Nonostante i passi avanti fatti nelle ultime settimane non c'è ancora l’intesa tra Hamas e Israele per la liberazione degli ostaggi (oltre cento ancora imprigionati) e il cessate il fuoco nella Striscia di Gaza, dove dal 7 ottobre 2023 sono state uccise più di 45mila persone. Nel giorno di Natale le due parti si sono rimpallate accuse di voler cambiare le condizioni su cui si discute in maniera intensa da quando si è raggiunta la tregua con il Libano.

«I negoziati per il cessate il fuoco e lo scambio di prigionieri procedono seriamente a Doha, con la mediazione del Qatar e dell’Egitto. Il movimento ha mostrato responsabilità e flessibilità, ma l’occupazione (israeliana) ha imposto nuove condizioni che hanno portato a rinviare il raggiungimento di un accordo. Il rinvio del raggiungimento di un accordo è dovuto alle nuove condizioni dell'occupazione riguardanti il ritiro (delle truppe israeliane), il cessate il fuoco, i prigionieri e il ritorno degli sfollati», fa sapere la leadership di Hamas attraverso i media arabi.

Immediata la risposta del premier israeliano Benjamin Netanyahu. «L’organizzazione terroristica Hamas continua a mentire, rinnega gli accordi già raggiunti e continua a creare difficoltà nei negoziati. Tuttavia, Israele continuerà i suoi incessanti sforzi per restituire tutti i nostri ostaggi». 

In serata il presidente israeliano Isaac Herzog ha provato a esercitare pressioni sul governo israeliano durante un discorso tenuto in una cerimonia a Tel Aviv. «Gli ostaggi sono in chiaro e immediato pericolo, chiedo ai nostri leader di agire con tutto il loro potere per raggiungere un accordo», ha detto Hezog. «È compito vostro, è vostra responsabilità», aggiunge Herzog, citato da The Times of Israel.

Sul campo

Il ministero della Salute nella Striscia di Gaza ha affermato che 23 persone sono state uccise nel territorio palestinese nelle ultime 24 ore, portando il numero complessivo delle vittime della guerra a 45.361. Le Forze di difesa israeliane (Idf) affermano invece di aver ucciso nella notte, tra il 24 e il 25 dicembre, un agente di Hamas in un attacco aereo nella zona umanitaria di Khan Yunis, nel sud della Striscia di Gaza. 

In mattinata le forze armate israeliane hanno invece intercettato un missile lanciato dai ribelli Houthi filoiraniani dello Yemen prima che entrasse nello spazio aereo israeliano.

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