L’ex cancelliera tedesca interviene per la prima volta dal suo addio alla politica dopo il voto al Bundestag che ha certificato la caduta del “muro di fuoco” contro l’ultradestra, con la complicità del suo successore nel partito: «Scelta sbagliata»
Angela Merkel contro la “sua” Cdu, contro Friedrich Merz, contro l’AfD. Contro la caduta del “muro di fuoco” contro l’ultradestra. Per la prima volta dal suo addio alla politica, l’ex cancelliera tedesca ha deciso far sentire la sua voce nel “day after” di un voto al Bundestag che la stampa tedesca oggi definisce «una cesura, un passaggio che cambia la storia politica tedesca».
Una dichiarazione dura, netta, diffusa nella mattina di giovedì 30 gennaio: Merkel ricorda al suo successore alla guida dell’Unione cristiano-democratica (attualmente, nei sondaggi, in vetta alle preferenze degli elettori tedeschi) la dichiarazione di Merz dello scorso novembre in cui disse che tutte le maggioranze parlamentari si devono trovare solo con «partiti del centro», ossia non con le formazioni estreme, a cominciare da quelle di destra.
È una posizione «che sostengo completamente, in quanto espressione di un grande senso di responsabilità». Ed ora arriva la botta: «Ma ritengo sbagliato non ritenersi più legati a questa proposta e per questo di realizzare per la prima volta in una votazione al Bundestag una maggioranza con i voti di AfD».
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Dunque, continua Merkel, «è necessario che tutti i partiti democratici collaborino al di là dei confini partitici, non per manovre tattiche, ma in modo onesto, moderato e sulla base del diritto europeo applicabile, per fare tutto il possibile per prevenire in futuro orribili attentati come quelli avvenuti recentemente a Magdeburgo poco prima di Natale e pochi giorni fa ad Aschaffenburg».
Mercoledì 29 gennaio al Bundestag le mozioni presentate dall’Unione Cdu/Csu su un piano in cinque punti che prevede una decisa stretta sulle politiche migratorie della Germania sono passate, oltreché con il sostegno dei liberali dell’Fdp, grazie al voto decisivo del gruppo parlamentare dell’AfD, il partito dell’ultradestra tedesca.
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