cittadini di Gaza dovrebbero fuggire.
Sono segnalate le città di Beit Hanoun, Khuza'a e i sobborghi di Abasan di Khan Younis. "L'Idf ha lanciato una forte offensiva contro le organizzazioni terroristiche. Queste aree designate sono considerate pericolose zone di combattimento", ha avvertito, "per la vostra sicurezza, dovete evacuare immediatamente nei rifugi noti nella parte occidentale di Gaza City e a Khan Younis".
Ucciso il ministro dell'Interno di Hamas
Sarebbe stato ucciso anche il ministro dell'Interno di Hamas nei raid israeliani della notte scorsa su Gaza. Lo ha confermato anche il movimento islamista secondo cui il generale Mahmud Abu Watfa, che dirigeva la polizia e i servizi di sicurezza interna nella Striscia, è stato ucciso in un attacco a Gaza City.
Tra le altre vittime degli attacchi ci sarebbe Issam Da'alis, membro dell'ufficio politico di Hamas a Gaza e capo del comitato di monitoraggio delle attività governative. Si tratta di una posizione più o meno simile a quella di primo ministro. Ma la notizia della morte di Da'alis circola dal luglio scorso, anche se non c'è mai stata una conferma ufficiale da parte delle Idf o di Hamas. Sarebbe rimasto vittima degli attacchi anche Abu Ubaida al Jamassi, anche lui membro dell'ufficio politico di Hamas a Gaza e, secondo alcune fonti, capo del comitato di emergenza di Hamas che ha gestito Gaza durante la guerra insieme con Bahjat Abu Sultan, funzionario di alto rango del ministero dell'Interno, responsabile delle forze di sicurezza al di fuori della sua ala militare. Sembra essere sulla lista dei morti anche Ahmad al Khatta, direttore generale del ministero della Giustizia di Hamas.
Israele chiude il valico di Rafah
Parallelamente alla ripresa dei bombardamenti della Striscia di Gaza, l'Idf ha deciso di chiudere il valico di Rafah attraverso il quale ogni giorno una cinquantina di palestinesi malati o feriti passavano ogni giorno da Gaza al Sinai. Gli altri valichi principali, tra cui quelli di Erez e di Kerem Shalom, sono chiusi da circa due settimane.
La chiusura è arrivata quando i funzionari dell'Unione europea e palestinesi che hanno gestito il valico di Rafah insieme ai contractor della sicurezza privata per ispezionare il traffico di cittadini di Gaza attraverso il corridoio di Netzarim non erano nella Striscia: ogni giorno arrivano infatti a Gaza dall'Egitto al mattino per poi lasciare la Striscia al tramonto. Israele li ha informati questa mattina che stava chiudendo il valico di Rafah mentre intensificava le sue operazioni contro Hamas e che quindi non sarebbe stato loro consentito di rientrare nel territorio palestinese.
Gli Houthi promettono un'escalation degli attacchi
Gli Houthi dello Yemen "condannano la ripresa dell'aggressione del nemico sionista contro la Striscia di Gaza". "I palestinesi non verranno lasciati soli in questa battaglia e lo Yemen continuerà con il suo sostegno e la sua assistenza e intensificherà il confronto". A dirlo, il Consiglio politico supremo degli Houthi, che da anni l'Iran è accusato di sostenere, come riportano le tv satellitari arabe.
Le famiglie degli ostaggi contro la ripresa dei bombardamenti
Il Forum dei familiari degli ostaggi israeliani si è espresso contro la ripresa degli attacchi nella Striscia di Gaza. I parenti hanno accusato il governo di Benjamin Netanyahu di "aver scelto di rinunciare agli ostaggi" e chiedono di riprendere i negoziati sull'accordo di cessate il fuoco. "La più grande paura delle famiglie, degli ostaggi e dei cittadini israeliani si è concretizzata: il governo israeliano ha scelto di rinunciare agli ostaggi - si legge in una dichiarazione - siamo scioccati, arrabbiati e terrorizzati dallo smantellamento deliberato del processo per liberare i nostri cari dalla terribile prigionia di Hamas".
Attualmente, gli ostaggi che sono ancora in mano a Hamas nella Striscia di Gaza sono 59: di questi, si stima, quelli ancora vivi sarebbero 24. "L'affermazione secondo cui è stata ripresa la guerra per ottenere il rilascio degli ostaggi è un totale inganno: la pressione militare mette in pericolo gli ostaggi e i soldati - continua la nota - dobbiamo tornare al cessate il fuoco".
"Perché non state combattendo nella sala delle trattative? Perché vi siete ritirati dall'accordo che avrebbe potuto riportare tutti a casa?", continua la nota, con un appello diretto al governo. Le famiglie si sono rivolte anche al presidente americano Donald Trump perché ottenga "il rilascio di tutti gli ostaggi".
Tel Aviv: "Combatteremo fino alla restituzione di tutti gli ostaggi"
Israele combatterà a Gaza "fino alla restituzione di tutti gli ostaggi", fa sapere il governo israeliano. "Non smetteremo di combattere finché tutti gli ostaggi non saranno tornati a casa e tutti gli obiettivi di guerra non saranno stati raggiunti", ha detto il ministro della Difesa, Israel Katz. Tra questi obiettivi, oltre alla restituzione di tutti gli ostaggi (vivi e morti), c'è la distruzione di Hamas come forza militare o politica nella Striscia di Gaza.
Hamas: "Per Netanyahu la guerra è un'ancora di salvezza"
Hamas ha accusato il premier israeliano Benjamin Netanyahu di usare la guerra a Gaza come "ancora di salvezza" politica e di voler "sacrificare gli ostaggi". Netanyahu è sotto pressione per il mancato rilascio di altri ostaggi e per aver annunciato l'intenzione di licenziare il capo dello Shin Bet.
Casa Bianca: "Hamas poteva estendere tregua, ha scelto guerra"
"Hamas avrebbe potuto rilasciare gli ostaggi per estendere il cessate il fuoco, ma invece ha scelto il rifiuto e la guerra" ha detto il portavoce del Consiglio per la Sicurezza nazionale della Casa Bianca, Brian Hughes.
Hamas: "Netanyahu espone gli ostaggi a un destino sconosciuto"
L'organizzazione palestinese Hamas ritiene il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu responsabile di "infidi attacchi contro i civili assediati e indifesi di Gaza". Per Hamas, "Netanyahu e il suo governo estremista hanno deciso di annullare l'accordo sul cessate il fuoco, esponendo i prigionieri a Gaza a un destino sconosciuto". È quanto si legge in una dichiarazione che fa riferimento agli ostaggi israeliani tuttora nelle mani dell'organizzazione palestinese a seguito dell'attacco a Israele del 7 ottobre 2023.
Hamas ha chiesto ai mediatori che hanno trattato la tregua di ritenere Israele responsabile della ripresa delle ostilità, alla Lega Araba e all'Organizzazione della cooperazione islamica di sostenere i palestinesi nel "rompere l'ingiusto assedio imposto alla Striscia", e al Consiglio di sicurezza dell'Onu di convocare una riunione urgente e adottare una risoluzione che obblighi Israele a "fermare la sua aggressione".
Trump: "Chi attacca Usa e Israele pagherà con l'inferno"
"Trump ha chiarito che Hamas, gli Houthi, l'Iran, chiunque cerchi di agire tramite il terrorismo non solo contro Israele, ma anche contro gli Stati Uniti, ne pagherà il prezzo" ha detto la portavoce della Casa Bianca, Karoline Leavitt. "Si scatenerà l'inferno. Tutti i terroristi in Medio Oriente dovrebbero prendere Trump sul serio. Non ha paura di stare al fianco del nostro alleato, Israele", ha aggiunto, sottolineando che "gli attacchi (Usa) nello Yemen" contro i ribelli filo-iraniani "hanno avuto successo e siamo pronti a continuare se gli Houthi proseguiranno le loro azioni".
Il numero dei morti sale a oltre 200
E' salito ad almeno 200 morti il bilancio degli attacchi aerei israeliani di questa notte sulla Striscia di Gaza, secondo le autorità locali palestinesi citate dall'emittente araba Al Jazeera.
Idf: "L'obiettivo del raid sono figure di spicco di Hamas"
L'ondata di raid israeliani su Gaza ha preso di mira figure di spicco di Hamas. Lo riferisce l'emittente televisiva Kann, secondo cui l'esercito israeliano ha accusato Hamas di riarmare le proprie forze e di prepararsi a compiere attacchi.
Katz: "Le porte dell'inferno si apriranno a Gaza se ostaggi non saranno rilasciati"
In una dichiarazione rilasciata poco dopo la ripresa degli attacchi da parte dell'Idf in tutta Gaza, il ministro della Difesa israeliano Israel Katz ha affermato che "le porte dell'inferno si apriranno a Gaza" e che Hamas verrà colpita con una forza "mai vista prima" se non rilascerà tutti i 59 ostaggi rimasti."Stasera siamo tornati a combattere a Gaza alla luce del rifiuto di Hamas di rilasciare gli ostaggi e nonostante le sue minacce di danneggiare i soldati dell'Idf e le comunità israeliane", ha detto Katz. "Non smetteremo di combattere finché tutti gli ostaggi non torneranno a casa e tutti gli obiettivi della guerra non saranno raggiunti", ha aggiunto.
Israele interrompe la tregua, Netanyahu: "Idf agisce con forza a Gaza"
"Il primo ministro Benyamin Netanyahu e il ministro della Difesa Israel Katz hanno istruito l'Idf ad agire con forza contro l'organizzazione terroristica Hamas nella Striscia di Gaza. Ciò dopo che Hamas ha ripetutamente rifiutato di liberare i nostri ostaggi e respinto tutte le proposte ricevute dall'inviato del presidente degli Stati Uniti, Steve Vitkoff, e dai mediatori" si legge in una nota dell'ufficio del premier israeliano. "L'Idf sta colpendo in questo momento obiettivi di Hamas in tutta la Striscia: l'obiettivo è raggiungere gli scopi della guerra, tra cui il rilascio di tutti gli ostaggi, vivi e deceduti", continua il documento.
© Riproduzione riservata