27 aprile 2022 • 09:42Aggiornato, 27 aprile 2022 • 09:43
Il principale effetto strategico della guerra d’Ucraina potrebbe essere il rafforzamento della Cina. Apparentemente Pechino non figura tra i belligeranti, né tra i soggetti maggiormente influenzati dai combattimenti, eppure può beneficiarne più di chiunque altro.
Per esigenze strategiche. Anzitutto, Pechino è caratterizzata da un plateale sentimento anti occidentale, dallo spirito di rivalsa per quel secolo delle umiliazioni, posto tra la metà dell’Ottocento e la Seconda guerra mondiale.
Ancora, l’estendersi delle ostilità distrae grandemente gli Stati Uniti, li allontana dall’Indopacifico, ovvero dal quadrante più strategico per Pechino. Presa dal proposito di affondare l’avversario che fu sovietico, inevitabilmente Washington concede un maggiore margine di manovra ai cinesi nel proprio estero vicino.
Analista geopolitico e giornalista. È chief geopolitical analyst di Macrogeo, think tank geopolitico e macrofinanziario. È socio della Società italiana di storia militare. È lecturer di geopolitica mediorientale presso la Scuola di formazione del Dipartimento per le informazioni di Sicurezza (DIS, Presidenza del Consiglio) e di narrazione geopolitica presso la Scuola Holden di Torino. Scrive di geopolitica americana per Conflits, rivista francese di geopolitica, e per Gnosis, rivista italiana di intelligence.