Dopo l’esplosione dei cercapersone usati dagli esponenti del gruppo libanese Hezbollah di ieri, a Beirut sono state registrate nuove esplosioni, questa volta di walkie talkie. L’attacco di oggi ha causato per ora nove morti e almeno trecento feriti, mentre quelli di ieri avrebbero ucciso almeno 12 persone – secondo le ultime stime riportate dal Times of Israel – e ne avrebbe ferite circa tremila.  

Secondo il sito di informazione Axios, inoltre, il ministro della Difesa Yoav Gallant aveva chiamato pochi minuti prima dell’attacco di ieri il segretario della Difesa Usa Austin annunciando un’operazione in Libano. 

Oggi pomeriggio Gallant ha parlato alle truppe israeliane dicendo che: «è iniziata una nuova fase del conflitto, spostato sul fronte nord».

PUNTI CHIAVE

19:32

Israele risponde alla risoluzione Onu: "decisione distorta, scollegata dalla realtà, incoraggia il terrorismo e danneggia le possibilità di pace"

18:40

Il ministro della Difesa israeliano Yoav Gallant dichiara l'inizio di una "nuova fase" della guerra 

 

18:28

Sono almeno 9 le vittime di Hezbollah uccise dall'esplosione dei walkie talkie, oltre 300 i feriti  

19:38

Quattro palestinesi uccisi da un raid israeliano nel campo profughi di Jabalia

Lo riporta il portavoce del gruppo di difesa civile palestinese  Mahmoud Bassal 

19:32

Israele risponde alla risoluzione Onu: "decisione distorta, scollegata dalla realtà, incoraggia il terrorismo e danneggia le possibilità di pace"

Israele ha denunciato come “distorta” una risoluzione non vincolante dell’Assemblea generale delle Nazioni Unite che chiedeva la fine dell’occupazione dei territori palestinesi entro 12 mesi. Lo ha scritto il portavoce del Ministero degli Esteri Oren Marmorstein su X e ha aggiunto: "ecco cosa significa la politica internazionale cinica", su X dopo che gli stati membri dell'ONU hanno approvato il testo con 124 voti favorevoli, 14 contrari e 43 astensioni.

Ha affermato che si tratta di “una decisione distorta, slegata dalla realtà, che incoraggia il terrorismo e danneggia le possibilità di pace”.

 

18:40

Il ministro della Difesa israeliano Yoav Gallant dichiara l'inizio di una "nuova fase" della guerra 

 

Yoav Gallant, mentre parlava alle truppe israeliane mercoledì diciotto settembre,  ha sancito l'inizio di una nuova fase della guerra con un focus sul fronte nord contro i combattenti di Hezbollah in Libano. Nel discorso Gallant non ha menzionato le esplosioni di martedì e mercoledì. Secondo il Times of Israel Gallant avrebbe detto che "il centro di gravità si sta spostando verso nord. Stiamo deviando forze, risorse ed energia verso nord". 

18:32

Venerdì si riunirà il consiglio di sicurezza dell'Onu per discutere dell'ondata di esplosioni in Libano 

Venerdì si riunirà il Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite per discutere dell'ondata di esplosioni di ordigni esplosivi in ​​tutto il Libano, mirate a colpire Hezbollah . Secondo Samuel Žbogar, ambasciatore delle Nazioni Unite in Slovenia, l'incontro è stato richiesto dall'Algeria per conto degli Stati arabi.

18:29

Riad, niente relazioni con Israele senza Stato palestinese

Il principe ereditario dell'Arabia saudita Mohammad bin Salman ha sottolineato oggi che: "Nessuna relazione diplomatica- avrà luogo- con Israele prima della creazione di uno Stato palestinese".

 

18:28

Sono almeno 9 le vittime di Hezbollah uccise dall'esplosione dei walkie talkie, oltre 300 i feriti  

Il ministro della Sanità libanese ha fatto sapere che sono almeno nove le persone uccise dall'esplosione dei walkie talkie mercoledì pomeriggio. Il ministero ha aggiunto che i primi soccorritori avevano quasi terminato il trasferimento delle persone negli ospedali.

 

18:22

Israele ha avvisato gli Stati Uniti prima dell'attacco di martedì in Libano, senza fornire dettagli su cosa fosse pianificato 

Secondo fonti della Cnn a conoscenza della questione, Israele avrebbe avvisato gli Stati Uniti prima di procedere con l'attacco in Libano di martedì. Secondo le fonti, il fatto che non fossero disponibili dettagli su cosa avrebbe comportato l'operazione ha fatto sì che i funzionari statunitensi rimanessero all'oscuro di tutto fino a quando, poco dopo, sono emerse segnalazioni di centinaia di cercapersone esplosi.

 

18:02

L'assemblea generale Onu chiede a Israele di porre fine all'occupazione della Cisgiordania

"Porre fine senza ritardi alla presenza illegale nei territori palestinesi occupati", è la richiesta dell'Assemblea generale delle Nazioni Unite. L'Assemblea Onu ha adottato una risoluzione che chiede a Israele di farlo entro 12 mesi, portando via tutti i soldati e tutti i civili. La risoluzione è passata nonostante l'opposizione di Stati Uniti e Argentina tra gli altri e l'astensione di 43 paesi, tra cui Italia, Regno Unito, Ucraina e Germania. 

17:46

Guterres: "Oggetti civili non diventino armi"

Il segretario generale delle Nazioni unite Antonio Guterres ha detto, a un vertice su ciò che sta accadendo in Libano, che è importante che gli oggetti appartenenti ai civili non vengano trasformati e usati come armi. Questi eventi sono, secondo Guterres, la conferma che "c'è il rischio serio di una drammatica escalation in Libano", che va evitata in qualsiasi modo. 

17:40

Esplosi anche strumenti collegati a pannelli solari

Media locali libanesi riporta esplosioni anche di sistemi collegati a pannelli solari e di strumenti per le impronte digitali a Sidone e in altre città nel sud del Libano.

17:24

I walkie talkie sono stati comprati contemporaneamente ai cercapersone

Fonti di sicurezza libanesi riferiscono che i walkie talkie sono stati comprati da Hezbollah circa cinque mesi fa, contemporaneamente ai cercapersone esplosi ieri. 

16:35

Nuove esplosioni in Libano

Media libanesi parlano di nuove esplosioni in Libano. In particolare sono stati sentiti scoppi nel quartiere di Dahiyeh a Beirut, roccaforte di Hezbollah. Si riporta di walkie talkie o dispositivi di comunicazione wireless scoppiati durante i funerali di quattro persone morte ieri. Anche auto in fiamme nella città. L'agenzia statale libenese riferisce di nove morti, mentre Reuters parla di centinaia di persone ferite. 

15:50

Secondo Axios Gallant ha chiamato gli Usa poco prima delle esplosioni dei cercapersone

Il sito di informazione americano Axios ha riferito che, secondo una fonte ufficiale degli Stati Uniti, il ministro della Difesa israeliano Yoav Gallant avrebbe chiamato il segretario della Difesa statunitense Lloyd Austin pochi minuti prima delle esplosioni dei cercapersone dicendo che Israele stava per fare un'operazione in Libano, senza specificare quando e che tipo di attacco, probabilmente per far sì che gli Stati Uniti non fossero completamente all'oscuro. Durante la visita di oggi in Egitto, il segretario di stato Usa Blinken ha assicurato che gli Stati Uniti non erano a conoscenza o coinvolti nell'esplosione dei cercapersone. 

14:59

Ministero della Salute libanese: "460 persone hanno dovuto sottoporsi a intervento chirurgico per le ferite riportate dopo l'esplosione del cercapersone"

L'agenzia di stampa nazionale libanese ha riferito che, secondo le statistiche del ministero della Salute, tra le circa 3.000 persone ferite dopo l'esplosione del cercapersone di ieri, 1.800 sono state ricoverate in ospedale e 460 hanno dovuto sottoporsi a un intervento chirurgico per gravi ferite .

Il ministro della Salute di Caretake, Firas Abiad, ha affermato che, mentre alcuni pazienti vengono evacuati in Siria e potenzialmente in Iran, il 92% dei casi verrà curato in Libano.

14:58

Borell: "le detonazioni dei cercapersone hanno causato danni collaterali gravi e indiscriminati tra i civili"

Il massimo rappresentante diplomatico dell'UE ha definito le detonazioni dei cercapersone in Libano come "estremamente preoccupanti" e ha affermato che hanno causato "gravi e indiscriminati danni collaterali tra i civili".

14:13

Blinken: "15 dei 18 paragrafi della proposta di cessate il fuoco di Gaza sono stati approvati"

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Il segretario di Stato americano Antony Blinken ha dichiarato che 15 dei 18 paragrafi dell'accordo di cessate il fuoco tra Israele e Hamas sono stati concordati e ha insistito sul fatto che nelle ultime settimane sono stati fatti progressi nei negoziati, nonostante non vi sia stata alcuna tregua nei bombardamenti israeliani sulla Striscia di Gaza, né alcun segno dell'imminente rilascio degli ostaggi israeliani detenuti da Hamas.

Parlando al Cairo, dove ha descritto l'Egitto come un partner fondamentale nei negoziati per il cessate il fuoco, Blinken ha affermato che colmare il divario negli ultimi tre paragrafi era una questione di "volontà politica".

14:12

L'Egitto non accetterà alcuna modifica agli accordi di sicurezza al confine con Gaza

Il ministro degli Esteri egiziano Badr Abdelatty ha escluso che il suo Paese accetti qualsiasi modifica agli accordi di sicurezza di confine con Gaza , compresa la gestione del valico di Rafah. Sembra che nelle ultime settimane Benjamin Netanyahu di Israele abbia reso il controllo israeliano continuo del corridoio di Filadelfia , una striscia di terra lunga circa nove miglia (14 km) e larga 100 metri lungo il confine di Gaza con l'Egitto che include il valico di Rafah, una condizione per qualsiasi accordo di cessate il fuoco. È stato sequestrato da Israele a maggio di quest'anno quando la sua offensiva terrestre di Gaza si è spinta fino a Rafah.

14:01

Azienda ungherese Bac nega di aver prodotto i cercapersone

La società ungherese Bac consulting ha smentito di aver prodotto le cercapersone che avevano acquistato i miliziano di Hezbollah. La smentita arriva dopo che Peter Stano, portavoce della Commissione europea per gli Affari esteri, ha ricordato che sull'export verso Hezbollah l'Unione ha imposto delle sanzioni e che quindi i cercapersone non potevano in teoria arrivare dall'Europa. 

13:28

Erdogan esprime la propria tristezza al primo ministro libanese

Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan ha chiamato il primo ministro libanese Najib Mikati per esprimere la propria tristezza per le esplosioni dei cercapersone. Erdogan ha inoltre dichiarato che i tentativi di Israele di espandere la guerra a livello regionale è pericoloso e continuerà quindi a portare avanti i propri tentativi per stoppare Israele. 

12:25

Morto per l'esplosione di un ordigno a Gaza un soldato israeliano con cittadinanza italiana

A Gaza è morto un soldato israeliano di 23 anni con cittadinanza italiana, Daniel Maimon Toaff, pronipote del rabbino italiano Elio Toaff, come riferito dalla comunità ebraica italiana in Israele. L'esplosione di un ordigno nella Striscia ha causato la sua morte e quella di altri tre sergenti maggiori dell'Idf. 

12:16

L'Iran invia in Libano squadre di soccorso e chirurghi oculisti

La Mezzaluna rossa iraniana ha annunciato di aver disposto l'invio di squadre di soccorso e chirurghi oculistici per curare i feriti nell'attacco ai cercapersone. Secondo le ricostruzioni, gli strumenti di comunicazione hanno suonato per qualche secondo prima di esplodere e questo ha portato le persone ad alzarli di fronte al volto per leggere i messaggi.

11:45

Una divisione dell'esercito israeliano si sposta da Gaza verso il Libano

La tv pubblica Kan riferisce che la 98esima divisione dell'esercito di Israele si sta spostando da Khan Yunis, nel sud della Striscia di Gaza, per andare a nord viste le tensioni crescenti anche tra Israele e Hezbollah, cresciute dopo l'attacco ai cercapersone.

11:41

Un ragazzo di 17 anni è stato ucciso vicino a Ramallah

Come riporta l'agenzia Wafa, un ragazzo di 17 anni è stato ucciso dall'esercito israeliano vicino alla a Ni’lin, a ovest di Ramallah in Cisgiordania. Non sono chiare le ragioni che hanno portato i soldati ad aprire il fuoco.

11:23

La vicepremier del Belgio condanna l'attacco in Libano e Siria

Petra De Sutter, vice del primo ministro del Belgio, ha scritto su X per condannare l'attacco terroristico in Libano e in Siria, definendolo una "brutale escalation di violenza". De Sutter ha inoltre invocato un'indagine internazionale perché "il silenzio non è un'opzione".

 

10:55

Attacco ai cercapersone, 3 civili e 8 miliziani morti, 500 accecati

Il governo del Libano ha diffuso alcune informazioni riguardanti i tre civili morti per le esplosioni dei cercapersone. Sono due minori, tra cui una bambina di 10 anni, e una infermiera di un ospedale della regione di Baalbeck. Hezbollah ha reso noti i nomi degli otto miliziani uccisi nell'attacco, mentre secondo fonti della tv saudita al Hadath, circa 500 miliziani del gruppo libanese sono rimasti accecati in seguito all'esplosione dei dispositivi di comunicazione.  

10:48

Trovati quattro morti palestinesi a Rafah

Il gruppo di Difesa civile di Gaza ha dichiarato di aver trovato i corpi di quattro persone di quattro famiglie diverse nell'area di Rafah, nel sud della Striscia. 

09:34

Iran: «Da Israele un cyber attacco terroristico»

 

Il rappresentante della Repubblica islamica all'Onu, Saeed Iravani, ha definito l'attacco coordinato dei cercapersone avvenuto martedì in Libano e Siria un "cyber attacco terroristico", durante la sessione speciale dell'Assemblea generale dell'Onu. L'Iran ha condannato Tel Aviv dopo l'esplosione, aggiungendo che "il regime di Israele deve essere ritenuto responsabile di tale aggressione e di tale crimine efferato".

09:29

L'Idf ha lanciato un attacco aereo nel sud del Libano

Le forze di difesa israeliane hanno confermato di aver effettuato un attacco aereo nel sud del Libano, martedì sera, a Majdal Selm, colpendo un edificio in cui avrebbero individuato diversi membri di Hezbollah. L'Idf in una nota ha sostenuto di aver colpito anche edifici attribuiti al gruppo a Odaisseh, Markaba, Blida, Maroun al Ras e Chihine, nel Libano meridionale.

Durante la notte, prosegue la nota dell'Idf, le sirene d'allarme si sarebbero attivate nella zona di Tiberiade, nel nord di Israele, a causa di un drone sospetto, poi intercettato. 

08:48

Israele, 4 militari dell'Idf morti negli scontri a Rafah

Quattro membri delle Forze di difesa israeliane sono stati uccisi e diversi altri sono stati feriti durante gli scontri avvenuti martedì a Rafah, nel sud della Striscia di Gaza. Lo ha dichiarato l'Idf, rivelando la loro identità. Si tratta di Daniel Mimon Toaff, 23 anni, Agam Naim, 20 anni, la prima donna a essere uccisa durante l'offensiva di terra contro Hamas a Gaza, Amit Bakri, 21 anni, e Dotan Shimon, 21 anni. Il bilancio dei militari morti dal 7 ottobre è così salito a 348.

08:45

Reuters, Nasrallah terrà un discorso il 19 settembre

Secondo quanto riporta l'agenzia Reuters, riprendendo una dichiarazione di Hezbollah, il capo del gruppo libanese Hassan Nasrallah terrà un discorso domani alle 17 ora locale (le 16 in Italia) per affrontare "gli ultimi sviluppi". 

08:39

L'azienda produttrice afferma che i dispositivi sono stati «realizzati in Europa»

La società taiwanese Gold Apollo ha dichiarato che aveva autorizzato il proprio marchio sui cercapersone esplosi martedì in Libano e Siria, ma ha fatto sapere di non averli prodotti. Secondo l'azienda, gli apparecchi usati da Hezbollah per comunicare senza essere geolocalizzati sarebbero stati prodotti e venduti da una società europea chiamata BAC. 

"Il prodotto non era nostro. Era solo che aveva il nostro marchio", ha detto il fondatore dell'azienda taiwanese, Hsu Ching-Kuang. "Siamo un'azienda responsabile. Questo è molto imbarazzante", ha aggiunto. 

La dichiarazione di Gold Apollo è arrivata dopo la notizia diffusa dal New York Times in un articolo, citando fonti Usa e non solo, secondo cui dietro alle esplosioni dei cercapersone ci sarebbe Israele, che in un'operazione contro Hezbollah avrebbe nascosto materiale esplosivo all'interno di un nuovo lotto di dispositivi di fabbricazione taiwanese importati in Libano.

08:32

Antony Blinken è arrivato in Egitto

Il segretario di stato Usa è atterrato al Cairo questa mattina per continuare gli sforzi di negoziazione con i funzionari egiziani e tentare di garantire un cessate il fuoco a Gaza. Lo fa sapere il dipartimento di stato. Si tratta del decimo viaggio in Medio Oriente ma questa volta non visiterà Israele. Gli sforzi sono stati complicati ulteriormente dalle esplosioni di martedì 17 settembre in Libano. 

08:25

Lufthansa e Air France sospendono i voli verso l'Iran e Israele

Le compagnie aeree europee - Air France, Lufthansa e le compagnie del gruppo, Swiss, Austrian, Brussels Airlines ed Eurowings - hanno dichiarato lo stop ai voli verso l'Iran e Israele per motivi di sicurezza, dopo le esplosioni coordinate dei cercapersone in Libano. Hanno deciso di sospendere tutti i collegamenti da e per Tel Aviv e Teheran almeno fino a giovedì. Anche i voli per la capitale libanese, Beirut, restano sospesi a causa del conflitto in corso nella regione, fino al 30 settembre.

08:22

Ferito l'ambasciatore iraniano, ha perso un occhio

Mojtaba Amani, l'ambasciatore iraniano in Libano, ha perso un occhio ed è rimasto gravemente ferito all'altro nell'esplosione del cercapersone che portava con sé, nell'ondata simultanea di detonazioni che ha preso di mira i dispositivi di Hezbollah. Lo scrive il New York Times, citando due membri del Corpo delle Guardie Rivoluzionarie dell'Iran informati sull'attacco. I membri hanno parlato a condizione di anonimato e hanno riferito che le ferite di Amani erano più gravi di quanto inizialmente riportato dall'Iran, e che sarebbe stato trasportato in elicottero a Teheran per le cure.

08:17

Secondo il New York Times c'è Israele dietro l'attacco

Dopo le dichiarazioni di Hezbollah, secondo cui ci sarebbe stato Israele dietro l'attacco del 17 settembre, il New York Times ha scritto che Tel Aviv avrebbe messo l'esplosivo nei cercapersone venduti al gruppo libanese. Per il quotidiano Usa, che ha citato funzionari statunitensi, gli apparecchi sarebbero stati manomessi prima di raggiungere il Libano.

08:13

Hezbollah continuerà «le operazioni a sostegno di Gaza»

Il gruppo libanese Hezbollah, dopo l'attacco che ha colpito centinaia di persone in tutto il paese, durante il quale sono esplosi i cercapersone di tutto il movimento, ha dichiarato su Telegram che le operazioni a sostegno della Striscia di Gaza non si fermeranno. "Questo percorso è in corso e separato dalla difficile resa dei conti che il nemico criminale dovrà attendere per il suo massacro di martedì", ha scritto Hezbollah in una dichiarazione.

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