L’Ucraina sta indagando su oltre 4mila casi di uccisioni. Il presidente del Consiglio europeo Michel dice che prima o poi bisognerà sanzionare il gas russo, il papa sventola una bandiera che gli è stata inviata da Bucha e chiede che tacciano le armi
Continua la guerra in Ucraina. Si cerca di capire come perseguire le uccisioni scoperte a nord di Kiev dopo l’avanzata degli ucraini e sospettate di essere crimini di guerra russi: l’Ucraina sta indagando su oltre 4mila casi. Dopo il nuovo pacchetto di sanzioni europee, si ipotizzano già di nuove misure economiche per cercare di bloccare la Russia.
Domani segue tutte le notizie con un liveblog costantemente aggiornato.
Cosa c’è da sapere:
- Il ministro degli Esteri Di Maio ha fatto sapere che l’Italia lavora a una conferenza di pace.
- La città di Sievierdonetsk nella regione di Lugansk, è stata bombardata.
- A Gostomel sono scomparse 400 persone, i corpi sono stati trovati nelle città vicine.
- Il Cremlino ha assicurato che non ha intenzione di uccidere il presidente Zelensky.
- L’Ucraina sta indagando sui crimini di guerra della Russia, si tratterebbe di oltre 4.500 casi.
- Il papa dopo il massacro di Bucha ha chiesto che «si facciano tacere le armi» sventolando una bandiera ucraina che gli è stata inviata dalla città.
- Il presidente del Consiglio europeo, Charles Michel, ha detto che prima o poi bisognerà sanzionare il gas.
19:45 – Secondo le informazioni ottenute dal giornalista del Guardian, Dan Sabbagh i funzionari occidentali ritengono che la ritirata della Russia da Kiev e dal nord-est del paese sia ora «in gran parte completa» e che ci vorrà «almeno una settimana» prima che le unità ricostituite possano andare nel Donbass.
Il Cremlino vorrebbe ottenere una sorta di vittoria nella regione orientale del Donbass in tempo per la tradizionale parata russa del Giorno della Vittoria il 9 maggio, una data importante nel calendario militare del paese. Da adesso in poi la Russia darà la priorità alle regioni di Donetsk e Lugansk, o cercherà di creare un ponte terrestre verso la Crimea o entrambi.
Il Guardian riporta anche una crescente preoccupazione occidentale per la «propaganda genocida» che emerge da Mosca in seguito a un recente articolo dell'agenzia di stampa Ria Novosti Kremlin che chiedeva che la società ucraina fosse «ripulita dagli elementi nazisti».
17:06 – Gli Stati Uniti impongono nuove sanzioni alla Russia dopo gli orrori di Bucha. I destinatari sarebbero le figlie di Vladimir Putin e le banche.
16:22 – Il ministro degli Esteri Luigi Di Maio ha fatto sapere che l’Italia lavora a una conferenza di pace. «Noi come Italia lavoriamo con tutti i nostri alleati e partner per arrivare ad una conferenza di pace, il passaggio fondamentale è riuscire a fermare il conflitto». Lo ha detto a margine del Consiglio atlantico della Nato.
16:01 – Bombardamenti nella regione di Lugansk. Il governatore della regione ha affermato che 10 grattacieli sono in fiamme nella città di Sievierdonetsk, non ci sono ancora informazioni sulle vittime.
L'autorità dell'Ucraina hanno avvertito di evacuare l’Ucraina orientale sengnalando che l’incremento degli attacchi nel Donbass potrebbe impedire la fuga. Sievierdonetsk è la sede provvisoria delle autorità regionali, visto che Lugansk è controllata dai separatisti filorussi dal 2014.
12:05 – Il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, smentisce che la volontà di Mosca sia quella di eliminare fisicamente il presidente ucraino Volodymyr Zelensky. «Non è vero», ha detto rispondendo a una domanda specifica in un’intervista alla Tv francese Lci.
11:55 – Più di 400 persone sono scomparse dalla città di Gostomel che, insieme a Bucha e Irpin, ha subito il peso maggiore dell'offensiva russa sulla capitale ucraina Kiev. Lo ha riferito un funzionario locale, Taras Dumenko, citato da Bbc, affermando che la maggior parte dei corpi dei residenti di Gostomel sono stati trovati nei villaggi vicini e nella città di Bucha.
11:40 – Il papa ha chiesto di “far tacere le armi” sventolando una bandiera dell’Ucraina proveniente da Bucha: «Le recenti notizie sulla guerra in Ucraina anziché portare sollievo e speranza attestano nuove atrocità come il massacro Bucha, crudeltà sempre più orrende commesse anche contro civili, donne e bambini inermi. Sono vittime il cui sangue innocente grida fino al cielo e implora: si metta fine a questa guerra, si facciano tacere le armi, si smetta di seminare morte e distruzione. Preghiamo insieme su questo».
Lo ha detto al termine dell'udienza generale del mercoledì papa Francesco, mostrando ai pellegrini presenti la bandiera giallo-blu dell'Ucraina. «Ieri proprio da Bucha mi hanno portato questa bandiera, viene dalla guerra, proprio da quella città martoriata», ha spiegato il pontefice.
09:44 – «Penso che le misure sul petrolio e anche sul gas saranno necessarie prima o poi». Lo ha detto il presidente del Consiglio europeo, Charles Michel, nel suo intervento alla plenaria del Parlamento europeo. «Il nuovo pacchetto include il divieto di importazione di carbone. Impediremo alle navi russe di entrare nei porti dell'Ue e imporremo un divieto agli operatori di viaggi su strada russi e bielorussi», ha aggiunto, «il nostro sostegno all'Ucraina è solido come una roccia».
I crimini di guerra
I pubblici ministeri ucraini, riporta il Guardian, affermano che stanno indagando su 4.684 presunti crimini di guerra russi dopo che l'orrore delle recenti atrocità commesse nella città ucraina di Bucha è venuto alla luce, provocando una repulsione globale e una serie di nuove sanzioni paralizzanti contro la Russia.
Secondo i dati diffusi dall'ufficio del pubblico ministero, un totale di 4.468 potenziali crimini di guerra sono stati elencati come sotto inchiesta a partire da martedì, con una cifra che cresce di centinaia ogni giorno. Si stima che anche 167 bambini siano morti a causa dell'invasione della Russia, ha aggiunto l'agenzia.
Il procuratore generale ucraino Iryna Venediktova ha descritto le città recentemente liberate che circondano Kiev come una «regione torturata» e ha promesso di «punire gli inumani che l'hanno organizzata nella nostra terra» in una conferenza stampa tenutasi martedì da Bucha.
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