In un’intervista rilasciata alla Cnn, il portavoce e membro dell’ufficio politico di Hamas, Osama Hamdan, ha detto che «nessuno ha idea» di quanti dei 120 ostaggi trattenuti nella Striscia siano ancora vivi. Inoltre ha affermato che durante l’operazione di salvataggio da parte degli israeliani avvenuta sabato scorso per trarre in salvo 4 degli ostaggi, ne siano morti 3. Ha definito anche l’inchiesta del Wall Street Journal sui messaggi del capo di Hamas Yahya Sinwar «falsa». La Cnn ha affermato che Hamdan ha evitato di rispondere alle domande sul coinvolgimento di Hamas nelle sofferenze causate alla popolazione palestinese.

I tank israeliani avanzano nella zona occidentale di Rafah, mentre la città viene colpita dal fuoco sparato da elicotteri, droni e artiglieria. Un milione di palestinesi che si erano rifugiati qui stanno scappando. Le Nazioni Unite hanno avvertito che più di un milione di persone affronteranno «morte e fame entro la metà di luglio». L’agenzia Unrwa ha accusato Israele di aver impedito frequentemente l’arrivo degli aiuti umanitari alla popolazione di Gaza e le loro operazioni sul territorio. 

Nel frattempo sul confine nord di Israele, una raffica di missili partiti dal sud del Libano ha causato numerosi incendi.

Un tribunale israeliano ha stabilito che l’emittente qatarina all news Al Jazeera sarà bannata da Israele per altri 35 giorni. Il governo Netanyahu ha più volte accusato Al Jazeera di essere un microfono di Hamas e di partecipare alle azioni dei miliziani, accuse respinte dall’emittente. Le trasmissioni dalla Cisgiordania e dalla Striscia di Gaza, dove Al Jazeera segue il conflitto tra Israele e Hamas, continuano senza interruzioni.

Al G7, i leader hanno avvertito l’Iran sulla possibilità di imporgli nuove sanzioni se continuerà a portare avanti il proprio programma di arricchimento nucleare.

PUNTI CHIAVE

19:42

Il molo costruito dagli Usa a Gaza sarà spostato

19:35

Hamas: Due ostaggi israeliani uccisi durante un attacco a Rafah

17:35

Gli Usa imporranno sanzioni a un gruppo israeliano per aver bloccato gli aiuti a Gaza

19:42

Il molo costruito dagli Usa a Gaza sarà spostato

Il molo costruito dagli Stati Uniti al largo di Gaza sarà spostato a Ashdod, in Israele, ha affermato un funzionario del dipartimento della Difesa a numerose agenzie di stampa americane, a causa dell'alta marea e del cattivo tempo nei prossimi giorni.

Con questa, è la terza volta che le operazioni sul molo si fermano nell'ultimo mese. Nel frattempo, gli aiuti che sono stati consegnati negli ultimi giorni sono trattenuti nelle strutture vicino al molo, dopo che le Nazioni Unite hanno messo in pausa le consegne nella scorsa settimana, per motivi di sicurezza.

Le consegne di aiuti dal molo costruito dagli Stati Uniti sono iniziate a metà maggio, ma sono state interrotte alla fine dello stesso mese quando alcune parti della struttura si sono sganciate a causa del mare mosso.

I funzionari hanno dichiarato che finora sono state consegnate più di 3.500 tonnellate di aiuti grazie al molo, anche se le consegne spesso incontrano ritardi e altri ostacoli all'interno di Gaza.

19:35

Hamas: Due ostaggi israeliani uccisi durante un attacco a Rafah

L'ala militare di Hamas, le brigate al-Qassam, hanno affermato che due ostaggi israeliani in mano al gruppo sono stati uccisi durante un attacco aereo israeliano su Rafah, alcuni giorni fa, secondo il post sul loro canale Telegram. 

«Il vostro esercito vi inganna e continua a ingannarvi», ha detto il gruppo rivolgendosi ai cittadini israeliani. «Il vostro governo vuole solo recuperare gli ostaggi nelle bare».

Hamas non ha rivelato l'identità degli ostaggi uccisi, fornito prove o loro immagini, o dato ulteriori informazioni su di loro.

17:35

Gli Usa imporranno sanzioni a un gruppo israeliano per aver bloccato gli aiuti a Gaza

Secondo Reuters, gli Stati Uniti imporranno delle sanzioni a un gruppo israeliano che ha bloccato i convogli che trasportavano gli aiuti a Gaza. L'agenzia di stampa attribuisce il rapporto al sito americano di notizie Axios, che ha citato due funzionari statunitensi.

15:22

Israele non farà parte dell'accordo con Francia e Usa per la descalation con Hezbollah

Il ministro della Difesa israeliano Yoav Gallant ha detto al Times of Israel che lo Stato ebraico «non sarà parte dell'accordo trilaterale proposto dalla Francia».

Il Times of Israel ha citato una dichiarazione fatta da Gallant, in cui ha scritto: «Mentre combattiamo una guerra giusta, in difesa del nostro popolo, la Francia ha adottato politiche ostili contro Israele. Così facendo, la Francia ignora le atrocità commesse da Hamas contro bambini, donne e uomini israeliani. Israele non parteciperà al quadro trilaterale proposto dalla Francia».

La dichiarazione di Gallant arriva dopo quella del presidente francese Emmanuel Macron, che giovedì ha detto che Francia, Stati Uniti e Israele potrebbero lavorare insieme per diminuire le tensioni con Hezbollah sul confine tra Israele e Libano.

«Faremo la stessa cosa con le autorità libanesi» ha aggiunto Macron, parlando a margine del G7 che si sta tenendo in Puglia.

15:10

Israele colpisce Gaza mentre crescono le tensioni al confine con il Libano

Un attacco israeliano ha colpito Gaza venerdì, mentre i colloqui per una tregua con i militanti di Hamas sono falliti e le tensioni sul confine tra Israele e il Libano sono aumentate, riferisce l'Agence France Press. 

Secondo l'agenzia di stampa, testimoni hanno riferito di attacchi in varie parti della Striscia di Gaza, in particolare nel centro. L'Afp riporta che all'ospedale martiri di al-Aqsa nella città di Deir al-Balah, gli uomini si sono riuniti attorno al corpo di un bambino di 11 anni, morto sotto i bombardamenti del vicino campo profughi di Bureij.

L'esercito israeliano sta continuando le sue operazione nel centro della Striscia, dove aerei militari hanno colpito una cellula militante e una «struttura militare» nell'area di Zeitun.

Dopo che i proiettili sono stati sparati dal nord di Gaza verso il sud di Israele giovedì sera, l'artiglieria e gli aerei militari hanno colpito il sito dei lanci, ha detto l'esercito.

13:38

Nel nord della Striscia i civili sopravvivono solo con il pane

Nel nord della Striscia di Gaza, dove i palestinesi sono stati colpiti più duramente dalla fame, i residenti sopravvivono solo grazie al pane, a causa della mancanza di verdura, frutta e carne.

Reuters riferisce: il cibo che si può trovare al mercato è venduto a cifre esorbitanti: un chilo di peperoni verdi, che costavano un dollaro prima della guerra, ora ne costano 90. I commercianti chiedono 70 dollari al chilo per le cipolle.

Sui social media, gli abitanti di Gaza accusano i mercanti senza scrupolo di sfruttare i bisogni comprando cibo in Israele e Cisgiordania a prezzi normali e rivenderli a prezzi gonfiati a Gaza. Inoltre dicono che i commercianti approfittano della rottura delle policy nella Striscia guidata da Hamas.

13:22

L'università di Sydney ordina agli studenti di smontare le tende dopo 2 mesi di occupazione

L'università di Sydney ha ordinato agli studenti, che protestano contro la guerra di Israele a Gaza, di lasciare l'accampamento che hanno montato ad aprile, riporta l'Australian Associated Press.

Un portavoce dell'università ha affermato venerdì di aver detto alla dirigenza dell'accampamento: «Chiediamo loro di liberare l'accampamento per consentire ad altri studenti di utilizzare lo spazio». 

Il portavoce ha dichiarato che i prati di fronte all'università sono uno spazio condiviso e che «i nostri spazi condivisi devono essere accoglienti e inclusivi per tutti i membri della nostra comunità», affermando anche che in questo modo si escludono altri studenti.

L'ordine arriva dopo l'aumento delle tensioni nel campus, tra gli studenti filopalestinesi e la dirigenza dell'università. Secondo l'Australian Associated Press, il vice cancelliere dell'università di Sydney, Mark Scott, a maggio si è scusato con gli studenti e lo staff che si è sentito a rischio nei pressi dell'accampamento, ma non ha ordinato loro di sciogliersi.

Numerose università australiane hanno recentemente intensificato le loro azioni contro i manifestanti pro Palestina che hanno rifiutato di smontare l'accampamento, ad esempio la Trobe University di Melbourne ha avviato dei procedimenti contro la cattiva condotta degli studenti.

Nel frattempo all'università di Melbourne e alla Curtin University dell'Australia occidentale hanno smobilitato lo scorso mese dopo aver ottenuto delle concessioni da parte della dirigenza.

13:11

L'Idf uccide 3 palestinesi a ovest di Rafah

Il bombardamento israeliano che ha colpito il quartiere saudita, a ovest della città di Rafah, ha ucciso tre palestinesi, riferiscono di reporter di Al Jazeera.

12:24

Il G7 avverte l'Iran sulla continuazione del suo programma nucleare

I leader del G7 hanno avvertito l'Iran sull'avanzamento del suo programma di arricchimento nucleare e hanno detto che saranno pronti ad applicare nuove misure se Teheran trasferirà i suoi missili balistici in Russia, secondo quando è scritto nella bozza del comunicato riportato da Reuters. 

«Esortiamo Teheran a cessare e invertire le escalation nucleari e a interrompere le continue attività di arricchimento dell'uranio che non hanno alcuna giustificazione civile credibile» si legge nel documento.

12:21

Una raffica di missili sparati dal sud del Libano colpiscono il nord di Israele

I servizi di emergenza israeliani riferiscono di star affrontando una serie di incendi nel nord di Israele, dopo che decine di missili sono stati sparati dal sud del Libano attorno all'area attorno alla città di confine di Kiryat Shemona. 

12:16

Unrwa accusa Israele di aver impedito l'arrivo di aiuti a Gaza

L'agenzia Onu per i palestinesi, la più grande organizzazione di aiuti che operano in Gaza, ha affermato che le autorità israeliane hanno frequentemente prevenuto l'arrivo degli aiuti nella Striscia e impedito le sue operazioni nei territori.

«Stiamo ricevendo pochissime risposte positive alle nostre richieste di consegna degli aiuti e di permessi per muoversi a Gaza», ha dichiarato Tamara Alrifai, direttore delle relazioni esterne dell'Unrwa.

 

12:01

Al Jazeera fuori da Israele per altri 35 giorni

Una corte israeliana ha confermato ed esteso per 35 giorni la chiusura del canale all news qatarino Al Jazeera, riferisce Reuters.

Al Jazeera ha smesso di trasmettere in Israele lo scorso mese e il periodo iniziale doveva essere di 45 giorni.

Il governo di Netanyahu ha avuto una lunga faida con Al Jazeera che è peggiorata negli ultimi mesi.

Reuters però afferma che la chiusura non tocca le trasmissioni dalla Cisgiordania o dalla Striscia di Gaza, dove Al Jazeera copre ancora il conflitto tra Israele e Hamas.

Il ministro delle Comunicazioni Shlomo Karhi ha reagito in una dichiarazione, definendo Al Jazeera «un microfono del terrorismo di Hamas». A gennaio, Israele ha affermato che i giornalisti e i freelance di Al Jazeera uccisi da un attacco aereo a Gaza erano «agenti del terrore». Il mese successivo un altro giornalista del canale all news ferito in un attacco separato, è stato accusato di essere «un vicecomandante» di Hamas. Al Jazeera ha negato tutte le accuse. 

L'osservatore dei media Reporter senza frontiere hanno chiesto di annullare il divieto, anche Onu, Stati Uniti e Germania si sono opposti.

11:53

I tank israeliani avanzano a Rafah mentre i palestinesi abbandonano la zona

I tank israeliani sono entrati nella parte occidentale di Rafah, mentre la città era sotto il fuoco sparato da elicotteri, droni e artiglieria in quello che i residenti hanno descritto come uno dei bombardamenti peggiori sull'area.

L'assalto a Rafah ha fatto allontanare più di un milione di palestinesi che si erano rifugiati qui, forzandoli in aree dove acqua cibo e ripari erano pochi o assenti. Le Nazioni Unite hanno avvertito che più di un milione di persone affronteranno «morte e fame entro la metà di luglio». 

10:20

Hamas alla Cnn: «Nessuno ha idea» di quanti ostaggi siano ancora vivi a Gaza

Un portavoce e membro dell'ufficio politico di Hamas, Osama Hamdan, ha detto in un'intervista alla Cnn che «nessuno ha idea» di quanti dei 120 ostaggi trattenuti a Gaza siano ancora vivi: «Non ho alcuna idea su questo. Nessuno ce l'ha».

La Cnn riporta che Hamdan sostiene - senza alcuna prova - che l'operazione israeliana per liberare quattro ostaggi sabato scorso ha causato la morte di altri tre, incluso un cittadino americano.

A Hamdan sono state fatte domande sulla testimonianza di un medico che ha curato gli ostaggi rilasciati, in cui si sostiene che siano stati sottoposti ad abusi fisici e mentali e picchiati ad ogni ora. Hamdan ha risposto: «Credo che se soffrono di problemi mentali, è a causa di quello che Israele ha fatto a Gaza. Perché [nessuno può] tollerare ciò che Israele sta facendo, bombardando tutti i giorni, uccidendo civili, donne e bambini ... lo hanno visto con i loro occhi».

Il portavoce ha poi affermato che qualsiasi accordo per il rilascio degli ostaggi trattenuti a Gaza dovrà includere le garanzie di un cessate il fuoco permanente e il completo ritiro delle truppe israeliane da Gaza. Ha poi negato che il capo di Hamas Yahya Sinwar abbia definito le morti di migliaia di civili palestinesi «sacrifici necessari» e ha anche che l'inchiesta del Wall Street Journal fosse «falsa».

La Cnn inoltre riferisce che «Hamdan ha ripetutamente evitato di rispondere alle domande sul ruolo di Hamas nelle sofferenze dei palestinesi a Gaza» e ha definito gli attacchi del 7 ottobre «una reazione contro l'occupazione».

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