Lo scorso 11 luglio l’azienda russa aveva sospeso le forniture di gas per lavori di manutenzione. Ma per Gazprom non ci sono sicurezze che la turbina necessaria lasci il Canada, in quel caso «non è possibile garantire il funzionamento sicuro del gasdotto Nord Stream»
La Russia ricatta nuovamente l’Europa e la Germania sul gas. In un comunicato l’azienda energetica russa Gazprom ha detto che non è in grado di garantire il buon funzionamento del gasdotto Nord Stream. «Gazprom non è in possesso di alcun documento che indichi che Siemens è in grado di portare la turbina a gas per la stazione di compressione di Portovaya fuori dal Canada, dove è in riparazione. In queste circostanze non è possibile garantire il funzionamento sicuro della stazione di compressione di Portovaya, che è una struttura fondamentale per il gasdotto Nord Stream», scrive l’azienda in un comunicato.
La vicenda
Nei giorni scorsi il governo tedesco ha fatto pressioni per sbloccare la consegna della turbina che dovrebbe essere installata dalla Siemens e che si trova in Canada. L'11 luglio, Gazprom ha avviato lavori di manutenzione sulla tratta del Nord Stream chiudendo i rubinetti del gas e mettendo in allarme Berlino. Ma la durata dei lavori è prevista di circa 10 giorni, il 21 luglio il gasdotto dovrebbe tornare a funzionare regolarmente a meno che il presidente russo Vladimir Putin decide di fare ulteriori pressioni a Bruxelles per cercare di eliminare le sanzioni imposte dai paesi occidentali.
Secondo il quotidiano Globe and Mail una delle turbine sarebbe in viaggio verso l’Europa, mentre le altre cinque verranno riconsegnate entro due anni. L’Unione europea ha accolto la precisazione del governo tedesco secondo cui le tecnologie legate al trasporto del gas non sono oggetto di sanzioni, nonostante le obiezioni dell’Ucraina.
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