- Dal Fondo monetario internazionale (Fmi) alla Banca mondiale (Bm) al World food programme (Wfp) il messaggio è lo stesso: la guerra in Ucraina in Africa vuol dire fame. Non solo in nord Africa, ma anche nel Corno d’Africa e nel Sahel.
- Secondo il Wfp e l’Ifad, a giugno il numero di persone che soffrirà la fame nel Sahel e nell’Africa occidentale raggiungerà un nuovo record, quadruplicando in soli tre anni da 10,7 milioni nel 2019 a 41 milioni nel 2022.
- Nel Sahel, la crisi ucraina non è che un fattore aggiuntivo a una situazione già profondamente complessa. I fattori che contribuiscono alla fame sono diversi: diminuzione della produzione agricola, inflazione economica, persistenza di barriere doganali e, soprattutto, insicurezza.
L’aumento dei prezzi del cibo mette in ginocchio il Sahel


03 maggio 2022 • 18:13Aggiornato, 03 maggio 2022 • 18:15