Hong Kong, Carrie Lam ha smantellato le libertà su ordine della Cina
Hong Kong Chief Executive Carrie Lam pauses during a press conference in Hong Kong, Tuesday, July 9, 2019. Lam said Tuesday the effort to amend an extradition bill was dead, but it wasn't clear if the legislation was being withdrawn as protesters have demanded. (AP Photo/Vincent Yu)
11 gennaio 2022 • 19:18Aggiornato, 11 gennaio 2022 • 19:51
Mercoledì 29 dicembre 2021 oltre duecento agenti della nuova «Sezione sicurezza nazionale» irrompono nella redazione dello «Stand News»: chiude l’ultimo giornale d’opposizione di Hong Kong.
La prima cittadina Carrie Lam, con un passato da attivista, è riuscita a smantellare le libertà di Hong Kong su ordine di Xi Jinping e del partito comunista cinese in soli quattro anni.
L’impatto sul movimento pandemocratico è devastante. Molti, come Avery Ng finiscono in prigione. Qualcuno, come Ted Hui, tenta una fuga rocambolesca all’estero e chiede asilo politico.
Scrittore. Ex corrispondente da Pechino, si è occupato di riciclaggio di denaro sporco tra Italia e Cina, gang di strada in Svezia, jihadismo in Indonesia e operazioni finanziarie illecite a Hong Kong. È coautore di Io sono il cattivo e Nessun luogo è lontano, trasmissioni di affari esteri in onda su Radio24.