Secondo quanto riportato dal ministero della Difesa russo, le unità di Kiev si starebbero ritirando la Kursk, il territorio russo al centro di una vasta offensiva ucraina nell’ultimo anno. Dura reazione di Maria Zakharova all’Italia: “Non ha armi per difendersi e quindi attacca”
Mentre proseguono le trattative per la tregua, l’esercito ucraino continua ad avere difficoltà al fronte. Secondo quanto riportato dal ministero della Difesa russo, le unità di Kiev si starebbero ritirando la Kursk, il territorio russo al centro di una vasta offensiva ucraina nell’ultimo anno.
Nel frattempo, il presidente russo Vladimir Putin e il principe ereditario saudita Mohammed bin Salman hanno avuto un colloquio telefonico, nella quale è stata evidenziata l'importanza di una soluzione per la questione ucraina. Bin Salman si è reso disponibile anche per aiutare a normalizzare i rapporti tra Washington e Mosca.
PUNTI CHIAVE
10:30
Nuovo attacco al nostro paese, Zakharova; "Attaccano perché non hanno nulla per difendersi"
08:57
La Cina sostiene "ogni sforzo volto a promuovere una soluzione pacifica" della guerra in Ucraina
08:02
Putin a colloquio con il principe bin Salman
07:55
Secondo i russi le unità ucraine si stanno ritirando dal Kursk
Riprendono le relazioni Tra Usa e Russia
Vladimir Putin ha annunciato il ripristino delle relazioni tra Mosca e Washington. "All'ordine del giorno c'è una questione pianificata riguardante il ripristino delle relazioni russo-americane" ha detto il presidente russo parlando al Consiglio di sicurezza nazionale, "nel complesso la situazione sembra iniziare a muoversi, vedremo cosa ne verrà fuori".
Rubio: "Cauto ottimismo su possibile tregua"
Il Segretario di Stato americano Marco Rubio ha dichiarato di essere "cautamente ottimista" sulla possibilità di una tregua tra Russia e Ucraina dopo che l'inviato speciale Usa ha incontrato il presidente russo Vladimir Putin. "C'è molto lavoro, c'è molto lavoro da fare, ma c'è motivo di essere cautamente ottimisti", ha detto il capo della diplomazia statunitense
Putin pronto a garantire trattamento dignitoso a soldati ucraini nel Kursk se smettono di combattere
Il presidente russo Vladimir Putin ha detto di aver accolto l'invito di Donald Trump a risparmiare i soldati ucraini nel Kursk e ha assicurato che a chi si arrenderà verrà garantita la vita e un trattamento dignitoso. Putin ha però sottolineato come per questo sia necessario che i soldati di Kiev depongano le armi.
Zelensky: "Le condizioni dettate da Mosca rallentano processo di pace"
Le condizioni poste da Mosca per il cessate il fuoco "complicano e ritardano" il negoziato. Lo scrive su Telegram il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky. "Ora il mondo vede la Russia deliberatamente proporre condizioni che non fanno altro che complicare e ritardare tutto, perché la Russia è l'unica entità che vuole che la guerra continui e che la diplomazia fallisca", scrive Zelensky, il quale ha assicurato che Kiev è pronta a una tregua.
Russia: "Ripresi 28 centri abitati nel Kursk"
Le forze armate russe hanno dichiarato di aver preso il controllo nell'ultima settimana di 28 centri abitati della regione russa di Kursk e del villaggio di Novenkoe, nella regione ucraina di Sumy. Lo afferma il ministero della Difesa di Mosca, citato dall'agenzia Interfax.
Von der Leyen: "Aumentiamo la pressione alla Russia con nuove sanzioni"
La presidente della Commissione europea, Ursula Von der Leyen, ha dichiarato su X di aver esteso le sanzioni alla Russia per aumentare la pressione su Mosca. "L'Ue aumenta la pressione sulla Russia - si legge -Estendiamo le nostre sanzioni a circa 2400 individui ed entità per l'aggressione in corso della Russia contro l'Ucraina, tra cui:- Divieti di viaggio - Congelamento dei beni - Divieto di finanziamenti/risorse. La nostra determinazione a sostenere l'Ucraina è decisiva"
Nuovo attacco al nostro paese, Zakharova; "Attaccano perché non hanno nulla per difendersi"
Con la convocazione dell'ambasciatore russo in Italia, il ministro degli Esteri Antonio Tajani ha "solo attirato maggiore attenzione" sui "problemi" dell'Italia. Lo ha affermato oggi in un nuovo attacco al nostro paese la portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova. "Perché una tale reazione?", ha chiesto Zakharova in una intervista ripresa dalle agenzie russe. "Apparentemente, perché abbiamo di nuovo colpito il cuore del problema: abbiamo colto la stessa persona a mentire". "Non hanno nulla con cui difendersi e quindi hanno deciso di attaccare. Ma lo hanno fatto invano. In primo luogo, hanno solo attirato più attenzione sui loro problemi. E in secondo luogo, lo scoprirete più avanti".
L'inviato Witkoff ritorna da Mosca
L'inviato speciale del presidente Usa Donald Trump, Steven Witkoff, ha già lasciato Mosca. Lo riferisce l'agenzia di stampa russa Tass citando una fonte. Precedentemente Yuri Ushakov, assistente presidenziale russo, aveva riferito che un incontro a porte chiuse fra Witkoff e il presidente russo Vladimir Putin si sarebbe svolto giovedì sera. Al momento non si conoscono ulteriori dettagli della visita di Witkoff in Russia.
Waltz: "Cauto ottimismo"
Il consigliere per la Sicurezza nazionale della Casa Bianca, Mike Waltz, ha detto che c'è "cauto ottimismo" nelle trattative per una tregua dopo le dichiarazioni di Vladimir Putin di ieri. "Naturalmente entrambe le parti avranno le loro richieste, e naturalmente entrambe le parti dovranno scendere a compromessi", ha sottolineato Waltz.
Incontro a Madrid tra i ministri della Difesa di Spagna e Ucraina
La ministra della Difesa spagnola, Margarita Robles, incontrerà oggi a Madrid l'omologo ucraino, Rustem Umerov, per discutere del sostegno della Spagna all'Ucraina, nel mezzo del dibattito sull'aumento delle spese militari. Secondo il ministero della Difesa di Madrid, la visita di Umerov non è di natura eccezionale, ma fa parte degli "intensi contatti" che i capi dei dicasteri hanno mantenuto dopo l'invasione russa. In questa occasione, i due avranno un incontro bilaterale e colloqui con le rispettive squadre, e firmeranno un accordo per continuare la formazione e l'addestramento che la Spagna fornisce al personale delle Forze armate ucraine. Umerov incontrerà anche i rappresentanti delle principali industrie della difesa che forniscono attrezzature e materiali militari a Kiev
Il discorso di Putin sulla tregua in Ucraina
Il presidente russo è intervenuto sui recenti negoziati per raggiungere una tregua a tre anni dall'inizio della guerra:
La Cina sostiene "ogni sforzo volto a promuovere una soluzione pacifica" della guerra in Ucraina
La Cina sostiene "ogni sforzo volto a promuovere una soluzione pacifica" della guerra in Ucraina. L'ha ribadito oggi la portavoce del ministero degli Esteri cinese Mao Ning nella quotidiana conferenza stampa a Pechino. "Ogni sforzo volto a promuovere una soluzione pacifica della crisi in Ucraina dovrebbe essere sostenuto", ha dichiarato Mao interpellata sul dialogo aperto sul cessate il fuoco che vede protagonisti gli Stati uniti. "Per quanto riguarda la crisi Ucraina, la Cina ha costantemente aderito ai quattro principi enunciati dal presidente Xi Jinping: la sovranità e l'integrità territoriale di tutti i paesi devono essere rispettate, gli scopi e i principi della Carta delle Nazioni unite devono essere difesi, le legittime preoccupazioni in materia di sicurezza di tutti i paesi devono essere prese in considerazione, ogni sforzo volto a promuovere una soluzione pacifica della crisi dovrebbe essere sostenuto" ha spiegato Mao . La Cina - ha aggiunto - è pronta a svolgere "un ruolo costruttivo" nella risoluzione della crisi insieme alla comunità internazionale.
Attacco con droni nel sud della Russia, a fuoco deposito benzina
Un incendio è scoppiato in un'area di circa mille metri quadrati in un deposito di prodotti petroliferi a Tuapse, nel sud della Russia sulla costa del Mar Nero, a causa di un attacco ucraino con droni. Lo ha reso noto il governatore, Veniamin Kondratyev. "Il regime di Kiev ha attaccato la struttura la notte scorsa e una delle cisterne contenente benzina ha preso fuoco", ha detto Kondratyev, citato dall'agenzia Interfax. I servizi d'emergenza sono presenti in forze sul posto per cercare di domare le fiamme
Mosca usa le criptovalute per aggirare le sanzioni
Mosca utilizza criptovalute, tra cui Bitcoin, Ethereum e Stablecoin, per facilitare le transazioni nel commercio petrolifero con Cina e India e aggirare le sanzioni occidentali. Lo riferiscono diverse fonti citate dall'agenzia di stampa ucraina "Rbc", secondo cui alcune compagnie petrolifere russe sfruttano questi asset digitali per convertire yuan cinesi e rupie indiane in rubli russi. "La Russia ha creato una moltitudine di sistemi per eludere le sanzioni, e l'uso di Usdt (noto anche come Tether, una criptovaluta dal valore ancorato al dollaro) è solo uno di questi", dice all'agenzia Nova una fonte di una società di ricerca che monitora il ruolo delle criptovalute nei flussi finanziari globali. Tuttavia, la maggior parte del commercio petrolifero russo avviene ancora in valute tradizionali, con alternative come il dirham degli Emirati Arabi Uniti che continuano a essere utilizzate per le transazioni internazionali. L'uso delle criptovalute per aggirare le sanzioni non è un fenomeno nuovo. Paesi come Iran e Venezuela hanno già sfruttato gli asset digitali per sostenere le proprie economie e ridurre la dipendenza dal dollaro nelle transazioni petrolifere
Putin a colloquio con il principe bin Salman
Il presidente russo Vladimir Putin e il principe ereditario saudita Mohammed bin Salman hanno avuto un colloquio telefonico, nella quale è stata evidenziata l'importanza di una soluzione per la questione ucraina. Il leader saudita ha espresso la disponibilità ad aiutare a normalizzare le relazioni tra Russia e Stati uniti. Putin ha "fortemente apprezzato gli sforzi di mediazione dell'Arabia saudita, ringraziandolo in particolare per aver creato le condizioni favorevoli per l'organizzazione dei colloqui tra rappresentanti di Russia e Stati uniti a Riyad il 18 febbraio", ha fatto sapere il Cremlino. Mohammed bin Salman, dal canto suo, "ha evidenziato l'importanza di risolvere la crisi ucraina ed ha anche manifestato la volontà di continuare a contribuire in ogni modo possibile alla normalizzazione delle relazioni russo-americane"
Secondo i russi le unità ucraine si stanno ritirando dal Kursk
Le unità delle forze armate ucraine stanno fuggendo dalla zona di confine di Kursk. Lo ha riferito il ministero della Difesa della Federazione russa, a quanto riporta la Itar Tass. Il ministero ha anche diffuso filmati sulla distruzione di materiale bellico ucraino
Podolyak: Putin vuole la guerra
"Raccomanderei di aspettare e osservare. La sua risposta (di Putin ndr.) è ambigua. Da un lato, dice 'ma certo, è chiaro, è necessario'; ma dall’altro continua a dire che ci sono sfumature. E queste cancellano l’idea stessa di una tregua". A dirlo, in un'intervista a Repubblica, è il primo consigliere della presidenza Ucraina, Mykhailo Podolyak. Secondo Podolyak, Putin "fa riferimento a questioni tecniche, come la verifica di eventuali violazioni. In realtà sta dicendo che l’Ucraina non deve difendersi per 30 giorni rinunciando a forniture militari, produzione di armi e controllo del fronte. Aspettiamo, vedremo come procederà il negoziato tra Russia e Usa. Vediamo cos’è disposta a fare Mosca. Solo sulle decisioni concrete valuteremo le parole di Putin". Intanto, il vertice in Arabia Saudita "ha chiarito chi vuole proseguire la guerra. La nostra esperienza dal 2014 ci dice che Mosca vìola ogni accordo. Il vertice l’ha messa in condizione di dover chiarire. Vedremo". Podolyak spiega che "ci sono gli interessi degli Stati Uniti, espressi più volte da Trump, che richiedono soluzioni rapide ed efficaci alla guerra. Vogliono avere rapporti economici trasparenti con l’Ucraina, dove hanno investito risorse militari e finanziarie considerevoli. E l’Ucraina è molto interessata a riprendere rapporti bilaterali efficaci: gli Usa hanno un arsenale critico come la difesa antimissile, munizioni specifiche e l’intelligence. Mosca deve mostrare il suo vero atteggiamento con negoziazioni, fine della guerra e cessate il fuoco. E risponderà negativamente"
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